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Adam fissava il vuoto, scosse la testa e si girò, guardò Noemi sdraiata accanto a lui.

Si passò una mano sul viso.

Si stava obbligando a non alzarsi dal letto, almeno quella notte.

Chiuse gli occhi sentendosi impotente davanti allo sbaglio fatto.

Si scoprì il tatuaggio e ci passò sopra il dito tristemente.

Cosa fare?
Andarsene?
Tornare e chiederle di nuovo una possibilità?
Con quale coraggio?
Si chiedeva se fosse con lui in quel momento, fece una smorfia amareggiata, ovvio che lo fosse.

Sentiva il bisogno di parlarle.

Strinse gli occhi e i pugni che stupido che era stato.




«Buon giorno e buon Natale» disse Laura guardando Sharon scendere dalla scala.

«Buon Natale mamma.»

«Dormito bene?»

Sharon fece una smorfia guardando Alessio qualche gradino poco più indietro di lei.

«No, ho dormito su di lui per non occupare la parte di letto di Adam ed ora ho il torcicollo.»

Sua madre rise poi si fece improvvisamente seria.

«Ah, prima che mi dimentichi.»

Laura aprì un cassetto prendendo una busta.

«Questa è per te.»

Alessio aprì la busta.

«È la tua paga con la tredicesima e un bonus per il viaggio, niente di che...»

«Ah.» disse lui imbarazzato, per un attimo aveva pensato fossero i biglietti di ritorno.

«Sharon, ti abbiamo messo dei soldi sul conto per il viaggio, abbiamo deciso di andare sull'utile quest'anno.»

La figlia annuì prendendo una mela.

«Ma papà?»

«Arriva, l'ho mandato a prendere la torta, tra poco vado a svegliare il piccolo.»



Laura parlava amabilmente con Ginevra seduta sul divano.
Sharon guardava con un sorriso il braccialetto regalatole dai tre fratelli, c'era una figura che rappresentava ognuno di loro e poi c'era un'iniziale per ognuno di loro.

"Così ci porterai sempre con te." le aveva detto Melissa.

Federico giocava con il piccolo Adam, Emile parlava con Francesco e Alessio stava vicino a lei cercando informazioni su San Diego.

Melissa entrò in salotto e si sedette vicino a loro.

«Trovato qualcosa di interessante?»

«Sì, sono le quattro di mattina e hanno 16 gradi.»

«Cavoli!»

Alessio passò il computer alla sorella.

«Tieni, mi sono stufato.»

Melissa guardò suo fratello alzarsi e affacciarsi alla finestra per prendere una boccata d'aria.

"Che ha?"

Lui si chiuse la porta finestra alle spalle e si guardò attorno frastornato.

Temeva di crollare da un momento all'altro.

Si accese una sigaretta in preda al panico, d'un tratto si sentiva la persona meno adatta per partire con lei.

Aspirò il fumo tossendo.

Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora