Ho la musica ad alto volume che rimbomba nella mia stanza ed una voglia matta di urlare e scatenarmi ballando come una squilibrata.
Reagisco in modi strani quando ho un problema, questo è uno di quelli.
Ah, sto anche piangendo, mentre con la testa vado su e giù ed il mio corpo si muove ad un ritmo caotico, tutto nella norma.
Salto, giro, traballo e ondeggio urlando il testo della canzone «I beg to dream and differ from the hollow lieeeeees, this is the dawning of the rest of our liiiiiives ON HOLIDAAAAAY» mi getto per terra sulle ginocchia e parte il basso di fronte la porta chiusa, che esattamente sul più bello si apre ed appare Megan immobile a fissare me sul pavimento, ed io fisso lei, e lei fissa me, mentre di sottofondo c'è ancora Billie Joe Armstrong dei Green Day che continua a cantare.
Faccio una smorfia e mi trascino fino alla radio per spegnerla, dopo di che vado verso il letto senza alzarmi e mi ci appoggio.
Lei chiude la porta e si siede accanto a me, poi vedo scorgere dalla mia chioma di capelli un fazzoletto, lo prendo guardandola per mezzo secondo ringraziandola telepaticamente, e mi soffio il naso tentando anche di asciugare le lacrime ormai nere di eye liner sulle mie guance.«Non ti ho mai vista in questo stato» ammette, non la sto guardando ma sento che lei ha gli occhi puntati su di me.
«Sì infatti sono nuova, vengo dal Texas» riesco a sdrammatizzare.
«Resti un giorno senza di me e ti trovo a piangere disperata mentre rockeggi nella tua stanza, vuoi che vengo ad abitare qui?» mi domanda spostando un ciuffo di capelli da davanti il mio viso. Io accenno un sorriso ma sembra più una smorfia di disgusto, così lascio perdere e sospiro «Ho raccontato tutto ad Oliver» dico, lei annuisce come se già lo sapesse «È chiaro che io ora non esisto più per lui, e non lo biasimo...» continuo.
«Jane, lui tiene molto a te, è per questo che reagisce in questo modo, ma devi lasciargli il tempo di metabolizzare il tutto, vedrai che tornerà come prima» mi conforta avvolgendo le mie spalle con un braccio e tirandomi leggermente verso di lei. Io sospiro rassegnata «Mi sa che non è facile come dici... si è sentito preso in giro, ed io lo so bene quello che si prova in questi casi. Fossi in lui non mi rivolgerei mai più la parola»
«Non dire scemenze Jay ti prego eh! Quando tra due persone ci sono sentimenti veri e forti, si può anche passare sopra a...»
«Ad un tradimento? Sai a che cosa ho pensato anche? Che fossi giustificata dal fatto che non sapevo nemmeno se stessimo insieme io ed Oliver, invece lo sapevo, lo so eccome... e sono una stupida»
«Non infierire in questo modo, tu non sei cattiva e soprattutto non hai mai avuto l'intenzione di fargli del male. Sei stata solo un po'...»
«Sprovveduta?»
«Ingenua, Jane, ingenua. Come sempre»
«Perché ci vai così piano con me? Sei la mia migliore amica, dovresti dirmi la verità, non nascondere ciò che sono realmente»
«Non ti sto nascondendo un bel niente, appunto perché sono la tua migliore amica ti conosco e so bene come sei, e ti dico che non sei una sprovveduta, non sei una di quelle troiette che girano attorno ai tipi come Will. Tu sei Jane. Sei dolce, timida, ingenua, divertente... non permettere ad una situazione del genere di trasformarti in ciò che non sei» mi prende per mano e mi stringe in un abbraccio.«Meg...» mormoro «Sì?»
«Non so come farò a sopportare il fatto che lui mi ignori... che nemmeno mi degni di uno sguardo...»
«Ce la farai, e poi io non ti lascerò più da sola» mi prende il mignolo come quando eravamo piccole e facendo una faccia da bimba dice «Sempre insieme!».
Stavolta sorrido sul serio «Sempre insieme».
La mattina seguente
«Ragazze volete restare a casa oggi?» domanda mia madre vedendo me e Megan spuntare in cucina. È rimasta a dormire da me ieri sera e dato il mio comportamento mia madre ha capito che qualcosa non va.
«No, tra poco ci sarà il concorso, devo provare ora come non mai» dico lanciando un'occhiata alla mia amica, che mi ha fatto un cenno di approvazione.«Sicura? Megan, ho parlato con tua madre, non ci sarebbero problemi se...»
«Mamma non ti preoccupare, va tutto bene» cerco di tranquillizzarla e prendo un sorso di caffè, mentre Meg si porta dietro una fetta di toast al burro d'arachidi, poi salutiamo ed usciamo di casa contemporaneamente a Will e a suo fratello, che bellezza.
Daniel mi fa un cenno sorridendo, io ricambio, mentre Will non si è nemmeno girato.
Noto che gli dà una gomitata ma ciò non lo turba, anzi continua a camminare tranquillo.
«Certo che dovrebbe fare un provino...» borbotta Megan tra un morso e l'altro «Ha recitato quasi alla perfezione» stringe gli occhi a fessura, poi torna normale e sorridente «Vuoi sapere un po' di gossip?» mi chiede con il tipico tono esaltato di quando sta per informarmi di una news pazzesca.
«Spara»
«Hai presente il vecchio prof di spagnolo?» mi chiede, io annuisco «Quello che è stato sostituito da Peter Griffin?»
«Oh, allora anche tu lo pensi! Tutti ormai a scuola la chiamano così, e pensa che è entrata solo ieri... beh comunque, gira voce che se ne sia andato perché si è portato a letto una del suo corso» io inarco le sopracciglia «E chi?»
«Non si sa, ma a quanto pare tra le sospettate al primo posto c'è Jessica, quella che va sempre dietro a Will» appena pronuncia questa frase, ecco che entrando nel cortile della scuola Megan mormora «Parli del diavolo...» si riferisce ad una ragazza che appena vede entrare William gli corre incontro. Ha un'aria familiare, poi ecco il flashback e quella brutta sensazione allo stomaco, è la stessa ragazza che ho visto quella sera al pub, sulle gambe di Oliver.
«Che hai Jay? Non mi dire che ancora tieni a quello stronzo» fa pensando che io abbia questa faccia disgustata per via della gelosia per Will «No, va tutto bene, andiamo via».
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The rhythm of love
RomanceJane Peters, 17 anni, timida e impacciata, non ha mai trovato un ragazzo di cui potersi fidare ciecamente. La sua vita le sembra monotona e triste, ma non sa che presto verrà stravolta, nel bene e nel male, da amici e nemici. Da chi guardarsi le spa...