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Melissa sorrise a suo fratello aprendo la porta dell'appartamento.

«Pronto?»

Federico annuì.

«Mamma siamo a casa.» disse Melissa entrando in casa.

Ginevra fece capolino con la testa dalla cucina.
«Ciao Melissa...» poi emise un urlo e corse verso Sharon che rimase spaesata dalla reazione.

«Mamma non so se hai notato che c'è Federico.»

Ginevra guardò malamente la figlia.
«Prima si accolgono gli ospiti, tesoro mio quanto è che non ti vedo!»

Sharon arrossì e sorrise.
«Qualche mese.»

Ginevra guardò Adam.
«Male, male voi due potreste venirmi a trovare più spesso!»

Sciolse l'abbraccio e guardò suo figlio con un sorriso sincero.
«Tesoro mio.»

«Mamma.»

«Finalmente sei tornato a casa.»

Francesco uscì dal bagno.
«Che avevi Ginevra da urlare?» il padre rimase stupito nel vedere Federico.

«Fe volevi fare prendere un colpo ai tuoi genitori non avvisando che arrivavi.»

Federico rise.

«Pà, l'intenzione era quella.»

Francesco abbracciò il figlio.
«Sono contento che tu sia tornato a casa.»

Federico accennò un sorriso.

«Anche io.»

«Scusate, ma ora vorrei farmi una doccia, il viaggio è stato lungo.»

Tutti si sedettero in soggiorno, Sharon cercò di scacciare i ricordi che le dava quella casa.

«Come state ragazzi?» chiese Ginevra.

Sharon sorrise.

«Bene.»

«Come mai non vi siete più fatti vedere? Vedo spesso Elizabeth e Simone.»

L'espressione di Melissa si incupì.
«Mamma loro sono una cosa a parte ora.»

Ginevra fece una smorfia.
«È successo qualcosa?»

Sharon si strinse nelle spalle.

«Lasciamo perdere l'argomento.» disse Melissa.

«Mi dispiace ragazzi, è un peccato.» disse Ginevra.

Sharon sorrise e si strinse nelle spalle.

«Vabbè non fa nulla, non ti preoccupare.»

«Vi va di mangiare una piadina dopo?» chiese Melissa.

Sharon annuì e le sorrise.

«Il tuo fratellino come sta?» chiese Ginevra.

«Bene, cresce a vista d'occhio.»

«Cavoli mi piacerebbe vederlo.»

«Federico, mi ha appena finito di dire la stessa cosa.»

A Ginevra si illuminarono gli occhi.
«I tuoi genitori hanno qualcosa da fare domani?»

Sharon si fece dubbiosa non capiva dove Ginevra voleva andare a parare con quella domanda.

«Non credo perché?»

«Perché pensavo di invitarli a pranzo domani, dici che si offenderebbero?»

«No, non credo.»

Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora