«NICK» urlo dal piano di sopra per la quinta volta, finalmente alla sesta si decide a rispondermi.
«Che c'è? Perché strilli? Sei impazzita per caso?» oh oh molto divertente ladro di cuffie.
«Dove le hai messe? Lo sai che non riesco a iniziare bene la giornata senza le mie canzoni» dico tendendo una mano verso di lui per farmele ridare, ma fa uno sguardo confuso.
«Non capisco di che parli»
«Ah no? E di chi sono quegli auricolari che escono dalla tasca dei tuoi jeans?» incrocio le braccia.
«Aaaah, certo, tieni, avevo dimenticato che sei psicopatica e non permetti al tuo fratellino di usare le tue cuffie neanche per un giorno» sporge il labbro inferiore e io sospiro «Non fare quella faccia, oggi è un giorno importante, mi servono per darmi un po' di carica!» esclamo attaccandole al cellulare, dopo di che parte la riproduzione casuale e sulle note di Heathens scelgo i vestiti da mettermi, ignorando completamente la domanda di mio fratello curioso di sapere cosa avessi di così importante da fare.
Indosso il solito paio di jeans chiari, una felpa nera e larga con su scritto in bianco "Black is my happy colour" e sono corsa a truccarmi. Solo un filo di correttore, un po' di mascara, e eyeliner e dopo aver salutato tutti sono uscita per passare da casa di Megan.
Ad accompagnarmi stavolta c'è Alone, di Alan Walker, e non appena finisce, mi trovo di fronte la mia amica.«Hai fatto presto oggi! Allora?»
«Allora mi ha chiesto di uscire e ovviamente ho accettato» dico mentre ci incamminiamo, sembro ancora immersa nel mondo dei sogni, non posso credere che oggi uscirò con Will, cioè, qualche giorno fa l'avrei considerata una cosa impossibile.«Bene! Sono contenta per te!» sorride, poi però si fa seria tutta di colpo «Jane, mi raccomando, stai attenta»
«Così mi spaventi» dico intimorita, è praticamente il mio primo appuntamento con un ragazzo, e questa cosa mi fa sembrare una sfigata totale, in più si aggiunge l'ansia che mi mette addosso Megan...
«Sai, dei ragazzi non ci si può mai fidare del tutto, e te lo dico perché ti voglio bene e mi preoccupo, quindi tieni sempre il telefono a portata di mano e per qualsiasi cosa chiamami e corro da te»«Grazie, anche se adesso ho più paura di prima» sorrido nervosamente.
Oliver's povNon riesco a stare tranquillo. Sono pure arrivato in anticipo a scuola e ora sto camminando avanti e indietro per il corridoio vuoto e desolato.
Dopo le lezioni Jane uscirà con Will, e io ho appena mandato un messaggio al mio amico per dirgli di non fare cazzate.Starà pensando che mi interessa Jane. Sicuro.
Che faccio adesso?
Devo provare a calmarmi, e cercare di risolvere la situazione.
Il suono di notifica di un messaggio mi fa scattare sull'attenti, leggo, è William.
"Non te lo posso assicurare, forse riuscirò anche a baciarla se le cose andranno come penso" io lo ammazzo. Migliore amico da una vita, ma non può comportarsi così con una ragazza, men che meno con Jane, visto che non è come tutte quelle che di solito si porta a letto.Passo nervosamente una mano tra i capelli e spengo il display posando il telefono in tasca.
«Oliver!» sento alle mie spalle, mi giro e il mio battito salta per un attimo.
«Ciao Jane» dico avvicinandomi a lei per abbracciarla, noto che arrossisce per questo mio gesto e sorrido internamente, forse qualcosa per me la prova davvero.«Io devo consegnare questi fogli in segreteria, per l'ammissione al corso di lingue orientali» si allontana la sua amica lasciandoci da soli. Ora o mai più, devo metterla in guardia su Will.
«Ragazzi! Menomale che vi ho trovati! Libby mi ha detto che oggi le lezioni cominceranno un'ora prima e finiranno anche prima del solito» arriva Ray prima che io riesca a dire qualcosa.
«Come mai?» domanda Jane, tenendo strette le spalline del suo zaino. È per questo che mi è piaciuta sin da subito, timida e un po' impacciata, arrossisce sempre e questo le dà un'aria tenera, da bimba indifesa.
«Questo non lo so, non me lo ha detto... Jane oggi sei più bella del solito, visto che le prove finiscono presto, ti va di uscire?» diretto come sempre, gli do uno schiaffo dietro la nuca non molto leggero e lui si ricompone.
Jane ride «Mi dispiace Ray, oggi ho un appuntamento».
Ahi.
«Peccato, sarà per la prossima volta. Ora filo in classe, ci vediamo dopo!» e volteggiando si allontana. Almeno Ray è un tipo apposto, avrei preferito che uscisse con lui al posto di Will.
Appunto perché è il mio migliore amico e lo conosco molto bene, non mi fido.
«Devo andare anch'io, oggi ho il test di fisica» dice con mezzo sorriso, la fermo un attimo dal polso prima che vada via.
«Jane... volevo dirti di andarci piano con Will» si rigira verso di me e mi guarda stranita.«Perché lo dici? C'è qualcosa che devo sapere?» eh e bravo Oliver, e ora che cosa le dici? Che Will si è fatto mezza scuola? Che "sai non sono sicuro ma forse ti sta solo usando".
Non posso.
«Non è proprio quel genere di ragazzo che pensi tu, o che dimostra di essere, solo.. sta attenta» meglio che sto zitto. Mi giro e vado via senza dire più nulla, prima di peggiorare la situazione.Almeno le ho messo un dubbio in testa, spero che non si lasci abbindolare.
Jane's pov
"Non è quel genere di ragazzo che pensi tu", parole che mi frullano in mente da ore, ed è un miracolo che io non le abbia scritte anche tra le risposte del test.Che significa?
E poi lui che ne sa dell'impressione che ho di Will?
Certo... non mi è sembrato un cattivo ragazzo, sorride spesso meravigliosamente, cosa mai potrebbe aver fatto di così "terribile" da portare Oliver a darmi degli avvertimenti su di lui?
Ad un tratto mi colpisce una pallina di carta «Devi andare alle prove!» è Megan che mi avvisa. Menomale che c'è lei, non mi ero minimamente accorta del suono della campanella!«Ti racconto appena torno a casa» le schiocco un bacio sulla guancia e corro al terzo piano.
Corro, si fa per dire, mi farei trasportare volentieri da qualcuno.
Già, chissà da chi.
Parlo del diavolo...
«Com'è andato il test di fisica?» Oliver mi cammina a fianco.
«Bene, anche se...» anche se hai pensato per tutto il tempo a quello che ti ha detto su Will.
«Niente, lasciamo perdere, voglio solo cantare e distrarmi» continuo, ha uno sguardo strano, tra lui e Megan mi sto preoccupando seriamente.
Will non è mica un maniaco, insomma! Ma perché si comportano tutti come se dovessi uscire con un poco di buono?!
«Posso guardarvi mentre suonate? Il mio gruppo oggi non è al completo» spunta Libby nella nostra aula, mentre io ed i ragazzi ci prepariamo.
«Forse volevi dire "ascoltarvi"» interviene Michael, ma lei scuote la testa «No, no, guardarvi, Jane e il biondino sono così carini! E poi io amo Ray» beh, allora sono fatti l'uno per l'altro data la schiettezza con cui dicono le cose. Ci giriamo tutti a guardare Raymond, e lui sospira «Solo perché ti ho presa in braccio una volta, anche Oliver lo ha fatto con Jane eppure non mi sembra che siano innamorati! Non è vero?» questa volta tutti si girano a guardare noi due, e io sprofonderei volentieri nel pavimento.
«Meno chiacchiere e più lavoro, cominciamo a provare la base» dice Oliver intuendo che stessi per morire, annuisco e aspetto che arrivi il momento di cantare.
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The rhythm of love
RomanceJane Peters, 17 anni, timida e impacciata, non ha mai trovato un ragazzo di cui potersi fidare ciecamente. La sua vita le sembra monotona e triste, ma non sa che presto verrà stravolta, nel bene e nel male, da amici e nemici. Da chi guardarsi le spa...