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Ricordo che questa parte non è indipendente, ma è il sequel di
La vita brucia
e
Anche se la vita divide il cuore aspetta.

Vi invito a leggerli.

Ricordo inoltre che questo testo può contenere scene non adatte a un pubblico non idoneo.
Possono esserci riferimenti sessuali espliciti.

Grazie della vostra attenzione.

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Sharon si raggomitolò su se stessa, nella testa aveva un caos, le rimbombava in testa lo stato di Alessio.

"E un giorno molto lontano mi guarderò indietro e ricorderò quel tempo speso a inventare sogni, e queste notti da pazzi a cercare te."

Quello stato la turbava, mancavano due ore al suo volo, tutto era pronto.
Adam sarebbe arrivato a momenti, ora, aveva l'angoscia di tornare senza di lui, non era abituata a stare senza di lui per più di due giorni.

Lui sarebbe arrivato la sera prima del suo compleanno.

Sharon guardò il calendario, era il 26 giugno, mancava un mese e un giorno esatto al matrimonio.

Alessio non si era rassegnato e questo la turbava.

Due settimane senza Adam sarebbero state lunghe, sperava solo che non sarebbe successo qualche casino, aveva i preparativi del matrimonio a cui pensare.
Avrebbe dovuto farsi aiutare in tutto da Elizabeth perché sua madre era meglio non stressarla nelle sue condizioni, sarebbe venuta solo alla prova del vestito.

Chiuse gli occhi facendosi cadere sul letto, quella stanza così importante per lei e Adam non l'avrebbe più vista, erano le ultime ore che passava lì, sentiva una strana malinconia impossessarsi di lei.


Adam stringeva le sue mani.
«Come faccio senza di te due settimane?»

«Ce la dobbiamo fare, dobbiamo resistere.»

Adam l'abbracciò respirando a fondo il suo profumo.

«Ti amo lo sai?»

«Certo e tu lo sai che ti amo?»

Adam sorrise strofinando il naso contro il suo.

«Infondo sono 14 giorni... ce la posso fare.»

«Supereremo anche questa.» disse lei.

Emile si schiarì la voce avvicinandosi a loro.
«Sharon dobbiamo andare.»

Adam fece un sorriso sforzato, lasciando la mano di Sharon.

«Ciao.»

Sharon gli schioccò un bacio all'angolo della bocca.
«Ciao tesoro.»

Adam la guardò sofferente.
Eccola la sensazione di doverla abbandonare, il vuoto che creava abbandonare le sue mani, sperava solo che quei quattordici giorni sarebbero passati in fretta.



Alessio camminava per la stanza nervoso come un leone in gabbia.

Melissa lo guardava inquieta.

«Vuoi per favore sederti? Mi stai facendo venire il mal di testa solo a guardarti.»

Alessio si fece cadere sulla poltrona  passandosi la mano sul viso.

Melissa fece una smorfia.
«Non farai conto di far casini?!»

Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora