Innamorata... Io?!

Capitolo 68-Un invito inaspettato

E finalmente le vacanze di carnevale! Non posso certo dire che questi ultimi giorni siano stati tranquilli ma almeno ora possiamo riposarci un po'! Al momento convincere Seto a farsi aiutare anche da noi con il cagnolino sembra davvero un'impresa impossibile, anche se sono "ordini" della preside... L'unica che sembra avere il permesso di avvicinarglisi è Reiko...

Ma adesso non è il momento di pensare a questo! Per questi quattro giorni ho un'importante "missione"da compiere, per cui è meglio accantonare tutti i pensieri negativi!

Decisa mi preparo a citofonare, ma la voce accanto a me mi ferma all'improvviso:-Shiro...-mi domanda per l'ennesima volta Keith:-Sei proprio sicura che non sia un problema?- ho sentito questa domanda così tante volte ormai!

-Guarda che adesso è troppo tardi per tirarti indietro ahah!-

-Non ci metto nulla a riprendere il treno...-mi risponde con un filo d'ironia.

-Se poteva essere un problema non te lo avrei chiesto, no?-

Sospirando, ancora non del tutto convinto,annuisce e a me non resta che bussare.

Tutti avevano esposto i loro piani per le vacanze di carnevale e per tutti era previsto un rientro a casa... Per tutti , eccetto per Keith, e così...

-Shiro bentor...nata...?-mia madre apre la porta pronta ad accogliermi, ma subito il sorriso sul suo viso viene sostituito da un'espressione stupita. Stessa espressione che compare sul volto di mio padre, accorso anche lui a salutare...

-Buongiorno signori Sakaiko...-un po' in imbarazzo a causa degli strani sguardi dei miei genitori, Keith saluta, tirando leggermente su la sciarpa, quasi volesse nascondere il viso.

Sotto lo sguardo ancora confuso dei miei genitori entriamo e dopo un rapido saluto, mia madre dà voce a quello che sembra essere l'unico pensiero dei miei genitori in questo momento :-Shiro tesoro...Quando hai chiesto se potevi "portare una persona" pensavo ti riferissi ad una tua amica...-

-"Portare una persona", eh?-sussurra Keith guardandomi con leggero rimprovero. Ripensandoci in questo modo non era proprio chiaro...ma non l'ho fatto di proposito:-Mi scuso per l'intrusione, non volevo disturbare.-continua lui rivolgendosi ai miei:-Sono Keith Kamiyama, un amico di vostra figlia. Lieto di fare la vostra conoscenza.-

Mio padre continua a non dire nulla, osservandolo con uno sguardo serio come non ne avevo mai visti prima sul suo volto. Non credevo nemmeno che riuscisse ha fare un'espressione così severa in realtà...

Al contrario invece, mia madre indossa uno dei suoi dolci sorrisi.-No, non devi preoccuparti, nessun disturbo. Siamo rimasti solo un po' sorpresi ... E' un piacere conoscerti, sono Ayami Tachibana. Grazie per tutto quello che hai fatto per Shiro fin'ora.-

-Non deve ringraziarmi, non ho fatto nulla...-

-Uhm...-dopo averlo scrutato da capo a piede, mio padre prende parola:-Che classe fai ragazzo?-

- La terza signore... Al classico...-

A quella sua risposta decisa ma al tempo stesso preoccupata, mio padre non riesce a trattenere le risa:-Accidenti ragazzo! Non chiamarmi signore! Ahahah! Non devi essere così formale, chiamami pure Makoto!- il ruolo del "sergente" non fa proprio per lui!

-D'accordo...-Keith prende un piccolo respiro:- Per me è davvero un onore incontravi in ogni caso... Le vostre opere sono davvero incredibili...-e sorridendo come ogni volta a scuola sembra finalmente cominciare a sentirsi a suo agio.

-Sei un mio fan allora eh? Scommetto che stai aspettando con impazienza il prossimo gioco?-domanda fieramente mio padre. Quando si menziona il suo lavoro,lui si trasforma automaticamente in un bambino!