Scesi per raggiungere Stefan e mentre scendevo le scale, i Mikaelson che erano ancora tutti lì, compreso Klaus, si girarono a guardarmi. <<Sei di una grazia incantevole>>, disse Elijah fissando me e poi il pavimento. Era strano, quel vecchio vampiro. Non riusciva a mantenere il contatto visivo. <<Confermo>>, disse Stefan e Kol lo guardò torvo. Amavo quando faceva il geloso. <<Signori Mikaelson, scusate, ma adesso devo proprio andare>>, dissi e tirai Stefan per la mano, ma mi fermai quando sentii gli occhi di Kol addosso e Klaus parlare. Mi girai verso di loro. <<Chiamami pure Klaus. E Destiny, ascoltami per una volta e torna a casa. Ci pensiamo noi ai nostri problemi. Siamo già in pericolo noi, non puoi esserci anche tu>>, disse l'uomo dallo sguardo profondo. Scrollai le spalle in risposta e vidi Hope soffocare una risata, perché sapeva che non lo avrei ascoltato, sapeva che quando scrollavo le spalle, significava che avrei fatto di testa mia, che infondo quelle parole, non mi interessavano. Stefan mise in moto e andammo verso la chiesa di New Orleans. Sembrava tutto apposto lì, tranne per la presenza che sentivo. Una presenza costante, forte. La chiesa era grande, forse un pó troppo e anche un pò inquietante. Sentii di nuovo l'aria pesante che mi opprimeva e Stefan se ne accorse. Mi sostenne e camminò al mio fianco. Altri quadri erano riposti nel retro della chiesa. Un altro biglietto: "Se proverai a guardare con gli occhi di Klaus, vedrai la verità". Dovevo pensare come Klaus. Cosa avrebbe fatto lui in quella circostanza? Lasciai il braccio di Stefan e camminai per la stanza. Più mi avvicinavano ad una parete e più mi sentivo mancar l'aria. Al mio tocco, la parete aprì una piccola finestra dov'era nascosta una collana. Era un medaglione con una frase incisa sopra, diceva: "Sempre e per sempre". Riconoscevo quella frase, era la promessa dei Mikaelson, me ne aveva parlato Hope tempo fa. <<Klaus potrebbe darci delle risposte>>, dissi tenendo sospeso il ciondolo. L'aria si fece più pesante e caddi a terra. Quando aprii gli occhi, mi accorsi che ero nella mia stanza a palazzo e mi alzai di scatto. Mossa stupida, perché dovetti sdraiarmi di nuovo per via di un mal di testa atroce. Hope sbucó dalla porta poco dopo e mi mise un panno bagnato sulla fronte. Ero diventata la reginetta degli svenimenti. <<Amica mia, quanto sei stupida>>, ripeteva esasperata. <<Non ti vedo per mesi e la prima cosa che fai è svenire?>>, continuò e mi misi a ridere. Era molto bello essere di nuovo in sua compagnia. <<Raccontami un pó come ti sono andate le cose >>, sussurrai e lei sorrise. Quando sorrideva, la somiglianza con suo padre era ovvia. Avevano lo stesso sorriso e lo stesso sguardo. <<Ho conosciuto un ragazzo, si chiama Ryan e.. e mi ha baciata>>, disse e spalancai gli occhi. <<Ma mio padre lo ha saputo e gli ha ordinato di non farsi più vedere>>, continuò triste e io mi alzai. Non poteva fare questo, non se sua figlia era felice. A volte Klaus era tremendamente geloso della sua bambina. Chissà se mio padre lo sarebbe stato di me. <<Destiny, meglio se cambi vestito. Questo è sporco>>, disse prima di lasciarmi di nuovo da sola. Guardai fuori dalla finestra ed era ormai buio. Per quante ore avevo perso i sensi? Decisi di fare una doccia calda, mettere un vestito più comodo e scendere a far visita all'uomo di casa. <<Finalmente ti sei svegliata>>, disse Klaus appena sentí la mia presenza. Tenni di nuovo il ciondolo sospeso alla mia mano. <<Sempre e per sempre>>, dissi io attirando la sua attenzione. Si girò e con velocità mi raggiunse. Prese il ciondolo tra le sue mani e lo fissò. <<Elijah lo aveva regalato alla donna che amava, molti anni fa. Dove lo hai preso?>>, mi chiese nascondendo la sua confusione. <<Era nascosto dentro una parete. C'era un biglietto che diceva di guardare con i suoi occhi. Lei cosa vede, Klaus?>>, chiesi sedendomi, sempre con molta eleganza. <<Dammi pure del tu, Destiny. Io cosa vedo? Vedo te, che ti metti in pericolo per delle persone che non conosci. Sai, somigli molto a tuo padre>>, affermò lui e io strinsi i denti. <<Non sono qui per parlare di lui. Non voglio conoscerlo ed è stato il mio ultimo desiderio, se ricordi>>, affermai e lui si sedette al mio fianco. Mi allacciò il ciondolo al collo e sorrise. <<Tienilo tu. Ti sta molto bene>>. Guardai il medaglione al mio collo e quando alzai la testa per guardare Klaus, lui era sparito. Non mi aveva dato alcuna risposta, tranne che il ciondolo fosse di Elijah, quindi credevo proprio che parlare con l'altro fratello Mikaelson, potesse essere un'idea positiva. Anche perché Elijah era sempre così educato e disponibile e credevo di potermi fidare e parlare con lui sulla mia pista e le mie idee. Elijah era davvero incredibile, anche se strano.
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The Originals ~ Speranza e Destino
FanfictionÈ la strana storia di Destiny Dumont, una ragazzina ibrido, che si ritrova in una situazione strana, con la famiglia della sua migliore amica, Hope Mikaelson. Siete un pó curiosi? Volete scoprire cosa succederà? Leggete, i Mikaelson vi aspettano!