<<Alessia, Erika, Francesco, Salvatore, Giovanni, Nina, Phoebe, Entony, Manuel..>>, ripetevo i 256 nomi di continuo, come se mi aiutasse. Quella brutta sera tornai in me, con l'angoscia e il male nel cuore per aver ucciso tutte quelle persone. Damon mi portava ancora in braccio, ma la nostra meta non era più New York, stavamo tornando indietro. <<Non sono pronta a vederli>>, mi strinsi a lui e lo sentii scuotere la testa. Non parlava, mi teneva solo stretta a se, come se non mi avesse mai lasciata per alcun motivo al mondo. Come per dire: "Con te ci sono io e ti proteggerò". Mentre ripensavo a tutte quelle persone e a tutte le cose che avevo fatto, mi tornò in mente il palazzo Mikaelson, le brutte cose che avevo detto e i baci dati a Damon. Sentii le mie guance andare a fuoco e misi le mani sulla faccia. <<Stai bene?>>, mi chiese lui mentre mi metteva giù per potermi guardare negli occhi, preoccupato che io potessi scoppiare a piangere da un momento all'altro. Mi tolse le mani dal viso e mi sorrise. <<Sei bellissima>>. Due parole e il mio cuore iniziò a pensare per conto proprio. Sapevo che Damon se ne sarebbe accorto e cercai di calmarmi. <<Damon.. scusa per i.. per i..>>, balbettai, trovando le mie scarpe improvvisamente interessanti. Lui alzò un sopracciglio e mi guardò. <<Non sono un segreto quei baci, puoi parlarne liberamente. E poi, mi sono piaciuti>>, disse lui tranquillamente riprendendo a camminare, come se fosse la cosa più normale che io avessi fatto in quelle tre settimane. E lo era, era anche la più umana. Ripensai alle corse mano nella mano e mi sentii pervadere dal calore. "Era meglio quando lo baciavo senza pensarci due volte", pensai e arrossii ancora di più. Che mi stava succedendo? Da quando mi faceva questo effetto? Damon si fermò e si avvicinò a me velocemente. Mi prese il viso tra le mani e incatenò il mio sguardo al suo. Il mio cuore tornò a battere velocemente. Quando le sue labbra furono molto vicine alle mie, lui mi sussurrò: <<Non così e non ora>> e si allontanò a distanza di sicurezza. <<Pronta a correre?>>, mi chiese e mi porse la mano. Io la afferrai in tutta risposta e corremmo via veloci verso New Orleans. Nonostante il tragitto non fosse così tanto lungo, io cercavo di temporeggiare. Damon sapeva benissimo il motivo, ma mi spronava a parlare. Quando fui stufa dei suoi discorsetti da "Ho-vissuto-più-a-lungo-di-te", inpuntai i piedi a terra come una bambina e i miei denti in un hamburger. <<Sono stanca dei tuoi discorsi. Non voglio rivederli dopo quello che ho fatto. Ho quasi ucciso la ragazza di tuo fratello. Ho risposto male a mio padre, ho spinto via Kol e.. mio zio Klaus.. Lui per me c'è sempre stato e io non gli ho nemmeno detto grazie. Tutt'altro, ho interrotto la loro festa perché volevo fare la dura. Non ho guardato Hope negli occhi, perché sapevo che sarei crollata. Rebekah era impaurita da ciò che ero diventata. Lei mi ha fatto da madre più di quanto abbia fatto Mayra. Quindi, Damon, no, non sono pronta a vedere i loro sguardi feriti e delusi. Li ho delusi, ho deluso la MIA famiglia.>>, quando finii, addentai di nuovo il mio hamburger e Damon iniziò a parlare. <<Sai perché festeggiavano? Perché avevano vinto contro Marcel. Marcel, il mostro che ti aveva rapito, è morto e loro stavano festeggiando. La ragazza accanto a Stefan è la nostra pronipote, Sarah. Hope ti rivoleva indietro. Rebekah non era impaurita, era preoccupata per l'unica figlia che abbia mai avuto. Klaus era ferito, perché non era quella la sua nipotina. Kol voleva togliere la macchia di sangue dalla tua bocca, perché gli faceva paura il pensiero che tu avessi bevuto sangue umano. E tuo padre non riusciva a guardarti negli occhi, perché si da la colpa per non esserti stato vicino e aver permesso che tu spegnessi la tua umanità>>. Ero impressionata da quelle parole e mi sentivo sempre più uno schifo. <<Come fai a saperlo?>>, domandai. <<Se avessi ascoltato le loro emozioni, te ne saresti resa conto anche tu>>, mi rispose e pagò il conto. Dopodiché ci rimettemmo in viaggio, mano nella mano.
~SPAZIO AUTRICE~
Okay, vi prometto che, i prossimi capitoli, diventeranno pieni di colpi di scena. Spero vi piaccia❤ E volevo ringraziarvi per aver raggiunto le 1K letture😍
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The Originals ~ Speranza e Destino
FanfictionÈ la strana storia di Destiny Dumont, una ragazzina ibrido, che si ritrova in una situazione strana, con la famiglia della sua migliore amica, Hope Mikaelson. Siete un pó curiosi? Volete scoprire cosa succederà? Leggete, i Mikaelson vi aspettano!