Capitolo 19

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Qualcuno che bussa alla porta mi fa risvegliare, apro gli occhi e non trovo Andy, mi alzo per andare ad aprire la porta e trovo il cameriere con la colazione, lo ringrazio e comincio a mangiare, dopo di che scendo per vedere dove si trova Andy.
Lo trovo nel giardinetto del retro appoggiato alla ringhiera, lo raggiungo e lo abbraccio da dietro, lui si gira e mi guarda serio.
«Perché ieri notte hai detto il nome di David?» cavoli, l'ha sentito.
«Noo ti sbagli, hai sentito male» provo a tranquillizzarlo. Mi afferra le braccia e furioso mi dice: «ho sentito benissimo Margaret, smettila di fare finta che non ti importa più niente di quel professore, tu non mi ami, mi stai solo usando per cercare di dimenticarlo, ma tu non lo dimenticherai mai e io non sono disposto a farmi usare da te!» mi urla e dopo di che se ne va. Uffa, ho combinato un casino, mi sento una merda.
Comincio a camminare senza meta dentro l'hotel e quando mi ritrovo al bar noto in lontananza Isaac seduto al bancone, lo raggiungo.
«Ehi» lo saluto facendo un mezzo sorriso.
«Ehilà, chi si rivede, come stai?» mi chiede sorridendo.
«Peggio di così non poteva andare» dico triste.
«Oh, le stelle non ti hanno aiutato...vuoi raccontarmi cosa è successo?» mi dice preoccupato.
Mi metto comoda e comincio a raccontargli tutto, ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. Lui mi ascolta attentamente e ogni tanto mi accarezza il braccio confortandomi.
«Mi dispiace molto per tutto quello che ti è successo, secondo me dovresti dimenticarti di tutto e di tutti e divertiti, siamo a Miami baby, ci si sballa qui» dice alzando le braccia in aria, rido e lui chiama il barista e ordina due drink di un nome a me sconosciuto. Quando arrivano facciamo sbattere i bicchieri e ne beviamo un sorso, è molto forte, mi brucia la gola, ma il gusto è buono, ne bevo un altro po.
Dopo averlo finito Isaac ordina un altro drink ma diverso, anche questo è buono, lo bevo tutta d'un fiato.
Sento già la testa girarmi un po ma ne voglio un altro, così stavolta sono io ad ordinare e prendo il mio preferito, il mojito, lo bevo ridendo e facendo degli urletti di gioia. Mi gira tutto e non riesco più a vedere l'immagine nitida di Isaac, lo vedo avvicinarsi e prendermi per mano, barcollo ma mi tiene stretta, poi sento una porta chiudersi e lui che mi spinge sul letto, dopo di che non capisco più niente.

David's POV
Mi trovo dentro a un aereo diretto per Miami, erano due giorni che non vedevo Margaret e volevo sapere che fine aveva fatto, così ho chiesto a Lily e mi disse che era partita per un weekend con quello stronzo, mi ha spiegato in quale hotel si trovano e sono subito partito, spero stia bene, tra qualche minuto dovrei arrivare.

Quando l'aereo atterrò, presi subito un taxi e dissi il nome dell'hotel, mentre la macchina è in cammino vedo Andy passeggiare a testa bassa, dev'essere successo qualcosa se non è con Margaret.
Dopo mezz'ora arrivo, vado alla reception e chiedo la stanza dove alberga Margaret, la 102, salgo le scale in fretta e trovo la porta socchiusa, sbircio e la scena che vedo mi provoca quasi un infarto, apro velocemente la porta e mi butto sopra quell'essere schifoso che sta violentando la mia Marghy, lo butto a terra e lo riempio di calci e pugni e gli urlo che è un pervertito schifoso e che non deve mai più mettere le mani addosso a Margaret! Dopo averlo ridotto a pezzi, esce fuori dalla camera scappando impaurito. Mi fiondo su Marghy e gli accarezzo il viso, ha gli occhi rossi e tossisce.
«Amore, è tutto finito, ci sono io qui con te» la abbraccio. Lei si mette a piangere.
«Mi...hai...salvato la vita...David...» dice con poca voce e facendo una smorfia.
«Devo vomitare...» si mette una mano davanti la bocca, la porto in bagno e comincia a buttare fuori tutto, deve averla fatta bere troppo quel bastardo.

Dopo 20 minuti riprende lucidità e ritorna in camera.
«Non avrei mai pensato che fosse un maniaco» dice piangendo.
«Vuoi spiegarmi come è successo, e come mai non c'è Andy con te?»
Mi spiega tutto per filo e per segno dopo di che la abbraccio.
«Margaret, vieni via con me...lascia stare Andy, io ti amo e giuro che tutto quello che hai pensato su di me è falso! Non ti ho mai tradita, e con Rebeckah era tutta una messa in scena per riaverti, te lo può giurare anche lei» le dico guardandola negli occhi.
«Non farmi mai più una cosa del genere...» sussurra, io le sorrido e mi avvicino alle sue labbra, un bacio lento, come se fosse il primo, mi mancavano le sue dolci labbra.
Dopo un tempo lunghissimo ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi.
«Ti amo David»
«Anch'io, tanto» le dico dandogli un altro bacio.

Alla fine sono riuscito a convincerla a venire via con me, ora sta preparando la valigia.
Dopo aver finito scendiamo alla reception e Marghy avvisa che lascia la camera qualche ora prima del previsto e che il suo "ragazzo" rimarrà ancora un po. Quindi uscimmo dall'hotel e aspettammo il taxi, a un certo punto vediamo Andy venire verso di noi.
«Ma guarda un po, ovunque siamo, spunta il principe azzurro, te la stai portando via?» chiede rivolto a me guardandomi schifato.
«Sì, non merita di stare con te, stava per essere violentata da un pervertito e tu non c'eri! Se non fossi arrivato chissà cosa le avrebbe fatto» dico alzando la voce. Lui la guarda preoccupato.
«Sto bene...» dice lei abbassando la testa.
«D'accordo, se è quello che vuoi Margaret, allora vai con lui e non cercarmi mai più, addio» e rientra nell'hotel. Marghy mi guarda e mi fa cenno di andare. Entriamo nel taxi e ci avviamo all'aeroporto per vivere finalmente la nostra vita senza ostacoli, lei è tutta la mia vita e nessuno potrà mai separarci.

Quel supplente che mi ha stravoltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora