Sharon guardò Alessio in silenzio poi si strinse nelle spalle.
«Mi dispiace che tu la pensi così.»
Alessio riprese a fissarsi le mani.
«Sono sincero, volevo che fosse con me più di ogni altra cosa al mondo.»
Sharon frugava nervosa nel borsone, alla ricerca di nemmeno lei sapeva cosa, l'unica cosa che sapeva era che quell'argomento la turbava.
«Beh, mi dispiace ci ha pensato qualcun'altro.»
Alzò lo sguardo su di lui che la fissava, leggeva nei suoi occhi ambrati il dolore che gli provocava sentire quelle parole.
Lui abbassò lo sguardo.
«Lo so.»
Strinse i pugni fissando il vuoto.
Sharon si sedette sul letto guardandolo.
«Non ti sei fatto la barba?»
Alessio fece una smorfia.
«Mi sono ricordato che mi avevi detto...» scosse la testa come se volesse scacciare quel pensiero.
«Avevo detto cosa?» chiese lei.
«Che ti piacevo di più con un leggero accenno di barba.»
Sharon fece ciondolare la testa con un sorriso.
«Sì, è vero, lo avevo detto.»Lui non capiva perché fosse diventata così fredda e distante.
«Beh, un riposino adesso è di dovere.»
Sharon si infilò sotto il lenzuolo guardandolo.
«Tu che fai non dormi?»
«Non riesco a dormire.» disse lui con una smorfia.
«Dai, togli i jeans e vieni a dormire.» gli disse.
Alessio scosse la testa.
«Lascia perdere.»Sharon allungò il suo braccio trascinandolo vicino a sé.
Alessio la guardava negli occhi da ancora più vicino, lei gli sorrise intrecciando la mano con la sua.
Lui la guardò dubbioso non capendo il motivo di quel gesto.«Così sei inchiodato al letto e obbligato a dormire.»
Alessio sorrise flebilmente.
«Bene, buona notte.» disse lei.
«Buona notte.»
Sharon chiuse gli occhi, abbracciando con un braccio il cuscino e con l'altra mano stringeva quella di Alessio.
Alessio la guardava mentre teneva gli occhi chiusi, guardò per qualche istante le loro mani intrecciate.
Era così bello sentire quella sensazione di benessere che gli dava sentire la sua presenza, la sua mano sotto il suo tatto.
Chiuse gli occhi addormentandosi.Sharon aprì gli occhi e si guardò attorno assonnata, di Alessio non c'era traccia.
Probabilmente si stava facendo una doccia.Si stiracchiò, si sentiva appiccicosa, faceva un caldo assurdo.
Sospirò a fondo guardando il soffitto, si sentiva strana.
Alessio uscì dalla porta del bagno.
«Ah, sei sveglia?»
«Eh si, che ore sono?»
«Le sei e mezza più o meno.»
Non sapeva perché a volte le veniva automatico essere scontrosa con lui, mentre a volte sentiva di volerlo felice, si sentiva combattuta con se stessa.
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Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]
Storie d'amore[..."Eravamo tutto quello che gli altri sognano" Ricordi? Sì, lo eravamo. Ma tutto è stato buttato da parte, accartocciato, siamo estranee: questa è la verità. Mi dispiace, che la vita sia andata così. ...] Sharon torna dall'India dopo la riappacif...