«Devo essere sincero con te.»
Sharon alzò lo sguardo e lui le sorrise.
«Tu sei la ragione per cui sono qui, la ragione per cui vivo, per cui sto in piedi e davvero, mi dispiace, so che sembra impossibile ma mi dispiace che lui non si accorga di quanto tu lo ami.»
Sharon abbassò lo sguardo.
Lui sospirò.
«Se avessi amato me la metà di quanto ami lui non so cosa avrei fatto per te.»
Il cuore le arrancò a quelle parole e sorrise debolmente.
«Ma tu fai già tutto anche se io sono...» sospirò costernata «così.»
Si sentiva come una bambola rotta, lasciata in disparte, si chiedeva se avrebbe mai potuto tornare ad essere funzionale.
«Non posso farne a meno.»
Lei si strinse le mani in grembo.
«Credimi, vorrei che tutto fosse diverso.»
«Cosa intendi?» le chiese lui accendendosi una sigaretta sulla portafinestra.
Sharon strinse gli occhi trattenendo il fiato.
«In un certo senso vorrei che tra noi non fosse mai finita, così da poterti amare ancora, amare davvero, senza ombre.»
Lui guardò la loro immagine riflessa nello specchio.
Quanto era passato?
Lei non lo amava più eppure lui non riusciva a smettere.
«Cosa intendi per senza ombre?»
«Lui è un'ombra.»
Alessio sospirò spegnendo la sigaretta e si prese la testa fra le mani.
Non sapeva come prendere quella situazione.
«È tutta colpa mia.»
Sharon lo guardò interrogativa.
«Cosa stai dicendo?»
«È tutta colpa mia, non dovevo lasciarti scappare e adesso ne sto pagando care le conseguenze, un altro non avrebbe mai dovuto averti, mai!»
Sbattè il pugno sul tavolo rompendo il vetro che vi stava sopra, lei sobbalzò a causa del rumore improvviso.
«Io impazzisco!» le disse.
Lo guardò ammutolita.
«Lui non doveva esserci tra noi, tu dovevi appartenermi!»
Lei affondò gli occhi nei suoi.
«Calmati, adesso sono qui.» tentò di rassicurarlo.
«Sei qui? Si! Ma come? Non sei mia! Non lo sarai mai più!»
Lei sentì il proprio cuore arrancare e affogare dentro quelle parole, si sentiva impotente, non riusciva ad amarlo, amarlo davvero.
«Io ti voglio bene.» balbettò quasi in preda alle lacrime.
«E io ti amo, cazzo! Ti amo, come la mettiamo?!»
Trattenne il respiro per non scoppiare a piangere.
Lui rovesciò il tavolino del soggiorno in preda ad un attacco di rabbia.
«Sono un idiota, porca puttana sono un idiota.»
«Non dire così.»
«Ho fallito l'unica possibilità che avevo con l'unica persona che desideravo!» urlò.
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Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]
Roman d'amour[..."Eravamo tutto quello che gli altri sognano" Ricordi? Sì, lo eravamo. Ma tutto è stato buttato da parte, accartocciato, siamo estranee: questa è la verità. Mi dispiace, che la vita sia andata così. ...] Sharon torna dall'India dopo la riappacif...