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Sharon stava sotto la pioggia e guardava l'asfalto dove si rispecchiava la sua immagine nelle pozze d'acqua, sentiva l'acqua gelida attraversarle i vestiti facendola rabbrividire.
Si sedette sul marciapiede e chiuse gli occhi, sospirando a metà.

Non capiva.

Non capiva perché facesse così male, dopo tutto lei aveva fatto la stessa cosa, eppure pensare che tra loro c'era stato qualcosa le faceva male.

Averlo saputo così, le faceva male.

Guardava le gocce mischiarsi sull'asfalto, pronte a sacrificarsi per dare da bere alla terra, quello era il loro scopo nella vita... ma il suo scopo in quella vita qual'era?

Fissava con gli occhi appannati dalle lacrime oltre la strada, si sentiva vuota, sentiva che quella vita non andava più.

Chiuse gli occhi, rabbrividì ancora e si portò le mani al viso senza emettere alcun gemito, senza alcun singhiozzo non ce n'era bisogno le lacrime uscivano da sole, silenziose accompagnate da quella pioggia estiva.

«Ehi...»

Sharon tolse le mani dal viso e lo vide davanti a sé.

Lui accennò un sorriso debole.

«Ma guarda come ti stai bagnando...»

«Senti chi parla, guarda che anche tu ti inzuppi per bene se stai ancora qui.»

Lui fece un sorriso e si strinse nelle spalle, le scostò i capelli bagnati da davanti al viso.

«Dai vieni su a salutare gli altri e poi andiamo a cambiarci.»

Sharon scosse la testa.

«Io lì non ci torno.»

Alessio sospirò a fondo.

«Okay, però almeno alzati e andiamo a cambiarci.»

Alzò lo sguardo dall'asfalto su di lui che le stava davanti, accovacciato sulle gambe, guardava i suoi capelli biondo scuro mentre si bagnavano.

«Ma la barba quando hai intenzione di fartela?»

Alessio si passò una mano sul mento e la guardò dubbioso.

«Dopo, perché?»

«No, perché il tuo rasoio ha fatto proprio vacanza in questi giorni.»

Alessio sorrise rumorosamente.

«Te l'ho già spiegato perché non l'ho tagliata.»

Sharon accennò un sorriso amaro, lui le prese la mano dolcemente.

«Andiamo che non ho intenzione di bagnarmi ulteriormente.»

Lei si alzò dal marciapiede, ora erano l'uno davanti all'altra sotto la pioggia.

«Uh, sei quasi alta come me con i piedi sul marciapiede.» la prese in giro.

Lei fece una smorfia contrariata.

«Fai bene attenzione a quello che dici sono in una posizione favorevole per castrarti.»

Alessio rise abbracciandola.

«Sì, certo tu provaci e ti faccio volare.»

Sharon sorrise stretta in quell'abbraccio spontaneo, sentiva il suo corpo caldo e le sue braccia dolci e rassicuranti che la circondavano.

«Andiamo...» rise «...inizio ad avere i pesci nelle scarpe.»

Sharon si fece scappare una risata mentre si asciugava le lacrime.

Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora