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Sharon tolse prontamente il suo polso dalla stretta di Lorenzo.

«Riesco a camminare anche da sola! Senza che tu mi trascini!»

Lui la guardò malamente, accennando una smorfia.

«Sei una stupida.»

«Cosa?!»

«Hai capito benissimo, bambina capricciosa che non sei altro.»

Lei lo fissò a bocca aperta, quello era un insulto?

«Come hai detto?»

Lorenzo la guardava distante, non c'era nemmeno la gentilezza di prima.

«Mentre voi giocate all'amore eterno quelli che ci rimettiamo siamo noi e lui soprattutto.»

«Ascolta non sono venuta qui per farmi fare la paternale da te!»

Lorenzo sbuffò guardandola ancora più male.

«O tu fai finta di non capire o sei veramente stupida.»

«A cosa ti riferisci?»

«Lui ti ama.»

Sharon rise nervosamente.

«Oh si, certo! Nemmeno mi ha guardata prima!»

Lorenzo alzò il sopracciglio.

«E cosa ti aspettavi che ti facesse la festa? Non hai visto lo stato in cui è?!»

Non sapeva cosa rispondere, era troppo risentita per come la stava trattando, troppo scossa per dire qualcosa.

«Dove hai il telefono?»

«In tasca perché?» chiese lei.

«Chiamalo.»

«Ma sei matto?! Non se ne parla.»

«Chiamalo, a te magari risponde, a me non risponde.»

Sharon sbuffò.

«Non ho più il numero.»

Lorenzo le porse il suo telefono per copiare il numero.

«Io non credo... »

«Chiama! Non voglio che si cacci in qualche guaio!»

Sharon sospirò.

«E se mi risponde che gli dico?»

«Gli chiedi dov'è!»

Sharon si portò all'orecchio il telefono esitante.

Ascoltava il telefono che suonava a vuoto, quando sentì il rumore della chiamata accetata, quasi trasalì.

«Pronto?» disse.

«Che vuoi?»

Rimase stupita da quelle parole ostili.

«Dove sei?» chiese lei facendo finta di nulla.

«Non sono affari tuoi.»

Guardò Lorenzo stringendosi nelle spalle.

«Per favore dimmi dove sei.»

La chiamata si chiuse e Sharon guardò Lorenzo.

«Mi ha attaccato in faccia.»

«Riprova, almeno a te risponde!»

Sharon guardò il telefono dubbiosa, se lui le aveva attaccato significava che non aveva voglia di parlare con lei.

«Ma io credo che non voglia parlare con me.»

«Se veramente fosse così non ti avrebbe nemmeno risposto!» la voce di Lorenzo era a metà tra la rabbia e il disprezzo.

Eravamo tutto quello che gli altri sognano.[THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora