Swami's
Mi sveglio.
Un attimo per focalizzare il tutto.
Cazzo.
Ci siamo addormentati tutti insieme.
Però, lo stare qua tra le sue braccia, avere la mano intrecciata alla sua e l'aver potuto dormire con lui, mi rendono una delle persone più felici al mondo.
"Buongiorno" dice per darmi un bacio nella tempia.
Mi giro meglio verso di lui.
Ci guardiamo negli occhi.
"Buongiorno a te" dico per poi aggucciarmi nel suo petto.
"Dai, sveglio i ragazzi e andiamo" dice per alzarsi.
"Un bacino non me lo dai?" chiedo.
Mi da più baci a stampo in bocca.
Sorrido.
Si alza e a poco a poco sveglia tutti i ragazzi.
Sono le 6:30, i sorveglianti vengono per le 7:30.
Abbiamo ancora un'ora per prepararci.
"Amore, perchè te ne vaii?" chiede Marika ancora con la voce impastata e gli occhi chiusi per il sonno.
"Tra mezz'ora alla vetrata?" propongo.
"Sii" dice Jenny, anche lei con gli occhi chiusi e addirittura ancora distesa nel letto.
"Ahh, allora sei sveglia ehh" dico io.
"Daii, cucciola, svegliati" dice Moras toccando i capelli di Veronica.
"Cucciolaaa, ma allora siamo messi proprio bene" continua Alessio che nel frattempo si è alzato.
Veronica tira Moras a se, gli dice una cosa nell'orecchio, lui sorride.
"Sorridono ehh" dice Alessio.
Io e Adriano siamo abbracciati.
"Oggi è proprio l'ultimo" dico poggiando la mia testa sul suo petto.
"Ma con chi sto parlandoo?" replica Alessio.
Ci giriamo e scoppiamo a ridere, perché: io e Adriano siamo insieme, Veronica e Moras sono insieme, Marika e Dimitri sono insieme, Silvia e Giovanni sono insieme e tutti gli altri dormo.
"Daii, muovetevi, che qua non finiamo più" dico io.
Adriano schiocca un bacio nella mia fronte e mostrandomi uno dei suoi sorrisi migliori va via insieme ai ragazzi, lasciando dentro di me il vuoto assoluto.
È una cosa inspiegabile.
Come una persona possa farti sentire vuota, sola, nonostante tu sia con altri esseri umani?
Diciamo che è l'amore.
Anzi ormai si da troppo poco peso a questa parola e quasi mi sembra di prendere in giro me e Adriano, definendo amore, il legame che ci unisce.
Siamo complementari, siamo una cosa sola.
Preferisco chiamarla complicità piuttosto che amore.
Comunque, mi alzo e insieme alle ragazze ci prepariamo.
Solita cosa, mi ricordo però, senza far capire troppo alle ragazze di prendere il foglietto con i ringraziamenti e infilarmelo in tasca.
Alle 7 precise e spaccate, andiamo tutte vestite verso la vetrata, sono già li i maschietti.
Come al solito mi butto su un divanetto vicino ad Adriano e Pietro.
Non voglio trascurare il mio rapporto con Pietro, è una delle persone più importanti per me.
Io e Adriano siamo appoggiati alla spalliera del divano, mentre lui è un pò più avanti.
Appoggio la mia testa nella sua spalla.
"Come stai?" sussurro nel suo orecchio.
"Possiamo andare?"chiede sempre a bassa voce.
"Andiamo" continuo io.
"Vado un attimo con Pietro, stai tranquillo" dico ad Adriano, avvicinandomi verso di lui per lasciargli poi un bacio a stampo.
Pietro mi prende per mano e andiamo verso le scale.
Ci sediamo nei gradini.
Appoggio la mia testa sull'incavo del suo collo.
"Ti voglio bene" dico con un filo di voce.
"Swami, volevo ringraziarti" dice.
Alzo la testa, lo guardo fisso negli occhi.
"Grazie, per tutto" continuo.
"Per esserci stata nel momento del bisogno, quando perdevo la strada" dice.
"Per esserci stato sempre nella mia relazione con Adriano" continuo.
"Per avermi dedicato una lettera"
"Per avermi dedicato una lettera" ripeto.
"È stato forse l'abbraccio più bello che abbia mai dato e ricevuto, uno vero" dice, ricordando l'abbraccio che ci siamo dati quando ci siamo scambiati la lettera.
"Insieme, Pietro, insieme" dico con molta convinzione.
"Sempre, Swami, sempre" continua.
"Promettimi che ci rivedremo" dico.
"Promettimi che mi vorrai sempre bene, che ti ricorderai sempre di me, promettimelo, Pietro, ti prego" dico quasi sull'orlo del pianto.
Appoggio la mia testa sul suo petto.
Mi da bacini in testa e mi accarezza la gamba, essendo seduti su dei gradini, gli viene facile arrivarci.
"Swami, sei stata la persona più importante in quest'ultimo anno, ti prometto, che mai potrà sostituirti qualcuno, mai" dice.
Ci alziamo e ci abbracciamo.
Sorrido.
Sorride.
"Sei bellissimo" dico per passare una mano nel suo viso.
Non dice niente, mi abbraccia.
Un abbraccio che ti rompe le costole ma ti aggiusta il cuore.
Ritorniamo dai ragazzi.
Adriano è appoggiato sulla spalla di Jenny.
Sono molto felice della loro amicizia.
"Raga, grazie eh" me ne esco io.
"Veramente" continua Jenny.
"Per tutto" continua Veronica.
"Abbraccioo?" propone Moras.
Ci abbracciamo tutti.
Siamo i soliti, abbiamo anche creato le coppie.
'Silvia-Giovanni'
'Swami-Adriano'
'Marika-Dimitri'
'Jenny-Pietro'
'Moras-Veronica'
E poi c'è Alessio, povero, è solo.
Arriva la sorvegliante, che trovandoci tutti già pronti, va a svegliare i nostri compagni, per poi andare a colazione.
Scendiamo.
"Ultima cucchiaiata di olio" annuncia il sorvegliante.
Ecco, mi mancherà anche la cosa più schifosa di qua dentro.
"Quanta nostalgia!! Che cavoloo" annuncio entrando in refettorio.
Mangio il solito, che gentilmente mi offre Adriano.
Giuro non capisco il senso di alcune nostre azioni, che qua sono diventate giornaliere.
Ci sono quattro brioches con la marmellata di pesche, quando entro in refettorio ci sono tutte.
L'abitudine rimane che la prende Adriano e successivamente me la offre.
È una cosa strana.
"Non capisco ancora perché facciamo questo giro per un cornetto" dico io.
"È un rituale per iniziare bene la giornata" continua lui.
Gli schiocco un bacino in guancia e continuo a mangiare.
"Allora signori, questo è l'ultimo giorno, come vi sentite?" chiede la sorvegliante.
"Male" diciamo noi ragazze.
"Stranito" continua il saggio Giovanni.
Finiamo di mangiare.
"Ciao refettorio" dice Jenny abbattuta.
"Ciao brioches con la marmellata di pesche" continuo io.
Ci andiamo a lavare i denti e poi scendiamo giú.Adriano's
Usciamo tutti belli in ordine, ci sono già i nostri genitori.
Chissà come la prenderanno i genitori di Swami, speriamo bene.
Sotto indicazioni dei sorveglianti, ci disponiamo sopra una piattaforma in atrio.
Cantiamo l'inno del collegio.
I nostri genitori piangono.
Io sarò anche egoista, ma non voglio lasciare questo posto, Swami e i miei amici.
Il preside si posiziona davanti a noi e fa il suo solito discorso ai nostri genitori, nonostante abbia fatto capire che di cose ne abbiamo combinato, alla fine dice che è molto soddisfatto di questa classe.Swami's
Mi dirigo verso i miei genitori e li abbraccio forte.
"Com'è stato?" chiede papà.
"Fantasticooo" rispondo.
"È proprio un'esperienza che ti fa crescere, con la quale diventi maturo, bellissima veramente" continuo.
"Con??" chiede papà indicando con la testa Dimitri.
"Niente, con.." dico io indicando Adriano.
"Cosa di preciso?" chiede ancora.
"Scusa, mi chiamano" dico in modo scherzoso per poi andare verso i miei amici.
Vado verso Adriano e lo abbraccio forte forte.
Mi da un bacio nella tempia.
"L'ho accennato ai miei, mi sembravano molto felici" dico.
"Seria?" chiede lui.
"Siii" rispondo io.
Ci abbracciamo di nuovo.
Andiamo in aula magna.
Vado dalla sorvegliante per un secondo.
"Signora sorvegliante, alla fine io vorrei leggere una cosa, posso?" chiedo.
"Di che cosa si tratta?" chiede.
"È una sorpresa non posso dirglielo" rispondo.
"Va bene, mi fido" continua.
"Grazie, grazie" dico abbracciandola.
Mi vado a sedere al mio posto.
Ci chiamano ad uno ad uno per prendere il nostro diploma.
"Complimenti signorina Caputo, è stata bravissima" dice il preside.
Arrossisco un pò e non posso far altro che sorridere e ringraziare, dato l'imbarazzo.
Ritorno al posto, sono vicino ad Adriano, incrociamo le nostre mani.
Mi giro verso mamma, mi sorride.
"Adesso abbiamo due diplomi speciali per i due migliori alunni" annuncia il preside.
Chiama me e Giovanni, ci prendiamo il secondo diploma e ritorniamo al nostro posto.
Il preside svolge il suo solito discorso, parla di Adriano, Jenny e Nobile, i quali non hanno ricevuto il diploma.
Poi parla del nostro futuro e ci augura di fare tante cose belle.
"E così come vi dissi il primo giorno, che la classe 1960 era aperta, oggi posso annunciare che la classe 1960 si chiude." dice il preside.
Applaudiamo tutti.
Iniziano a scendere le lacrime, stanno passando nella mia mente tutti i ricordi, i momenti belli e brutti, lo studio, le punizioni, la nostalgia è arrivata.
"Bene signori, ora vi saluteremo e grazie per il vostro impegno" dice il preside.
Ci alziamo tutti in piedi e con questo gesto ci salutiamo.
"Preside, aspetti, vorrei leggere una cosa" annuncio.
Tutti mi guardano sbalorditi, quasi impauriti da questa mia ambigua proposta.
"Prego signorina Caputo" dice il preside.
Si siede anche lui.
Salgo sul palchetto, mi asciugo le lacrime, butto un sguardo verso Adriano, mi sorride ed inizio a leggere.
"...."
---------------------------------------------------------Ciao ragazzi🖑
Ultimo giorno di collegio, incontro con le famiglie e la premiazione.
Vi ringrazio sempre.
Commentate su cosa ne pensate del capitolo, ho bisogno di voi per continuare.
Spero di aver soddisfatto le vostre aspettative e di non avervi annoiato.
Lasciate una stellina e un commento❤
*scusatemi eventuali errori*
-Giuls⚘•••••••••••••••••••••••LEGGETE•••••••••••••••••••••••••
•se volete fatta pubblicità su page di Instagram e/o storie su Wattpad, basta lasciare un commento o mandarmi
un messaggio privato.•credo di aver capito che alcuni di voi non riescano a mandarmi dei messaggi, non so qual è il problema, ma potete benissimo scrivermi nella parte delle conversazioni o su instagram 🔜 'marrancagiulia' tutto attaccato, tutto minuscolo.
PROSSIMO AGGIORNAMENTO: ultimo capitolo.
STAI LEGGENDO
~Il collegio~
Fanfiction"Ancora che le guardi sei?" dice Swami dandomi uno schiaffetto nella guancia. "Che?" chiedo io. "Chiedi pure?" continua lei, che sta scendendo dalle mie gambe, ma la blocco e me la porto al petto. "Dove pensi di andare?" "Occulto, con me non si sch...