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Entrarono nel locale.
Sharon si sentiva in imbarazzo a vedere Alessio dopo la sera prima, avrebbe cercato di far finta di nulla, pensava che con la sbronza presa non avrebbe ricordato gli errori fatti, ma invece ricordava ogni singolo dettaglio.

«Non è ancora arrivato?» chiese Elizabeth guardandosi attorno.

«Credo di no.»

Si sedettero al tavolo ordinando qualcosa.

Elizabeth rise.
«Strano niente vodka stasera?»

Sharon la guardò torva.
«No, solo a sentire l'odore dell'alcool mi viene lo sbocco.»

Elizabeth sorrise guardando il suo bicchiere con dentro il solito cocktail.

«Ma come fai?» le chiese Sharon disgustata.

Elizabeth si strinse nelle spalle e entrambe si girarono a guardare in lontananza la porta che si apriva.

Melissa gesticolava animatamente e Alessio aveva l'espressione scocciata mentre le teneva la porta aperta.

Non riuscivano a capire cosa si stessero dicendo, ma Melissa era evidente che fosse agitata.

Stavano fermi a discutere sulla porta, Alessio guardò Sharon che si girò imbarazzata e sprofondò nel bicchiere di coca cola, si sentiva troppo in imbarazzo per il suo comportamento della sera prima.

Elizabeth guardò Melissa dubbiosa, non capiva che cosa avesse, Alessio guardava sua sorella cercando di mantenere un certo distacco, poi infine scocciato le mise in mano qualcosa e uscì dalla porta lasciandola lì sola.
Melissa fissava la porta sbattendo i piedi a terra come una bambina irritata.

«Ehm, io non so che succede, ma Alessio se n'è andato... »

Sharon si girò per appurare la cosa, era vero, di Alessio non c'era traccia.

Melissa si sedette al tavolo salutandole.

Il telefono di Sharon suonò e lei lo guardò perplessa.

Era lui e forse era poco distante da lei.

"Meglio non vederci più, perché sto con un'altra, il passato non tornerà mai indietro, non serve illudersi, la nostra possibilità ce la siamo giocata. Ogni bene e tanti cari auguri per il matrimonio."

Sharon fissava scossa quelle parole, leggeva e rileggeva le parole "un'altra", si sentiva ferita, il cuore in gola, non capiva perché si sentisse così, ma dentro di lei c'era una parte che stava soffrendo e affogando nel dolore.

«Tutto okay Sharon?» le chiese Elizabeth.

Sharon alzò lo sguardo sorridente.

«Sì, sì, mai stata meglio.» affondò il viso nel bicchiere di Coca Cola con un sorriso finto,  in verità si sentiva ammazzata dentro, anche se non ne aveva diritto perché lui non le apparteneva.

Dentro sapeva che lui avesse ragione, eppure faceva male accettarlo.

Cosa voleva veramente il suo cuore? Tanto saperlo ora non sarebbe servito, era troppo tardi.

Melissa mise il suo anello sul tavolo.

«Quasi mi dimentico.»

Sharon lo prese.

«Ah grazie. » disse con un sorriso e se lo mise al dito, le faceva uno strano effetto vederlo lì, lo sentiva pesante.

«Come procedono i preparativi?» chiese Melissa.

Sharon si risvegliò dai suoi pensieri.
«Bene, bene, domani andiamo al ristorante che mia mamma ha già prenotato perché altrimenti non c'era posto.»

Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora