Capitolo 27-Un'assurda competizione...

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Oggi è giorno di pulizie a scuola. Come pattuito sta a noi studenti rimediare a tutta quella vernice sparsa qua e là per la scuola, ovviamente una volta terminate le lezioni.

Ci si divide a gruppi e ogni gruppo si occupa di un'aula diversa.

Visto che siamo stati i primi ad entrare nella palestra piccola, Keith ed io siamo stati incaricati di ripulire quella, anche se...

-Ma cos'è successo qui dentro...?-afferma lui guardandosi intorno un po' sfiduciato.

C'è vernice ovunque! Verde, giallo, rosso, blu, non manca nessun colore... devono essere passate molte più persone dopo di noi...

-Credo che ne avremmo per un bel po'...-

Entrambi ancora sconvolti per la situazione critica restiamo ancora fermi davanti all'ingresso con i secchi pieni d'acqua ancora in mano.

Lui sospira:-Prima iniziamo e meglio è...altrimenti da qui non usciamo più...-

Non ci resta che rimboccare le maniche e metterci a lavoro. Partiamo dalla parete tra le due porte.

Non posso negare che in realtà questa situazione mi faccia piacere, oggi l'unica cosa di cui ho bisogno è distrarmi! La testa mi sta scoppiando! E' da ieri ormai che non riesco a pensare ad altro... Che non riesco a pensare ad altro se non quanto successo ieri a casa mia...

Ma a quanto pare anche adesso questo pensiero non mi vuole lasciare...

Mi lascio sfuggire un sospiro...

-Shiro...posso chiederti una cosa?-mi domanda improvvisamente Keith, rompendo il silenzio.

-Certo, dimmi pure...-

-Per caso è successo qualcosa?-sarò sincera, me lo aspettavo, non c'è nulla che io possa nascondergli.

Scuoto la testa e abbasso lo sguardo:-Scusami ma...non ho molta voglia di parlarne in questo momento...-

-Non devi scuarti...-si dirige verso l'uscita:-Vado a prendere una scala, arrivo subito...-

-Keith!-è la prima volta che sono io a fermarlo...

-Davvero, scusami! Io...è solo che...-

Si volta verso di me e mi accarezza la testa:-Tranquilla, se non ti va di parlarne non devi per forza.-

Il suo sorriso mi fa sentire così tranquilla, fino ad ora non avevo mai dato peso a questa sensazione.

Scuoto la testa:-Appena torni ti spiegherò tutto!-

-Vedrò di sbrigarmi allora, non mi piace vederti così preoccupata.-

Per qualche strana ragione mi sento molto più tranquilla.

Poco prima di uscire lui però si ferma:-Ho cambiato idea, vieni con me...-

-Come?-andare dove? A prendere la scala? In due? C'è qualcosa che non mi convince...

-Te l'ho detto, serve una scala...-

Continuo a non capire ma decido di seguirlo ugualmente. Dopo un paio di passi lui inizia a parlare:-Scusami... ma non potevo spiegartelo prima...-

-Tranquillo, avevo capito che c'era qualcosa che non andava... Qual è il problema?-nel frattempo raggiungiamo il piccolo ripostiglio e lui prende la scala.

-Non sono del tutto sicuro che fosse lui ma credo di aver visto Seto nell'altro corridoio... Se ti avessi lasciata da sola sarebbe sicuramente venuto ad infastidirti...-

Innamorata... Io?!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora