Adriano's
"Signor Occulto, una cosa gli avevo detto di non fare e lei l'ha fatta" Mi rimprovera il professore C.
Non capisco davvero di cosa si tratti, che cazzo ho fatto?
"Lei mi sta dicendo che ha messo tutto insieme?"
"Si"
"Bene, complimenti, questa cosa è inmangiabile"
"Eh, addirittura"
"Professò io mi ci ero anche arrabbiato, però poi mi ha spiegato ehh.."
Insomma il professore prende il mano il pentolone e cucina lui.
"Sei una neglia" Mi dice Swami.
"Oh, lo facevate voi!" Rispondo.
Mi da fastidio sbagliare è mi da fastidio chi deve commentare il mio sbaglio, per questo divento scontroso.
"Accendete il fuoco" dice il professore M.
Io aiuto a portare la legna, ma non ad accenderlo, dovrei combinare un altro guaio.
"Oh, sta prendendo, sta prende.., ha preso, l'abbiamo acceso" dice Moras.Swami's
"Ma che cazzo ha?" Sussurro a Vero.
Adriano è infastidito, si è seduto su una pietra e con il piede ne scalcia un'altra.
"Ecco che arriva la migliore amica perfetta Bff" dice Vero, mentre vediamo Jenny andare da lui, avvicinarsi a lui e vedere loro che parlano.
"Ma che ha Dimi?" Chiedo a Vero.
"Non lo so, secondo me per Marika, vai a vedere, é comuqnue stata una parte fondamentale per questa tua esperienza" dice Vero.
"Vado" dico.
Dimitri é seduto e continua a rileggere sempre la sua poesia, mi avvicino, mi siedo a terra e passo la mia mano sopra la sua la quale sta tenendo in mano quel foglietto.
Lui alza il suo viso e mi guarda.
Io sorrido.
"Che succede?" Chiedo.
"Ho sbagliato e non sai quanto me ne pento" Risponde.
"Pagherei oro affinché Marika fosse qui e potesse vederti"
"Non sai quanto ne pagherei io, sono un coglione, che si fa prendere dal momento, dalla bellezza"
"Non sei un coglione"
Mi guarda della serie stai scherzando vero?
"Okay, forse un pó lo sei" dico, ridacchiamo per far salire un pó di allegria.
"Ragazzi, forza, mettevi qui in cerchio" dice il professor M.
"Vieni" dico a Dimi, prendo la sua mano e andiamo verso il fuoco appena acceso.
Pietro mi fa segno di sedermi sopra di lui e così faccio, accanto a noi c'è Dimitri ancora pensieroso.
Di fronte a me, Adriano, abbracciato da Jenny.
"Ragazzi, ieri vi ho chiesto di scrivere la poesia sull'infinito, oggi noi insieme davanti a questo fuocop le leggeremo, apritevi, andate oltre" dice il prof.
"Mastro, forza" dice porgendo il foglio a Vero.
"Professò però la leggo piano perché.." dice Vero.
"La legga come meglio crede" dice il professore.
"Sempre caro mi fu questo tranquil mare, il luogo in cui mi sento in pace e posso riflettere su tutto, soprattutto sulle situazioni a cui non ho mai dato valore, oltre il mare io vedo pace e soprattutto il luogo senza ingiustizia di cui questo mondo è pieno, il mio limite è sempre stato quello di aver dimostrato tanto agli altri e no alla mia fortuna più grande" iniziano i pianti.
"Loro, ora voglio superare il mio limite, non voglio più perder tempo, voglio togliere il dolore a mio papà con tutto il mio amore, ecco ora, infondo al mare, in quel posto vedo me e la mia famiglia" finisce cosí Veronica, tutti applaudiamo per il coraggio e la forza che ha.
Le do un bacio nella guancia.
"Sei forte, non scordarlo mai" le sussurro.
Lei continua a piangere e mi abbraccia fortissimo.
"Bella, bella molto calda, una poesia che esce proprio dal cuore, le faccio i miei complimenti" replica immediatamente il professor M.
Io e Vero continuamo a piangere.
Dimitri mi asciuga le lacrime, Pietro mi stringe forte ed io stringo forte la mano di Vero.
Giovanni e Silvia si danno conforto a vicenda.
Adriano abbraccia Jenny e le asciuga le lacrime.
"Si può vivere la vita pruciandola in superficie come chi fa lo scii d'acqua, oppure immergendosi e andando in profondità e scoprendo le meraviglie del fondo del mare, voi state facendo questo, non fermatevi mai allo scii d'acqua" dice il prof.
"Si, prof però a volte certe situazioni diffici, è difficile, tantissimo" continua Vero.
"Certo, è difficilissimo"
"Troppo"
"Ma guardi chi ha intorno, come si chiamano?"
"Amici"
"Ti aiutano loro" Finisce cosí il prof.
Do un altro grande bacio a Veronica.
"Addonisio, sentiamo la sua poesia, adesso"
"Vivo qui, chiusa in me stessa, vedo il mondo che sorride con la sua luce accesa e il suo buio spento e il mio cuore triste che batte a ritmo di sorrisi spenti e i miei occhi lucidi" Carla si ferma un secondo, porta le sue dita nei suoi occhi come per fermare le lacrime.
Piangiamo quasi tutti.
Le manca Marika, lei è l'unica che sa confortarla.
Applaudiamo per darle un pò di conforto.
"Dai Dai" Dice Silvia.
"E i miei occhi lucidi che non smettono di cacciare lacrime amare per esprimere tutto il dolore che ho dentro" Finisce cosí Carla.
"Bravaaa" dice Moras.
Applaudiamo ancora.
Accartorcia il pezzo di carta e lo butta nel fuoco.
"Forza Zamparini è il suo turno" dice il professor M.
"Molte persone stanno in equilibrio e cercano di non cadere nell'oblio che porta nell'oscurità ma in realtà dopo quell'oblio c'è sempre una via d'uscita" dice Zampa.
Applaudiamo ancora.
Anche lui scoppia in lacrime, é molto emotivo.
Dimitri si alza e lo va ad abbracciare da dietro, loro due hanno un bellissimo rapporto.
"Forza Caputo, leggiamo la sua" dice il prof.
Mi passa così il foglietto e Pietro mi stringe a se per farmi sentire la sua presenza.
"Cerco sempre di fare la grande
Ma non lo sonoCerco sempre di essere la migliore
Ma non lo sonoCerto sempre di fare tutto
Ma non ci riesco" Inizio a singhiozzare.
"Ho tanti limiti,ma ci lavoro
Penso troppo, forse troppo maturaNon mi lascio andare, sbaglio
Ho un limite, ma posso farcelaEcco nel mio infinito vedo io che vinco i miei limiti." Qua scoppio proprio in lacrime.
Tutti applaudono.
Accartorcio il foglio e chiudendo gli occhi lo getto sul fuoco.
"Sei bravissima" Mi mima con le labbra Zampa.
Dimitri mi continua ad asciugare le lacrime.
"Amore sei brava, troppo" dice Veronica abbracciandomi.
"Nana, sono orgoglioso di te" Mi dice Pietro.
Guardo Adri, come per avere un segno da lui, mi sorride, sorrido anch'io.
"Signorina Caputo, una poesia meravigliosa, capita da pochi, molto profonda e molto matura, abbia solo un pó più di autostima e alla sua età ogni tanto può pure lasciarsi andare" Mi dice il professor M.
"Grazie professore" dico io.
"Occulto, andiamo a lei" dice il prof.
"Non sono bravo, non sono perfetto.
Credo di esserelo ma non lo sono.
Mi ritengo un ragazzo fortunato, forse troppo.
Non credo di meritarmi tutto ciò.
Ho un grande limite, l'orgoglio.
Mi porta a sbagliare.
A perdere.
A non meritarmi nessuno.
Sono conosciuto come quello forte, ma non lo sono.
Forse vorrei solo trovare qualcuno che mi apprezzi per quello che sono, ne avrei tanto bisogno.
Avrei tanto bisogno di una come lei o forse semplicemente lei.
Io, lei e la mia famiglia, ecco cosa vedo nel mio infinito." Finisce cosí Adriano.
È emozionato si vede, alza gli occhi verso di me, mi sorride e mi fa un cenno con la testa.
Non so con quale coraggio, non so con quale istinto, ma ci alziamo, andiamo l'uno verso l'altro, senza sapere esattamente cosa vogliamo.
Ci abbracciamo forte, come se quell'abbraccio lo aspettassimo da non si sa quanto tempo.
Non di certo come fidanzati o come due persone che si voglione bene, ma come due adolescenti, con tanti problemi, tra cui uno grande, l'amore.
Entrambi non sappiamo cosa sia o come si sperimenti, sappiamo che esiste, sappiamo che ne abbiamo bisogno, sappiamo che magari lo stiamo vivendo, ma di sicuro una cosa non la sappiamo.
Non sappiamo come si ci comporti davanti a esso.
-----------------------------------------------------------Ciao ragazzi🖐
In questo capitolo mi sono impegnata tantissimo.
Mi rispecchio tanto nella poesia di Swami, infatti l'ho scritta per me più che per questo personaggio.
Le poesie di Swami e di Adriano le ho scritte io, la parte degli altri ragazzi l'ho volutamente copiata dal reality, perché è un momento veramente bello per non prenderlo dalla realtà.
Io vi ringrazio sempre, siete fantastici.
*scusatemi eventuali errori*
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~Il collegio~
Fanfiction"Ancora che le guardi sei?" dice Swami dandomi uno schiaffetto nella guancia. "Che?" chiedo io. "Chiedi pure?" continua lei, che sta scendendo dalle mie gambe, ma la blocco e me la porto al petto. "Dove pensi di andare?" "Occulto, con me non si sch...