Sharon si buttò sul letto ridendo, erano le quattro di mattina, non si divertiva così da molto tempo.
Il ritorno di Federico era stato provvidenziale.
Socchiuse gli occhi e sorrise.
«Ti sei divertita?» le chiese Adam a bassa voce.
Sharon annuì.
«Tu?»Lui le fece un sorriso sincero.
«Sì, ma ora è meglio che dormiamo un po'.» disse lui mettendosi sotto le coperte.Lei gli mise le braccia al collo guardandolo negli occhi.
«Grazie.»
Lui la guardò dubbioso con i suoi occhi azzurri.
«Di cosa?»«Di essere il mio punto fermo in questo mondo che ruota.»
Lui la circondò tra le sue braccia stampandole in fronte un bacio.
«Grazie a te che fai parte della mia vita.»
Lei sorrise abbandonandosi a quell'abbraccio.
Il mare era inquieto come il suo animo.
Sospirò a fondo la brezza marina.
Rabbrividì, il vento era gelido, ma lui voleva starsene lì.Chiuse gli occhi chiedendosi perché la vita lo facesse sentire così.
Si sentiva vuoto, ma allo stesso tempo pieno di amarezza.
"Forse sto scontando le pene che ho inflitto ad altre persone in passato; ma perché fa così male?"
Perse il suo sguardo in quel mare nero, aveva perso la cognizione del tempo.
Si sentiva il naufrago di una tempesta, una tempesta purtroppo non ancora finita.
"Quanto andrà ancora avanti? Questo non è vivere."
Era un anno ormai che viveva in quello stato d'animo fatto di annegamenti e risalite.
Guardò distrattamente la sabbia sotto di lui e si appoggiò sulle proprie ginocchia.
Decise di prendere una sigaretta dalla tasca, la sfilò dal pacchetto e l'accese.
Inspirò a fondo il fumo, rabbrividì di nuovo a causa del vento gelido che si era alzato.
Ripensò a quella sera con un vago sorriso.
In quell'urto aveva sentito tutta la magia del sentirla di nuovo vicina.
"Si può amare più della stessa vita?"
Sospirò.
Sì, l'amava più della propria vita, perché senza di lei la sua non esisteva, vederla di nuovo dal vivo gli aveva riaperto la ferita nel cuore.
L'amava e questo era il punto, sarebbe potuta allontanarsi, andar chissà dove, ma ogni volta che la vedeva il suo cuore ricominciava a battere e gioire.
Strinse un pugno di sabbia tra le mani.
La rabbia lo divorava, era un anno che aspettava.
Sentì il respiro mancargli ricordandosi l'emozione pura che gli aveva dato averla in quella sera d'inverno.
Aveva la certezza che quella doveva essere la sua anima gemella, non aveva mai creduto nel destino, ma ora sentiva che finché non l'avrebbe avuta di nuovo fra le sue braccia la sua vita sarebbe stata priva di senso.
La desiderava, tutto il resto poteva andare a farsi fottere, l'importante era avere lei al suo fianco.
Prese la bottiglia di Montenegro e socchiuse gli occhi bevendone un sorso.
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Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]
Romance[..."Eravamo tutto quello che gli altri sognano" Ricordi? Sì, lo eravamo. Ma tutto è stato buttato da parte, accartocciato, siamo estranee: questa è la verità. Mi dispiace, che la vita sia andata così. ...] Sharon torna dall'India dopo la riappacif...