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Lorenzo si accese una sigaretta guardando il mare, il sole stava calando.

«In un media da uno a dieci quanto hai pensato a lei in questi giorni?»

Alessio abbozzò un sorriso.

«Non posso fare una stima, la penso continuamente, anche ora avrei voluto guardare questo spettacolo stringendo la sua mano.»

Lorenzo rielaborò ciò che l'amico gli aveva appena detto e fece una smorfia indecifrabile.

«Credi che Francesca sia la donna della tua vita?»

Lorenzo si strinse nelle spalle.

«Non lo so, so soltanto che è la ragazza che fino ad ora è durata di più.»

Alessio si fece pensieroso.

«Hai visto la foto di tuo fratello?»

Lui alzò lo sguardo e Lorenzo gli sorrise.

«Quale?»

Lorenzo prese il telefonino dalla tasca e gli mostrò la foto di cui parlava.

Alessio rimase qualche secondo a fissarla con sguardo truce, ma infine sorrise.

«È una foto carina, non l'avevo vista.»

Fece una smorfia rassegnata, suo fratello riusciva a starle accanto come lui avrebbe voluto fare.

«Solo questo? Niente altro da aggiungere?»

Alessio riguardò Sharon ritratta nella foto con Federico e si strinse nelle spalle.

«No, non è mia.»

«Nemmeno ti da un po' fastidio?»

«No, se non ha dato fastidio ad Adam perché dovrebbe a me che non c'entro più niente?» sospirò «e poi sicuramente erano ubriachi, non ce lì vedo a baciarsi da sobri alla festa di compleanno di lei.»

«No, in effetti, sotto c'è scritto, bacio rubato con il permesso del soldato.»

Alessio si mise le mani in tasca fissando il cielo.

"Okay perché mi fai questo?" chiese mentalmente al cielo.

Rimaneva lì a fissare quell'azzurro, in attesa di una risposta che non arrivava.

Quando si sarebbe stancato di stare in quella situazione?
Quando avrebbe finalmente deciso di passare oltre?
Tirò un sospiro, si sentiva accartocciare sotto il peso di quel amara domanda.
Quando sarebbe finita tutta quell'attesa?
Forse semplicemente quando avrebbe smesso di aspettare, quando non gli sarebbe più importato di un suo ritorno.

«Oh!»

Alessio guardò Lorenzo.

«Finalmente mi caghi, si può sapere dove eri con la testa?»

«Scusa ero sovrapensiero.»

«Eh! Me ne sono accorto.»

«Dicevi?»

«Dove andiamo a mangiare stasera?»

«Dove ti pare, a te la scelta.»


Sharon guardò l'icona dell' e-mail sul cellulare, sulla barra delle notifiche segnava le due di notte.

"Chi mi scrive alle due di notte?"

Intinse il biscotto nella tazza in attesa che l'e-mail si aprisse.

Il biscotto le cadde dalle mani quando lesse il mittente, non poteva credere ai suoi occhi.

"Elizabeth."

Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora