8. Sangue acido, madre acida

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Kol tolse i residui di incantesimo rimasti e io e Hope  smettemmo di sanguinare. <<COSA STAVATE FACENDO?>>, urlò ed ebbi un fremito. Era arrabbiato, ovvio. <<Incantesimo di localizzazione. Lo abbiamo fatto varie volte, questa volta..>>, disse Hope e si interruppe. <<Tua madre. Tua madre non vuole farti trovare tuo padre. Ecco perché la catenina. Ecco perché i mal di testa. Ecco perché i Mikaelson non possono avvicinarsi a te quando hai al polso quel bracciale. Ha fatto un incantesimo al tuo sangue rendendolo acido, così da evitare ogni incantesimo, visto che il sangue è l'unica cosa che ti tiene legata a tuo padre.>>, continuò, ma non la seguivo. Parlava cosi velocemente, che per un attimo mi fece bloccare. Cosa c’entravano i Mikaelson? <<Vuol dire che noi conosciamo tua madre e di conseguenza anche tuo padre>>, concluse Kol. Si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia. <<Non scotta più>>, sorrise quando si accorse che poteva avvicinarsi a me. Era una sensazione bella. <<Troveremo tuo padre, te lo prometto>>, promise lui e prima di andare via, diede un bacio in fronte a sua nipote. <<Ta-ta-tata. Ta-ta-tata>>, cantava Hope e le lanciai un cuscino in faccia. <<Smettila di cantare la marcia nuziale. A me non piace tuo zio>>, affermai ridendo, ma Hope Mikaelson non si arrendeva. Mi fece domande sul perché non mi piacesse un ragazzo così attraente come Kol, poi passò a mio padre e poi a mia madre. Non avevo molte risposte, ma si fece bastare quelle poche che avevo. Nel tardo pomeriggio, Kol si ripresentò in camera mia insieme ad una ragazza. <<Davina, lei è mia nipote Hope e lei è Destiny, una sua amica. Ragazze, lei è Davina, la mia ragazza.. e credo proprio che possa aiutarci>>, ci presentò, non soppesando troppo la parola "mia". "La sua ragazza", pensai e ci rimasi un pó male. Davina era davvero bellissima. Media altezza, capelli castani e occhi castani con qualche riflesso dorato. Capivo perché Kol si fosse innamorato di lei, era gentile, intelligente e generosa, ma soprattutto era forte. Hope le era diffidente, ma la convinsi a fare la gentile. Adesso capivo da chi avesse preso la testardaggine. Davina mi spiegò che mia madre aveva fatto un incantesimo su di me, cosicché non potessi trovare mio padre e che potevo solo spezzarlo io. Ma sapevamo già dell'incantesimo, Hope lo aveva intuito subito, ma lasciai che Davina parlasse, nonostante Hope si fosse innervosita un pó di più. <<Assainit et collègue. Assainit et collègue>>, dicevo l’incantesimo con le mani sulla mia testa. Nulla, non ci riuscivo. Non c’era verso di spezzare il maleficio, ero troppo debole. <<Dovresti riposare. Forse il tuo essere metà vampiro ti lascia senza forze>>, mi consigliò Davina, quasi mi avesse letto nella mente. <<Avverti la mia metà di vampiro?>>, chiesi sorpresa e poi ricordai le parole di Klaus: "La catenina occulta la sua metà di vampiro". Mia madre mi doveva molte spiegazioni. Davina annuì e Kol sorrise. Finalmente i Mikaelson sapevano che non ero una bugiarda, anche se non lo avevano mai detto esplicitamente. <<La cena è pronta. Ah, Davina, che piacere rivederti>>, disse Elijah gentilmente, affacciandosi dalla porta già aperta. Mi colpiva ogni volta di più con la sua estrema dolcezza. <<Piacere mio, Elijah>>, rispose la bella ragazza. <<Destiny>> mi chiamò Elijah e lo guardai. Aveva degli occhi profondi, più scuri del solito. Aveva anche cambiato abito. <<La tua metà vampiro è davvero forte>>, continuò gentilmente poi andò via, dopo avermi fissata con uno strano sguardo. <<Prima era forte, ora è tornata normale>>, disse Davina a Kol sussurrando e lui alzò le spalle in risposta. Dopodiché, andammo a cenare. Qualsiasi cosa fosse, Davina non era molto convinta sul da farsi. A tavola, questa volta, Kol preferí il posto accanto a Davina e mi sentii sola guardando il posto alla mia sinistra vuoto. <<Allora, Destiny, raccontaci dei tuoi genitori>>, insistette Klaus e Hope lo guardò torvo. Klaus mi metteva a disagio.  Cercai di ricomporre le idee e poi risposi. <<Non c’è nulla di interessante da dire, signor Mikaelson. Mia madre è una strega, originaria di New Orleans, da quanto ho potuto scoprire prima di venire qui. Mentre mio padre.. beh, su mio padre so solo che è un vampiro e che abita ancora in questa grande città.>>, risposi sinceramente e Rebekah, difronte a me, mi afferrò una mano. Io ero tranquilla, ma Klaus era pronto ad altre domande e io, sinceramente, non me la sentivo di rispondere. <<Come si chiama tua madre?>>, chiese gentilmente e la sua curiosità era visibile, ma nonostante il suo insistere, non riuscii a trattenere la risposta davanti ad uno viso tanto bello. <<Mayra Dumont>>, risposi con altrettanta gentilezza e d’un tratto calò il silenzio assoluto. I Mikaelson non erano mai stati così silenziosi dal mio arrivo.

The Originals ~ Speranza e DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora