Era passato un anno da quando Elijah mi aveva detto di essere mio padre, un anno da quando ero tornata da mia madre. Non avevo più visto né sentito Stefan. Hope chiamava raramente per dirmi come andava con Ryan e come stavano tutti. Kol chiamava una volta a settimana e per lo più litigavamo. Dylan era venuto con me da mia madre per i primi quattro mesi, poi tornò da Elena. Rebekah veniva a trovarmi una volta al mese insieme a Hayley e Freya. Mia madre amava quelle tre ragazze. Mi sentivo uno schifo senza di loro. <<Mamma, cosa c'è per cena?>>, urlai dalla mia camera e mia madre non rispose. Urlai ancora la stessa domanda, ma nulla, solo silenzio. Scesi e la chiamai ancora, ma nessuna risposta. Quando entrai in cucina, la trovai con il collo sotto i lunghi denti di un vampiro molto piu alto di me, vestito di nero. <<Lascia andare mia madre>>, gli dissi e mi preparai a combattere. In quel maledetto anno, avevo imparato a non abbassare la guardia, anche se non sapevo ancora combattere bene come vampira. Lui lasciò andare mia madre e si girò verso di me. Aveva i capelli neri e gli occhi dannatamente azzurri, mai visti occhi più belli. <<Ibrido, mi piacciono gli ibridi>>, disse lui avvicinandosi un pó a me e leccandosi le labbra rosse. Guardai mia madre e notai che stava bene, poi riposai lo sguardo accigliato sul misterioso essere davanti a me. Prima che potessi fare un incantesimo contro quel vampiro, lui si precipitò a tapparmi la bocca. <<La mia migliore amica è una strega, molto più forte di te, quindi non sprecare tempo>>. Aveva una voce profonda e si notava la piena sicurezza in sé stesso. Tolse la mano dalla mia bocca e mi accarezzò il collo. <<Posso anche strapparti la carne a morsi, visto che non ti piacciono gli incantesimi>>, gli dissi io, mentre un brivido mi salí lungo la schiena, quando lui poggió le sue labbra sul mio collo. <<Non ti conviene mordere, sono velenosa>>. Lui rise e mi lasciò andare con grazia incredibile, dopo avermi lasciato un bacio umido sul collo. <<Non volevo "mangiare" Mayra, ci conosciamo da moltissimi anni. E tu, piccolo amore, ti riconoscerei anche a chilometri di distanza. Hai un profumo inconfondibile, sin da quando sei nata>>. Fissai mia madre e poi lo strano vampiro. Nessuno dei due aprì bocca. Che significava tutto quel trambusto? <<Tua madre mi ha chiamato perché io ti insegnassi a combattere, ma non dovresti avere problemi, vero, amore?>>, mi chiese lui, chiamandomi in quel modo per la seconda volta. <<Non ho bisogno del tuo aiuto, Mr. Vampiro Mi Sento Figo. Chiunque tu sia, puoi andare via e.. Dio mio, non chiamarmi amore, non ne hai il diritto>>, dissi acida io e feci per andarmene, ma mi girai di scatto e scansai il vampiro che mi stava venendo addosso. Un attacco alle spalle non era molto elegante. <<Ma mi vuoi uccidere?>>, chiesi retoricamente e lui rise. Attaccò di nuovo e velocemente cercai di difendermi. <<Cosa diavolo hai in testa?>>, chiesi ancora e lui non rispose. <<Destiny, ti saluta Stefan>>, disse lui e d'un tratto mi fermai, prendendomi un morso che avrei dovuto scansare, sul braccio. Chi era il vampiro che avevo davanti? E cosa più importante, come faceva a sapere di Stefan? <<Se gli hai torto un solo capello, io giuro che..>>. <<Giuri cosa? Avresti dovuto scansare il morso. Sono qui per questo>>, disse lui arrabbiato per essermi distratta con così poco e portò un tovagliolo al mio braccio. Tolse il sangue, ma ovviamente, come da copione, guarii subito e del morso non rimase più nulla. <<Non potrei mai torcere un capello a Stefan, tranquilla. Anche se dovrei, è stato uno stupido a non esser venuto qui con te, che idiota>>, continuò lui accarezzandomi la guancia e mia madre ci lasciò soli. Odiavo quella donna quando faceva in quel modo. Da quando avevo scoperto chi fosse mio padre, non voleva più prendersi cura di me, non voleva più parlarmi e non voleva nemmeno vedermi. "Sapevi a cosa andavi incontro", mi diceva. "E io ti avevo avvertita", mi ripeteva. Già, non era come lo avevo immaginato, ma è andata così. Qualcosa dentro di lei si era spezzato. <<Non perderti nei tuoi pensieri. L'idiota sta bene>>, mi disse lui, riportandomi alla realtà. <<Non parlare più di lui. Non voglio saperne nulla>>, risposi io e tolsi il braccio dalle sue mani. <<Chi diamine sei?>>, gli chiesi. <<Damon Salvatore>>.
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The Originals ~ Speranza e Destino
FanfictionÈ la strana storia di Destiny Dumont, una ragazzina ibrido, che si ritrova in una situazione strana, con la famiglia della sua migliore amica, Hope Mikaelson. Siete un pó curiosi? Volete scoprire cosa succederà? Leggete, i Mikaelson vi aspettano!