Sharon guardava tristemente Alessio appoggiato al muro con la testa fra le mani, era seminudo seduto per terra, si sedette vicino a lui.
«Ehi? Ti senti meglio?» gli chiese dolcemente.
«Ti prego vattene.»
Lo guardò stupita, non capiva perché le dicesse così.
«Perché dici così?»
«Ti prego vattene.»
Lo guardò tristemente, si alzò da terra, lui era sempre nella stessa posizione, con la testa fra le mani, raggomitolato su se stesso.
Non sapeva se lui le stesse veramente chiedendo di andarsene, o stava chiedendo indirettamente qualcos'altro.
S’ inginocchiò davanti a lui, togliendogli la testa da sotto le braccia.
«Vuoi veramente che me ne vada? Se vuoi lo faccio.»
Guardò quegli occhi dorati che la ammiravano e gli accarezzò dolcemente il viso.
«Vuoi che me ne vada? Devi solo chiedermelo.»
La guardava con espressione persa nel vuoto.
«Ehi... » disse lei dolcemente svegliandolo dai suoi pensieri.
Alessio accennò un sorriso flebile e
Sharon aprì le braccia.«Vieni qui... »
Lui si accoccolò fra le sue braccia abbandonandovisi stremato, si sentiva così bene fra quelle braccia, era meraviglioso sentirle attorno a sé.
Lo teneva stretto a sé, cercando di passargli quel poco calore che riusciva, il pavimento del bagno era freddo e secondo lei quello per Alessio non era il posto migliore dove stare.
«Ce la fai a alzarti?»
Lui scosse la testa, non voleva alzarsi, aveva paura che la magia di quell'abbraccio svanisse.
«Ti viene ancora da vomitare?»
Lui fece cenno di "no" con la testa contro il suo petto.
«Allora provo a portarti a letto.»
Lui si aggrappò al suo reggiseno, era l'unico appiglio che aveva.
«Che c'è, non vuoi alzarti?»
«No.» rispose quasi impercettibilmente.
Sharon gli sorrise.
«Dai alzati che andiamo a letto.»Alessio la guardò dubbioso mentre lei scioglieva quell'abbraccio morbido e rassicurante.
«Dai forza, alzati che andiamo a letto.»
Lui guardava ogni sua singola parte del corpo, non appena il malessere se ne andava, ritornava la voglia di lei assilante.
Si alzò guardandosi di nuovo nel grande specchio del bagno, decise di lavarsi i denti per togliersi quel sapore nauseante dalla bocca.Sharon lo guardava muta in attesa.
Si guardava attorno ripensando all'inverno prima, a lui e Adam in quel bagno.«Credo che mi farò una doccia calda, ho freddo.»
Sharon lo guardò risvegliata dai suoi pensieri.
«Ah, okay, io allora aspetto di là.»
Si guardarono per un istante interminabile, sovrastava solo il silenzio.
Lei sospirò imbarazzata per rompere quel silenzio e gli sorrise.
«Beh, ti lascio alla tua doccia.» disse divertita, ma si accorse che nei suoi occhi non c'era nessun segno di divertimento, aveva l'espressione seria.
STAI LEGGENDO
Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]
Romance[..."Eravamo tutto quello che gli altri sognano" Ricordi? Sì, lo eravamo. Ma tutto è stato buttato da parte, accartocciato, siamo estranee: questa è la verità. Mi dispiace, che la vita sia andata così. ...] Sharon torna dall'India dopo la riappacif...