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«Sharon, siamo arrivati.» le disse Elizabeth che era già scesa dalla macchina e la aspettava con la porta aperta.

«Che ore sono?»

Elizabeth e Alessio la guardarono confusi aveva il telefono in mano e chiedeva a loro che ore fossero.

«Hai in mano il telefono guarda lì.» le disse Elizabeth.

«Giusto...»

«Che hai?» le chiese preoccupata Elizabeth.

«Non lo so, se prima non capivo più un cazzo, adesso capisco ancora meno.»

Elizabeth le prese il telefono dalle mani.

«Ora scendi... »

Sharon aprì la porta e guardò Alessio richiudendola.

«Grazie... » sussurrò, era scossa.

Elizabeth guardò il cellulare di Sharon per vedere che ore fossero.

«Che significa sta roba?!»

Sharon si strinse nelle spalle.

«Non lo so... »

«Ma è lei?»

«Immagino di sì... »

«Ma io l'ammazzo.»

Elizabeth non riusciva a nascondere la propria rabbia.

Alessio stava lì, cercando di capire cosa fosse successo.

«Ma che stronza!» continuò Elizabeth.

Sharon fissava il camento del marciapiede confusa, non riusciva a pensare, aveva i pensieri troppo sconnessi.

«Ma io l'ammazzo.»

Sharon sorrise per la ripetitività della sua migliore amica e si strinse nelle spalle fingendo che non le importasse.

Elizabeth la fissò torva e
Sharon si passò una mano fra i capelli come per darsi una scrollata.

«Più che altro come fa ad avere il mio numero?»

«Ma chi se ne frega di quello!»

Alessio stava seduto dentro la macchina e non era ancora riuscito a capire nulla di quella discussione.

Sharon si sedette a terra stanca.

«Non farai conto di dormire qui?!» sbottò Elizabeth.

Alessio scese dalla macchina strappando il telefono dalle mani di Elizabeth.

"Non ti affannare con i preparativi del matrimonio non ce n'è bisogno, tanto non ci sarà, parola mia."

Alessio guardò il telefono dubbioso, non pensava che fosse Adam a scrivere una cosa del genere.

«Chi è questa?» chiese traendo le conclusioni.

Sharon strappava l'erba del vialetto di casa sua con lo sguardo assente.

«Una... » rispose.

Alessio guardò Elizabeth in cerca di spiegazioni.

«Una collega di lui.»

Sharon fissava il vuoto, si sentiva combattuta, non capiva più cosa volesse dalla vita.
Non si poteva desiderare due persone nello stesso momento, eppure il messaggio di Noemi l'aveva scossa, forse era per quello che Adam era così distante al telefono, il pensiero di perderlo così le faceva male.
Alzò lo sguardo su Alessio che stava in piedi davanti a Elizabeth, non aveva ascoltato una singola parola di quello che si erano detti, era troppo persa nei suoi pensieri.
Fissava Alessio in quella penombra, chiedendosi cosa veramente volesse il suo cuore, ma questo si rifiutava di risponderle.
Se veramente era successo qualcosa tra Adam e lei di certo non poteva fargliene una colpa, lei aveva fatto lo stesso.
Si sentiva male, voleva una soluzione, la voleva al più presto.
Chiuse gli occhi, cercando di focalizzare l'attenzione sulle sue sensazioni, a come si sentisse quando aveva letto il messaggio di Noemi e alla notte prima con il suo ex, era impossibile compararle, erano due emozioni troppo diverse, in una c'era la tristezza, nell'altra c'era... non lo sapeva nemmeno lei come definirla.

Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora