The Originals ~ Speranza e Destino

31. Piccolo scontro

"Caro diario,
oggi, dopo quasi 5 anni, ho riacceso la mia umanità. È stato il periodo più buio della mia vita. Mio fratello è tornato dalla guerra e mi ha aiutato molto, anche quando mi sono sentito in colpa, quasi pronto a togliermi la vita, lui era lì a porgermi la mano e a rialzarmi. Dopo aver dimenticato Katherine, io e Damon abbiamo passato un decennio insieme. Ci nutrivamo di sangue umano, ma non uccidevamo nessuno. Stavo bene, stavamo bene e tutto andava per il meglio. Nonostante il decennio tranquillo, io e Damon spegnemmo le nostre umanità insieme e.. molti morti, moltissimo sangue e.. tanto, tanto dolore. Non fu una nostra decisione e non fu una decisione facile..", stavo leggendo una delle pagine del secondo diario di Stefan mentre lui non c'era, quando Klaus mi interruppe. Posai il diario e poco dopo entrò pure Elijah. Non volevo vederli. <<Non sei mia..>>, iniziò Klaus e subito lo interruppi, in modo piuttosto maleducato. <<Si si, ho capito. Non sono tua figlia. Non c'è bisogno di sottolinearlo ancora>>. Mi sorrise e si sedette accanto a me. Come faceva a sorridere? <<Sembri tuo padre quando fai così>>, rise lui. Elijah guardò il fratello e sorrise. <<Seriamente, Klaus? Sembro mio padre? Mi fai venire il voltastomaco. Se siete venuti qui per dirmi di tornare da Mayra, tranquilli, andrò via presto. Non riesco più a stare tra queste mura>>, dissi io agitata, arrabbiata e piena di rancore, alzandomi dal letto. <<No, tu rimani. Sei pur sempre una..>>, Elijah non finì la frase, che Freya lo interruppe bruscamente. Disse qualcosa su Marcel, il vampiro che mi aveva catturato e sul palazzo sotto attacco. Scapparono e quando li raggiunsi, i fratelli Mikaelson avevano già ucciso alcuni vampiri. Hayley e Rebekah si unirono a loro, mentre Kol e Freya iniziarono a fare degli incantesimi per proteggere il palazzo. Hope era dall'altro lato del corridoio, la raggiunsi, le strinsi la mano e poi andai a stringere quella di Kol e Hope quella di Freya, unendoci così in un cerchio. Gli incantesimi erano molto difficili, ma riuscimmo ad aiutare Elijah e Klaus. Ero arrabbiata con tutti loro, ma non avrei fatto finta di nulla. Tutti quei corpi stesi a terra, tutto quel sangue, tutta quella cattiveria e violenza. Vidi Elijah a terra, per poi alzarsi e attaccare. Klaus non perdeva un colpo. Hayley era dannatamente forte. Rebekah, per cui avevo più paura, perché sembrava la più fragile di tutti, non aveva un graffio. Quando Marcel rimase da solo con qualche vampiro, tolsi velocemente la mano da quella di Kol e mi allontanai da loro. Ora potevano farcela anche senza di me. Marcel e i suoi vampiri andarono via, giurando di tornare, giurando morte, vendetta. Quelle parole mi fecero rabbrividire. Elijah aveva il suo bel vestito elegante pieno di sangue, proprio come la maglietta di Klaus. Stavamo tutti bene e nessuno di noi si era fatto del male, nemmeno Rebekah e Hayley, nonostante fossero anche loro sporche di sangue. Il sangue dei Mikaelson non era stato versato. Erano davvero una famiglia forte. Quando mi girai per tornare in camera mia, Freya mi ringraziò e io le sorrisi. Kol mi prese la mano e il nostro legame, si elevò in un modo incredibile. Sorrisi debolmente, era davvero una sensazione stupenda, ma interruppi il contatto. Dall'altra parte del cancello notai Davina e Ryan, che riconobbi solo grazie alle foto che mi faceva vedere Hope, anche loro uniti in un cerchio. Avevano alcune ferite e Kol e Hope corsero da loro. Mi si strinse lo stomaco. "Sono sola", pensai mentre guardavo Kol stringere dolcemente la sua ragazza al suo petto. Klaus mi fece segno di seguirlo ed Elijah ci seguí. Entrambi sporchi di sangue, potei vederli sotto un'altra luce. Erano violenti e quando si trattava della loro famiglia, facevano di tutto per proteggerla. <<Non sei mia figlia, ma sei una Mikaelson>>, disse Klaus guardando il cielo. Iniziavo ad odiare quella frase. Puntai gli occhi su Klaus pronta a spezzargli il collo, se necessario.