The Originals ~ Speranza e Destino

15. Una lettera

Quello strano ragazzo mi offrí qualcosa da bere per scusarsi, nonostante fossi stata io a sbattergli contro. Accettai volentieri l'offerta e mi fece strada verso un bar. Ero silenziosa, mentre cercavo ancora di capire cosa gli frullasse in testa quando aveva quello sguardo vacante. "Che diamine gli prende? Fa quasi paura", pensai, riferendomi allo sguardo che faceva mentre guardava un punto non preciso, lontano, nel cielo. <<Comunque, ragazzina, io sono Stefan Salvatore>>, si presentò gentilmente. "Ecco di nuovo quello stupido soprannome", pensai ancora. <<E io sono Destiny Dumont>>, mi presentai, sperando che non mi chiamasse più in quel modo.  Non perse tempo a dirmi ciò che voleva dirmi sin dallo scontro. <<Ibrido>>, disse lui sorridendomi e annuii. Arrivati al bar, mi fece accomodare e io ne approfittai per chiedergli di accompagnarmi a New Orleans. <<Ti dispiace se ti chiedo un favore enorme?>>, domandai, era stupido chiederlo ad un ragazzo appena conosciuto, ma sapevo di potermi fidare o almeno, dovevo fidarmi. <<Tutto ciò che vuoi, Destiny>>, mi promise svelto. Ero indecisa se dirgli la verità o no, ma optai per la mezza verità. <<Devo trovare il cugino di una mia amica, ma si trova a New Orleans. Potresti accompagnarmi fin lì?>>, farfugliai quelle parole ed ero sicura che suonassero sciocche. Cosa stavo combinando, era uno sconosciuto. <<Destiny Dumont, io so chi sei. Conosco tua madre da qualche decennio. E ti aiuterò, se sarai sincera con me>>, disse sorprendendomi. Mia madre conosceva più persone di quanto potessi immaginare. <<Sento il tuo cuore battere più veloce quando menti>>, continuò. Ecco, su sette miliardi di persone, io dovevo proprio incontrare un vampiro, tralaltro uno che conoscesse mia madre. Che la sfiga sia con me. <<Qualcuno vuole uccidere i Mikaelson e gli eredi>>, confessai sussurrando, ma sapevo benissimo che mi avesse sentito. <<So che come erede c'è solo la figlia di Klaus. E poi non possono morire o morirebbero tutti i vampiri asserviti a loro, compreso io>>, si allarmò il ragazzo e cercai di calmarlo. <<No, uno dei Mikaelson ha un figlio. Come ti dicevo, il cugino della mia amica. Non so cosa abbia di speciale questo misterioso Mikaelson, ma potrebbe mettere pace, insieme a sua cugina. Il fatto è che potrebbe anche essere il fratello della mia amica, non lo so ancora>>, gli dissi. Quel piano, senza Kol, sembrava davvero stupido, stavo quasi per pentirmene di esser scappata. Stefan si distrasse un secondo, poi mi prese per mano e iniziò a correre. Non so cosa stesse succedendo, ma non ebbi tempo per chiedere. Quando ci fermammo, occultai anche lui, cosicché qualunque cosa o chiunque lo stesse seguendo, non lo avrebbe trovato. <<Grazie..>>, disse lui e io alzai le spalle. <<Se io devo essere sincera con te, dovresti esserlo anche tu con me, non credi?>>, gli chiesi dopo che si fosse calmato. Annuí in risposta e mi fece salire in auto. Un'auto rossa, vecchio stile, ma molto bella. <<Mio fratello mi sta cercando, ma non voglio farmi trovare. Abbiamo avuto qualche problema e credo sia meglio che io lasci questa città>>, mi confessò e mi sentii male per lui. Come era arrivato al punto tragico da dover fuggire anche da suo fratello? Dal nulla apparve un foglio sulle mie gambe. Guardai Stefan, avevo il batticuore. Diceva: "Destiny, trova l'erede Mikaelson e portalo qui. Non farti scoprire, Klaus si arrabbierebbe se scoprisse che ti sto mettendo in pericolo. Vuole proteggerti, ma siamo nelle tue mani. Inizia dalla chiesa di Mistic Falls, dovresti trovare degli indizi. -Freya". Sorrisi a quella lettera e ringraziai Freya mentalmente. Non avevo avuto la fortuna di conoscerla, ma a quanto pareva lei conosceva me. La lettera bruciò poco dopo averla letta. Avrei potuto imparare molto da Freya. <<Direzione chiesa, troveremo degli indizi>>, dissi calma e lui guidò verso la chiesa. <<Ti aiuterò, anche perché non ti lascerei sola. Sei ancora piccola e inesperta>>, disse lui scuotendo la testa. Le sue parole avevano una punta di non so ché, che, inevitabilmente, mi fece alterare. Cercai di rimanere calma e controllata, non avrei voluto far male alla mia unica speranza di tornare da Hope. In silenzio arrivammo in chiesa e quando entrammo dal retro, l'indizio era proprio sotto i nostri nasi.

~SPAZIO AUTRICE~
Spero che fin ora vi piaccia. Secondo voi cosa succederà?❤