Kol tolse i residui di incantesimo rimasti e io e Hope smettemmo di sanguinare. <<COSA STAVATE FACENDO?>>, urlò ed ebbi un fremito. Era arrabbiato, ovvio. <<Incantesimo di localizzazione. Lo abbiamo fatto varie volte, questa volta..>>, disse Hope e si interruppe. <<Tua madre. Tua madre non vuole farti trovare tuo padre. Ecco perché la catenina. Ecco perché i mal di testa. Ecco perché i Mikaelson non possono avvicinarsi a te quando hai al polso quel bracciale. Ha fatto un incantesimo al tuo sangue rendendolo acido, così da evitare ogni incantesimo, visto che il sangue è l'unica cosa che ti tiene legata a tuo padre.>>, continuò, ma non la seguivo. Parlava cosi velocemente, che per un attimo mi fece bloccare. Cosa c’entravano i Mikaelson? <<Vuol dire che noi conosciamo tua madre e di conseguenza anche tuo padre>>, concluse Kol. Si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia. <<Non scotta più>>, sorrise quando si accorse che poteva avvicinarsi a me. Era una sensazione bella. <<Troveremo tuo padre, te lo prometto>>, promise lui e prima di andare via, diede un bacio in fronte a sua nipote. <<Ta-ta-tata. Ta-ta-tata>>, cantava Hope e le lanciai un cuscino in faccia. <<Smettila di cantare la marcia nuziale. A me non piace tuo zio>>, affermai ridendo, ma Hope Mikaelson non si arrendeva. Mi fece domande sul perché non mi piacesse un ragazzo così attraente come Kol, poi passò a mio padre e poi a mia madre. Non avevo molte risposte, ma si fece bastare quelle poche che avevo. Nel tardo pomeriggio, Kol si ripresentò in camera mia insieme ad una ragazza. <<Davina, lei è mia nipote Hope e lei è Destiny, una sua amica. Ragazze, lei è Davina, la mia ragazza.. e credo proprio che possa aiutarci>>, ci presentò, non soppesando troppo la parola "mia". "La sua ragazza", pensai e ci rimasi un pó male. Davina era davvero bellissima. Media altezza, capelli castani e occhi castani con qualche riflesso dorato. Capivo perché Kol si fosse innamorato di lei, era gentile, intelligente e generosa, ma soprattutto era forte. Hope le era diffidente, ma la convinsi a fare la gentile. Adesso capivo da chi avesse preso la testardaggine. Davina mi spiegò che mia madre aveva fatto un incantesimo su di me, cosicché non potessi trovare mio padre e che potevo solo spezzarlo io. Ma sapevamo già dell'incantesimo, Hope lo aveva intuito subito, ma lasciai che Davina parlasse, nonostante Hope si fosse innervosita un pó di più. <<Assainit et collègue. Assainit et collègue>>, dicevo l’incantesimo con le mani sulla mia testa. Nulla, non ci riuscivo. Non c’era verso di spezzare il maleficio, ero troppo debole. <<Dovresti riposare. Forse il tuo essere metà vampiro ti lascia senza forze>>, mi consigliò Davina, quasi mi avesse letto nella mente. <<Avverti la mia metà di vampiro?>>, chiesi sorpresa e poi ricordai le parole di Klaus: "La catenina occulta la sua metà di vampiro". Mia madre mi doveva molte spiegazioni. Davina annuì e Kol sorrise. Finalmente i Mikaelson sapevano che non ero una bugiarda, anche se non lo avevano mai detto esplicitamente. <<La cena è pronta. Ah, Davina, che piacere rivederti>>, disse Elijah gentilmente, affacciandosi dalla porta già aperta. Mi colpiva ogni volta di più con la sua estrema dolcezza. <<Piacere mio, Elijah>>, rispose la bella ragazza. <<Destiny>> mi chiamò Elijah e lo guardai. Aveva degli occhi profondi, più scuri del solito. Aveva anche cambiato abito. <<La tua metà vampiro è davvero forte>>, continuò gentilmente poi andò via, dopo avermi fissata con uno strano sguardo. <<Prima era forte, ora è tornata normale>>, disse Davina a Kol sussurrando e lui alzò le spalle in risposta. Dopodiché, andammo a cenare. Qualsiasi cosa fosse, Davina non era molto convinta sul da farsi. A tavola, questa volta, Kol preferí il posto accanto a Davina e mi sentii sola guardando il posto alla mia sinistra vuoto. <<Allora, Destiny, raccontaci dei tuoi genitori>>, insistette Klaus e Hope lo guardò torvo. Klaus mi metteva a disagio. Cercai di ricomporre le idee e poi risposi. <<Non c’è nulla di interessante da dire, signor Mikaelson. Mia madre è una strega, originaria di New Orleans, da quanto ho potuto scoprire prima di venire qui. Mentre mio padre.. beh, su mio padre so solo che è un vampiro e che abita ancora in questa grande città.>>, risposi sinceramente e Rebekah, difronte a me, mi afferrò una mano. Io ero tranquilla, ma Klaus era pronto ad altre domande e io, sinceramente, non me la sentivo di rispondere. <<Come si chiama tua madre?>>, chiese gentilmente e la sua curiosità era visibile, ma nonostante il suo insistere, non riuscii a trattenere la risposta davanti ad uno viso tanto bello. <<Mayra Dumont>>, risposi con altrettanta gentilezza e d’un tratto calò il silenzio assoluto. I Mikaelson non erano mai stati così silenziosi dal mio arrivo.
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The Originals ~ Speranza e Destino
Hayran KurguÈ la strana storia di Destiny Dumont, una ragazzina ibrido, che si ritrova in una situazione strana, con la famiglia della sua migliore amica, Hope Mikaelson. Siete un pó curiosi? Volete scoprire cosa succederà? Leggete, i Mikaelson vi aspettano!