Darvi un assaggio della quarta parte.
[…Fermò la macchina scese e guardò il cielo facendo una smorfia per quel sole indecente.
Non rispecchiava per niente il suo umore.
Lui era dentro una tempesta, una tempesta buia e rabbiosa.
La rabbia sormontava su tutto, niente dolore, niente amore solo un gran risentimento.Sbatté la portiera guardandosi attorno.
Intorno era deserto a parte l'edificio della vecchia chioderia.
Guardò la macchina malamente e aprì il bagagliaio prendendo la mazza da baseball e la appoggiò sul tetto.
Appoggiò la tanica di benzina a terra.Aprì la bottiglia di Montenegro e sorrise alzandola verso la macchina come se volesse brindare con lei.
«A te, buon viaggio.»
Chiuse gli occhi e trangugiò metà bottiglia in un sol fiato.
Si sedette sul muretto accendendosi una sigaretta assaporando quel silenzio, quella solitudine.
Ripensava alla sua vita e poi guardò il sole splendere e scosse la testa divertito trangugiando anche il resto della bottiglia.«Vaffanculo va!» urlò al cielo.
«Mi senti? Ho detto vaffanculo, andate tutti all'inferno!»
Arrabbiato entrò in macchina, disinderì la marcia e abbassò il freno a mano.
Con il dito disegnò il contorno del volante.
E abbassò lo sguardo sul sedile a fianco.
Strinse gli occhi contraendo la mascella in una smorfia di tensione.
Scese dall'auto e chiuse la portiera.Prese la mazza con una smorfia divertita.
«Addio bella.» disse con risentimento.
Il sole splendeva impertinente ma nel suo animo c'era il gelo dell'inverno e le fiamme dell'inferno.
Assestò un colpo ben piazzato contro il finestrino del guidatore.
Sorrise sentendo il rumore del vetro infrangersi.
Assestò un altro colpo al finestrino dietro e così fece anche per il lunotto della parte posteriore e gli altri due finestrini dall'altra parte.
Si soffermò a guardare il sedile del passeggero con una smorfia carica di rabbia.«Va all'inferno.» sussurrò e assestò un colpo alla portiera ammaccandola malamente.
Chiuse gli occhi ma putroppo non sentì la rabbia svanire.
Camminò davanti al cofano e sorrise assestando un brutto colpo proprio sul faro di destra.
Lasciò cadere la mazza e si guardò attorno, non era soddisfatto.
Entrò nell'edificio in rovina cercando qualcosa, non sapeva nemmeno lui cosa di preciso.
Sorrise vedendo una mazza appoggiata in un angolo.
“Quella è perfetta.”
Uscì maneggiandola soddisfatto e ricominciò a colpire la macchina.
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Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]
Romance[..."Eravamo tutto quello che gli altri sognano" Ricordi? Sì, lo eravamo. Ma tutto è stato buttato da parte, accartocciato, siamo estranee: questa è la verità. Mi dispiace, che la vita sia andata così. ...] Sharon torna dall'India dopo la riappacif...