Capitolo 16-Al MoonCafe!

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La sveglia suona e pian piano apro gli occhi... Il tempo di abituarmi alla luce e inizio a guardarmi intorno.  Seduto sul largo davanzale della finestra, già pronto per l'inizio delle lezioni,Keith, intento a leggere:-Buon giorno, dormito bene? -

-Si grazie... È da molto che sei sveglio?-

-Uhm...un po'...ma la tua sveglia non aveva ancora suonato e non me la sono sentita di svegliarti... Appena sarai pronta andremo a fare colazione.-

-D'accordo, cercherò di fare in fretta...-
Vado a prepararmi e mi fermo davanti al bianco lavandino. Mi sciacquo il viso per poi restare immobile a fissare la mia immagine riflessa in quel semplice specchio rettangolare... Non posso crederci, non mi era mai capitato prima di crollare così di fronte a qualcuno. Non mi sono mai definita una persona forte ma... Non avevo mai pianto prima d'avanti a qualcuno. Di solito tendo a evitare le persone specialmente in situazioni come questa... Se penso a quante volte mi hanno dato dell'insensibile solo perché, a differenza degli altri, non piangevo alla fine di una storia o di un film... Forse se qualcuno mi avesse guardata negli occhi si sarebbe accorto che non è così, che non sono un insensibile...Che ogni volta che i miei precedenti compagni piangevano, per qualche finale o anche per una triste storia vera, io uscivo dalla classe, per poi rientrare con gli occhi rossi. Se tutto va bene sono sempre stata la più sensibile... Ma forse un po' è anche colpa mia, non faccio altro che evitare gli sguardi delle persone... E invece ieri... Seto non mi lascia in pace nemmeno un istante, ormai lo incontro ovunque: tutte le mattine è davanti alla mensa, tutti i pomeriggi passa accanto alla mia classe ... Una provocazione continua... Ma credo che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stata questa storia della chiave... Ho avuto paura e questo è il risultato... Ieri sera ho fatto un casino in poche parole... Ieri sera... Un attimo... Ieri sera!?
Guardo il mio riflesso ormai diventato completamente rosso. Nella speranza di riacquistare il mio colorito normale e allontanare quel pensiero, strofino il viso più forte che posso con l'acqua gelata. Ma niente, anzi sembra quasi peggio! Per non parlare del fatto che...che continuo a sentire quel dolce profumo... L'unica soluzione è pensare ad altro... Vediamo... Oggi c'è lezione di matematica... Si vediamo gli esercizi li ho fatti tutti... Si si, non ho tralasciato nulla e... Quell'abbraccio... No Shiro! Concentrati! Strofino nuovamente le mani bagnate sul viso... Accidenti a me!!!!!

Una volta pronta torno nella stanza, prendo la cartella e insieme usciamo.

-Buon gior... no...-

Non appena Daiki mi vede spalanca gli occhi sconvolto, senza riuscire più a comporre una frase di senso compiuto:-M-m-ma m-ma... Cioè...voi... Ehm... Ma... Non è un po' presto!  Cioè... Vi siete appena conosciuti! Ok,  forse n-non appena ma...-

Completamente rossa mi nascondo leggermente dietro di Keith. Anche lui arrossisce leggermente e sposta per qualche secondo lo sguardo verso la finestra,pronunciando tra i denti qualcosa:-Idiota...- poi si volta verso la porta della mia camera è il suo sguardo si fa di colpo serio.

Notandolo subito anche Daiki cambia espressione:-È successo qualcosa?-

-Ci sei arrivato... Qualcuno le ha rubato le chiavi della camera...-

-Cosa!? Ma ne sei sicuro!-

-Purtroppo si...-

In effetti il pezzo di carta che avevamo messo ieri sera tra la porta e lo stipite non c'è più, vuol dire che qualcuno è entrato davvero...

-Ma perché non me l'avete detto subito!-

-Forse perché non ne hai lasciato il tempo?-risponde lui ironico:-La prossima volta cerca di ascoltare invece di saltare subito alle conclusioni...-

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