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Sharon faceva tristemente zapping, si sentiva sola e abbandonata; i suoi genitori erano usciti per prendere la cena e lei in quel momento avrebbe voluto sprofondare nelle profondità della terra.
Che le stava succedendo? 
Guardò il cellulare con una smorfia, avrebbe tanto voluto parlare con Elizabeth di quella notte, ma aveva paura che il rapporto tra di loro si fosse rovinato.
Fissava la televisione con espressione persa.
Si sentiva confusa e vuota.
Chiuse gli occhi sospirando e prese il telefono decidendo di provare a richiamare la base.

«Sì, pronto, potrei parlare con Adam Greco?»

Ascoltava e contava i secondi di quell'attesa snervante.

«Pronto?»

«Tesoro!» disse Sharon rianimandosi, sentendo la voce di Adam.

Ci fu un attimo di silenzio.

«Ehi, come stai?»

«Sinceramente in questo momento mi manchi tanto.»

«Che stai facendo?»

«Niente, mamma e papà sono andati a prendere delle pizze.»

Sentiva Adam distante e quella distanza le faceva male.

«Ho provato a chiamare oggi, ma non c'eri.»

«Sì, sono andato in città con Dam.»

Accennò un sorriso flebile.

«Non vedo l'ora di abbracciarti.» gli disse con la voce tremante, perchè le sembrava così distante?

«Anche io.»

Sentiva di dovergliene parlare, ma sapeva che era meglio farlo di persona.

«C'è qualcosa che non va?» gli chiese.

«Sinceramente sono distrutto oggi, scusami.»

«Non ti preoccupare adesso ti lascio andare... Ah tesoro, ti amo.»

Ci fu un'altra lunga pausa di silenzio.

«Anche io.»

Sharon fissò perplessa il vuoto davanti a sé, che stava succedendo?
Lo sentiva davvero troppo lontano.

«Scusami tesoro, ma sono veramente stanchissimo mi stanno tartassando e sto crollando dal sonno.»

Sorrise.
«Non ti preoccupare vai a riposare.»

«Ciao tesoro.»

«Ciao, riposa bene.»

Sharon chiuse la chiamata sospirando, le mancava, le mancava sentire la sua protezione.
Affondò nel divano sconsolata, si sentiva confusa.
Prese di nuovo il telefono decidendo di scrivere un messaggio ad Elizabeth.

"So che magari sei arrabbiata con me, ma ho veramente bisogno di parlarti, possiamo vederci e bere qualcosa stasera? "

Appoggiò il telefono sul divano fissando di nuovo la televisione assorta nei propri pensieri, il telefono suonò.

"Alle nove al Night Rose."

La risposta era semplice e schietta, a Sharon non sembrava una buona idea andare ancora al pub di Kevin quella sera, non aveva voglia di vedere nessuno all'infuori di Elizabeth, sbuffò al pensiero di poterci trovare qualcuno, quel qualcuno.

Si guardava allo specchio amareggiata, che le stava succedendo? Si stava truccando pesantemente, non si riconosceva quasi, aveva addirittura passato la piastra sui capelli, cosa che non faceva praticamente mai, a chi voleva piacere? Non capiva.

Si tolse i vestiti velocemente, voleva cambiarsi e vestirsi senza dare troppo nell'occhio, era sempre stata sicura di sé stessa nel vestire, nel trucco e ora?

Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora