Capitolo 35

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Questa mattina sarò sola in classe, Lily è partita con Austin per l'Arizona, quindi passerò l'intervallo con Rebeckah.
Sto camminando per il corridoio con una montagna di libri in mano, quando ad un certo punto mi scontro con una persona e mi cadono per terra.
«Scusami, mi dispiace» dice una voce maschile, alzo la testa e vedo uno degli amici di Austin.
«Oh, ciao Margaret, come stai?» dice Thomas aiutandomi a raccogliere i libri.
«Ciao, bene, apparte questi libri che devo portare in biblioteca, i professori non fanno altro che chiedermi favori, con tutti i ragazzi che ci sono, proprio io» mi lamento avviandomi verso la biblioteca.
«Ti aiuto io, tanto non ho nulla da fare» prende un po dei libri e mi segue.

Dopo averli riposti nelle rispettive posizioni lo ringrazio.
«Ehi, domani sera io e gli altri ragazzi andiamo al bowling, vieni anche tu?» mi propone sorridendomi, quella proposta mi fa imbarazzare.
«Ehm...sarebbe molto bello ma...»
«Lo so che sei fidanzata...non era un appuntamento, solo un invito per avere più compagnia, puoi portare anche il tuo ragazzo» mi rassicura.
«Ok, ci penserò, grazie dell'invito» lo saluto e ritorno in classe.

All'intervallo non trovo da nessuna parte Rebeckah, così raggiungo il campo da basket vicino la palestra per chiedere informazioni a Andy, lo vedo seduto su una panchina a mangiare un panino.
«Ciao Andy, sai per caso dov'è Rebeckah?»
«Ha l'influenza, non è venuta...tu come stai?» mi domanda facendomi sedere affianco a lui.
«Abbastanza dai» dico sgranocchiando una patatina.
«Posso sapere il motivo per il quale stai insieme con il fratello di David?» mi dice guardandomi negli occhi.
«Beh perché ne sono innamorata, sto meglio con lui»
«Io credo che tu voglia dimenticare David, ma dato che non ci riesci ti sei messa con suo fratello perché è identico, non è vero?» uff, non capisco perché nessuno crede ai miei sentimenti!
«No, David non è l'uomo giusto per me, Jeremy è diverso da lui e non c'entra l'aspetto fisico» dico continuando a mangiare nervosamente.
«Va bene...non insisto oltre, solo stai attenta» un altro che si preoccupa inutilmente, assurdo.

Quando tornai a casa, mia madre non c'era, così mi preparai un piatto di pasta, mentre mangio mi vibra il cellulare, è un messaggio di Jeremy in cui diceva di venire al suo hotel stasera per una cena organizzata da lui, l'idea che avesse preparato qualcosa per me mi piaceva, così accettai e finito di mangiare andai in camera per scegliere i vestiti da mettere, voglio essere elegante.
Scelsi un vestitino sopra al ginocchio, color panna, semplice con lo scollo a V fatto di velo e sui fianchi un cinturino con un fiocco dello stesso colore del vestito, per le scarpe scelsi dei décolleté argento e infine decisi di indossare dei pendenti.

Arrivata la sera, mi preparai con cura e dopo di che uscii di casa e raggiunsi l'hotel di Jeremy.
Quando mi aprì, rimase sorpreso.
«Wow, sei fantastica...credevo che saresti venuta con quelle gonnelline che di solito indossi quando sei con me» dice ridendo.
«Beh...si tratta di una cena, e devo essere elegante...ma non preoccuparti, la bambina che c'è in me, non è sparita» gli do un bacio ed entro nella stanza. Il tavolo è imbandito sul terrazzo di fronte, è semplice, non c'è nessuna candela, o qualcosa che indichi una cena romantica, forse dovevo veramente vestirmi meno elegante, ma non me l'aveva detto, rimango un po delusa, ma faccio finta di niente, mi fa accomodare e a quel punto noto il posto affianco a Jeremy apparecchiato, non faccio in tempo a chiedergli se avesse invitato qualcuno che bussano alla porta, lui si alza e quando apre la porta vedo David, perché ha invitato anche lui? Credevo che fosse una cenetta fra noi due. Anche David ha un'espressione seria, e quando mi vede si rabbuia ancora di più, forse anche lui credeva che fosse una cena tra fratelli, ci ha presi in giro, ma non capisco il motivo di questo incontro.
Si avvicina e mi saluta, dopo tanto tempo risento il suo profumo dolce e delicato, socchiudo gli occhi e mi perdo in quel momento che vorrei non smettesse, ma lo sguardo di Jeremy mi perfora l'anima e costretta mi stacco da David.
«Dovete scusarmi ragazzi, non vi ho avvisato che saremmo stati in tre, ma ho pensato di fare una sorpresa, stare in compagnia è più divertente e poi mi mancavi fratello» dice Jeremy dandogli una pacca sulla spalla, questa situazione è strana, c'è qualcosa che non quadra.
Ci accomodiamo e cominciamo a mangiare in silenzio, gli occhi di David non smettono di fissarmi, passano dai miei occhi, poi si fermano sulle labbra e infine sul mio vestito, sembra rapito, Jeremy invece guarda me e lui ripetutamente in modo serio, ho come la netta sensazione che abbia fatto questa cosa per vedere le nostre reazioni nel rivederci, mi sento in completo disagio.
«Allora David, come ti va la vita?» chiede Jeremy per sciogliere il ghiaccio.
«Normale, lavoro, casa, lavoro» dice serio.
«Devi staccare dalla solita routine! Divertiti, conosci ragazze, Los Angeles è piena» quello che ha detto mi provoca una sensazione spiacevole, non ha nessun diritto di dirgli quello che deve fare.
«Io credo che se sta bene così, non c'è bisogno di obbligarlo a fare cose che non vuole» intervengo agitata, ma Jeremy mi guarda in modo interrogativo, forse non dovevo dire questo, potrebbe scaturirgli gelosia.
«Amore, fidati, se pensa solo al lavoro impazzirà, dovremmo fare qualcosa noi tre, così da staccare un po, che ne dite?» David sembra innervosito, così decido di proporre qualcosa io, magari accetta.
«Domani sera, gli amici di Austin vanno al bowling, potremmo unirci anche noi» dico elettrizzata, David assume un piccolo sorriso che mi gioisce dentro, anche Jeremy sembra piacergli l'idea.
«Ma certo! Una bella partita ci farà bene» per fortuna sono riuscita a tranquillizzare David, sono sicura che andrà tutto bene.

Finito di mangiare, Jeremy si alza e ci dice che va un attimo alla reception per ordinare uno champagne e ci lascia soli, mi alzo anche io per entrare nella camera, prendo il cellulare e faccio finta di messaggiare per evitare un contatto con David, ma lui mi segue e mi prende il telefono.
«Margaret, stai bene?» mi domanda preoccupato.
«Sì...sto bene» gli sorrido.
«Sei bellissima» si avvicina al mio viso, vorrebbe baciarmi, non riesco a muovermi, poi la porta si apre e mi stacco vedendo arrivare Jeremy con la bottiglia, gli sorrido e afferro il bicchiere, stappa la bottiglia e versa da bere.
«A questa serata, alla mia meravigliosa ragazza e a mio fratello» sorrido arrossendo e brindiamo, Jeremy mi afferra per la vita e mi da un bacio sotto gli occhi di David, sento la sua rabbia ribollire in corpo, mi dispiace vederlo soffrire, ma non riesco più a pensare a me e lui insieme, nel momento in cui mi trovavo a pochi centimetri dalle sue labbra non me la sentivo di baciarlo, non era giusto nei confronti di Jeremy, David fa parte del passato, non voglio che quella ferita si riapri ora che piano piano ero riuscita a ricucirla.

Quel supplente che mi ha stravoltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora