Ora lei era lì, ma il dolore della sua assenza persisteva.
Aveva la brutta consapevolezza che lei non fosse più sua.
Lei lo guardò negli occhi e lui alzò lo sguardo su di lei, Sharon sentì il cuore in gola quando incontrò il suo sguardo.
«Vuoi che ti faccia qualcosa da mangiare?» gli chiese nonostante il cuore in gola che l'assillava.
«No, grazie sono abbastanza grande per arrangiarmi.» disse lui secco tornando a guardare la sabbia.
«Ma smettila di fare il bambino.»
Alessio la guardò torvo e si alzò dalla sabbia.
«Dove vai?»«A togliermi la sabbia di dosso.»
«No, no tu in acqua non ci entri di nuovo!»
«Non rompere.»
Sharon gli si parò davanti fermandolo.
«Togliti.» le disse non guardandola negli occhi.
«No!»
«Non voglio portare la sabbia in casa!»
«Bene, allora ti togli i vestiti, ma tu in acqua non ci entri!»
«Ma non se ne parla, dai fammi passare.»
«No!»
Alessio la guardò torvo.
«Mi fai passare?»«No, togliti i vestiti.»
«No!»
Sharon gli prese la maglietta per sollevarla, ma lui si scansò.
«Dai togliti quei vestiti bagnati di dosso, va a finire che stai male.»
Alessio la guardò contrariato.
«Scusa perché non ti togli tu i tuoi? Sono bagnati no? Perché devi rompere a me?!»
Sharon sbuffò togliendosi la maglietta e i jeans, sotto lo sguardo di Alessio.
«Ora non ti puoi rifiutare, forza vestiti!»
La guardò incredulo si era veramente svestita per farglieli togliere.
Ammirava il suo corpo, poi fece una smorfia di dolore.«Allora?!» lo incalzò
«Ma non voglio togliermi i vestiti!»
Sharon lo guardò torva e lui sbuffò sfilandosi la maglietta bagnata, rabbrividì sentendo la pelle bagnata che veniva sfiorata dall'aria.
Lei lo guardò mentre si toglieva i jeans zuppi e pieni di sabbia.
«Non ti senti meglio?»
«Per niente, ho freddo.»
Sharon lo guardò con un sorriso.
«Beh, allora entriamo.»
Lui la guardò entrare in casa, stava lì impalatato a guardarla, guardò i loro vestiti mischiati assieme a terra e chiuse gli occhi sospirando profondamente.
Lei era lì, reale, ma la sentiva lontana, lei non era più parte di lui, apparteneva a qualcun altro adesso, era splendida anche con i capelli bagnati.
Sharon aprì la dispensa della cucina e decise di fargli un piatto di pasta, forse gli sarebbe servito a far passare un po' l'effetto della sbronza.
Alessio la guardò muto, trovava che fosse un gesto veramente premuroso da parte sua volergli fare da mangiare, anche se in quel momento avrebbe voluto ben altro; si vergognava di se stesso, ma non riusciva a fare a meno di desiderarla in quel senso, anche con l'alcool nelle vene la sensazione amara del desiderio che aveva soffocato si sentiva, strinse i pugni rabbrividendo, la guardava preparare tutto l'occorrente, stava in silenzio a fissarla, anche perché non sapeva minimamente cosa dire, sentiva che ogni parola era inadeguata a rompere quel silenzio.
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Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]
Roman d'amour[..."Eravamo tutto quello che gli altri sognano" Ricordi? Sì, lo eravamo. Ma tutto è stato buttato da parte, accartocciato, siamo estranee: questa è la verità. Mi dispiace, che la vita sia andata così. ...] Sharon torna dall'India dopo la riappacif...