30 - Un bacio inaspettato

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«Benvenuta nella mia umile dimora» si rivolge a Megan facendo mezzo inchino, lei gli sorride ed inizia a guardarsi intorno come se fosse nel Paese delle Meraviglie. Io e mio fratello conosciamo già casa di Chris, io ci sono stata un paio di volte e direi che lo rispecchia perfettamente. Non c'è niente fuori posto e tutte le stanze sono belle e luminose, compreso l'armadio delle scope, incredibile. 

«Non mettetevi comodi, dovete darmi una mano a preparare l'occorrente per la festa!» urla dalla cucina, mentre io ero già pronta a stravaccarmi sul divano in salotto con Nick e Megan era intenta ad ammirare le foto di Chris esposte sul camino, una ad una, probabilmente sbavando.
«Festa?» domanda sorpreso Nick, aggrottando le sopracciglia, io faccio lo stesso «Quale festa?»

«Quella che daremo stasera per divertirci un po'» fa comparendo sulla soglia della porta «E dai Nicky, non fare quella faccia!» 

«Sono solo perplesso... e non chiamarmi Nicky»

«Allora? Megan? Jane? Mi aiutate o no?»

«Dov'è Chris? Chi sei tu?» domando allarmata meritando l'Oscar, al che lui sbuffa «Sentite, voglio solo dimenticare il lavoro per un po', ed anche a te servirebbe» dice a Nick, che, nonostante sia ancora un po' confuso, si alza «E va bene, io penso al ghiaccio» sospira facendomi un cenno con la testa «Dammi una mano Jane, tu sei la riparatrice di elettrodomestici per eccellenza».  
Io capisco cos'ha in mente e non me lo faccio ripetere due volte.
Una volta in cucina mi ritrovo davanti ad una macchinetta per il ghiaccio che urla da lontano "Vi prego datemi fuoco e poi buttatemi". 

«Perché non ne ha comprata una nuova? Che diavolo è questa roba... mancano anche dei pezzi» constato, mentre mio fratello annuisce «Dobbiamo arrangiarci con gli stampini» annuncia tristemente.
Ci mettiamo all'opera e riempiamo di acqua circa sette stampini, anche perché sono finiti.

«Non è un po' grande Chris per Megan?» mi chiede ad un tratto. Nonostante avessimo avuto entrambi la geniale idea di lasciare quei due da soli a spostare mobili in salotto per fare spazio, ancora non avevamo accennato ad affrontare l'argomento.
È ormai chiaro a tutti che Meg provi qualcosa per Chris, anche se quello di Paul è stato un duro colpo.

«L'amore non ha età» rispondo saggiamente «Ma lui ti ha detto qualcosa su Megan?» domando curiosa, lui rimane a pensarci su per un po'.

«Beh, l'ultima volta ha detto "È carina e non dovrebbe perdere tempo con un tipo che abita chilometri e chilometri lontano da lei". Secondo te che vuol dire?»

Io inarco le sopracciglia «Davvero non ci arrivi?» ma lui sembra ancora confuso, così me ne occupo io.

«È ovvio che sottintendesse "non dovrebbe perdere tempo con un tipo bla bla bla... visto che ci sono io, e sono moooolto più vicino"» sguardo malizioso compreso, e lui ride «Spero ci vada piano allora con lei, sia perché è più piccola, sia perché voglio dire... solo oggi ha scoperto che il suo ragazzo in realtà aveva già una ragazza»

«Già».

Detto questo, dopo aver messo tutti e sette gli stampini per il ghiaccio nel freezer, andiamo in salotto per vedere a che punto sono Megan e Chris.

Stiamo per fare un'entrata teatrale con tanto di "Abbiamo deciso di aprire insieme una fabbrica di cubetti di ghiaccio!!!", ma una scena che ci si presenta davanti ci impedisce di farci notare.

Rimaniamo bloccati e in silenzio.

«"Spero ci vada piano, è piccola e il suo ragazzo l'ha appena mollata" com'era?» domando sarcastica a bassa voce, mentre fissiamo quei due che si baciano.

«Beh, ora che facciamo?»

«Non lo so, vai tu» dico spingendolo pian piano.

«Ma perché sempre io?!» si lamenta.
«Perché sei il fratello maggiore, più responsabile, più rompipalle, più...»

«Va bene, va bene, smetti di spingermi» si ricompone, poi si schiarisce la voce ed entrambi sobbalzano.

«Nick» fa Chris.

«Jane» fa Meg contemporaneamente. Aleggia un certo imbarazzo nell'aria eh?

«Noi stavamo... stavamo...» prova a spiegare lei «Stavamo provando a... vedere... come... ehm...» balbetta lui «Quanti muscoli utilizza la faccia durante il bacio» completa lei.
«Mai sentita una scusa più idiota» dico, poi sorrido tranquillizzandoli «Comunque, noi abbiamo usato gli stampini perché... come dire... Chris, quella tua macchina per il ghiaccio faceva veramente schifo»
«Ah, sì, avevo dimenticato di dirvelo, l'altro giorno a mia madre è scivolata giù dalla finestra» fa lui come se fosse una cosa normale.
«Come cavolo ha fatto a...» provo a chiedere, ma Nick mi blocca «Meglio non sapere, Jane» fa serio. Inquietante. 
Siamo andati a prendere le birre, tre casse piene, dalla cantina. Le teneva Chris nascoste, il che vuol dire che progettava sin dall'inizio di organizzare questa festa. 
«Mi sentirò a disagio» mi lamento ad alta voce mentre siamo tutti e quattro sdraiati sul divano a fissare gli immensi pacchi di patatine e salatini sul tavolo.

«Perché?» domanda Megan prendendo il mio braccio, che lascio apposta a peso morto, per farlo poi ricadere. Giochino divertente e ripetitivo, ma rilassante. 
«Perché saranno tutti più grandi di me, di noi» specifico girandomi per una volta a guardarla «E lo sapete che ho dei problemi a relazionarmi con la gente, soprattutto poi se non conosco nessuno» continuo.
«Conosci noi, e poi ti farai sicuramente nuovi amici» mi consola Chris, spero abbia ragione.

Non so da dove, ma combatto la pigrizia e vado per prima versare le patatine nei contenitori, poi mi aiuta anche Meg, che continua a fissarmi come se avesse il bisogno impellente di dirmi qualcosa, così appena finiamo esordisco con il classico «Io vado in bagno, mi fai compagnia?» e andiamo.
         





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