Sharon fissava le gocce che scendevano lungo la parete, avevano qualcosa di magico.
Si sentiva esausta, il viaggio e tutta la giornata l'avevano scombussolata.Alessio si mosse sotto di lei, baciandole la spalla.
Ebbe un lieve fremito sentendolo scivolare fuori da lei.
Lui sorrise malizioso.
«Non cantare vittoria troppo presto, non è ancora finita.»
Lei lo guardò stupita, non riusciva a credere alle proprie orecchie.
La fece alzare, lei sentiva le gambe indolenzite, la appoggiò di nuovo al muro della doccia e le sollevò le gambe.
«Ma non sei stanco?» chiese con il respiro rotto.
Le fece un sorriso sincero scuotendo la testa.
«Mai stanco di te.»
Le baciò di nuovo il collo, amandola ancora una volta, dolcemente, ogni suo colpo era un gemito, ogni respiro si trasformava in un battito mancato.
Lui la teneva inchiodata al muro con una gamba sollevata, le mani intrecciate alle sue, Alessio sorrise, pensando che avrebbe passato anche quella notte insonne, ma sarebbe stata la notte insonne più dolce di tutta una vita.
Lui la guardava con gli occhi persi, completamente persi dentro di lei, era il posto che più amava al mondo, stare dentro i suoi occhi, stare dentro di lei.
La avvolse in un asciugamano, dolcemente e la prese in braccio portandola in stanza.
La adagiò sul letto, guardandola malizioso.
«Non credere che sia finita qui.»
Sharon sorrise sentendo quelle parole.
Lui tolse l'asciugamano che stava fra loro e fece una smorfia di apprezzamento.
«Sì, però cara mia adesso giochiamo.»
Sharon lo guardò dubbiosa, lui le baciò la spalla facendola girare a pancia in giù.
«È tutta una vita che aspetto questa notte.» le scostò i capelli da dietro la nuca baciandola proprio lì, il primo punto che aveva toccato con le labbra quella mattina che aveva detto di amarla; quasi un anno prima, lei sentì quel brivido che le percorreva la spina dorsale.
Lo sentiva appoggiato alla sua schiena e sentiva il suo respiro sul collo e sebbene fosse appoggiato con tutto il corpo a lei, non si sentiva schiacciata dal suo peso.
Lui sorrise contro la sua pelle abbracciandola e racchiudendo il suo seno tra le sue mani, lei sentì un fremito sentendolo entrare di nuovo dentro di lei.
Tutto in quella posizione era diverso, lo sentiva sopra di sè, stava dietro di lei, ma aveva il suo viso vicino e sentiva i suoi baci sul collo mentre l'amava così dolcemente.
«Mmmh che buon profumo che hai.» le sussurrò all'orecchio.
Era vero, sentire il suo profumo era per lui la più dolce ambrosia.
Lei stringeva il cuscino con le unghie tanto la sensazione era forte.
La guardava dormire appoggiata al suo petto, coperta a mala pena dal lenzuolo, era una visione così dolce vederla e sentirla appoggiata al proprio cuore.
Sorrise stringendola a sé come il più caro dei tesori.
Lasciarsi andare a lei, senza difese era la gioia più grande che esistesse in quella vita, era come se tutto fosse creato apposta per stare con lei, lei era il suo tutto, la sua felicità.
STAI LEGGENDO
Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]
Romance[..."Eravamo tutto quello che gli altri sognano" Ricordi? Sì, lo eravamo. Ma tutto è stato buttato da parte, accartocciato, siamo estranee: questa è la verità. Mi dispiace, che la vita sia andata così. ...] Sharon torna dall'India dopo la riappacif...