Capitolo 28

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David's POV
Ho passato tutta la notte sveglio a pensare a quello che potrebbe fare mio fratello, ho paura che possa far del male a Margaret ora che sa che è la mia ragazza, ma questa notte mi ha fatto ricordare le parole che mi ha detto Marghy quando mi ha lasciato, diceva che mi aveva visto con un'altra donna, ma quella sera che lei andò in discoteca io ero veramente a casa dei miei, perciò l'unica persona che potrebbe aver visto è mio fratello. Oggi andrò da lui e gli chiederò se era lì quella sera, così posso garantire a Margaret di aver visto male.

Sono le 7 di mattina e la mia piccola dorme beatamente sul mio cuscino, non voglio svegliarla, così piano piano mi alzo senza fare rumore e mi chiudo nel bagno per farmi una bella doccia.
Quando finii, uscii dal bagno con solo un asciugamano in vita e la trovai sveglia.
«Ti ho svegliato?»
«No, ero già sveglia» mi fa segno di venire. Mi siedo sul letto e gli do un dolce bacio.
«Amore, stasera ho pensato di organizzare una cena qui, anche con Jeremy, che ne pensi?» ma cosa gli passa per la mente?
«No Margaret, non se ne parla, ti ho detto di non avere a che fare con lui» mi alzo innervosito e indosso la prima cosa che capita.
«Ma lo sto facendo per te, tra fratelli bisogna andare d'accordo, e poi passiamo una serata in compagnia» dice infilandosi i vestiti.
«Tu non lo conosci, non sai cosa ha fatto in passato» a quel punto diventa seria.
«Anche il tuo di passato non conoscevo, ma mi sono fidata di te» si alza e arrabbiata esce dalla camera. Cavoli, d'altronde ha ragione, anche io ho commesso un crimine, ma ora sono cambiato, invece mio fratello non cambierà mai.
Scendo in cucina e la vedo preparare il caffè, l'abbraccio da dietro e gli bacio il collo, si ferma e sospira.
«Non mi passerà l'arrabbiatura con dei semplici baci» dice rimando di spalle, a quel punto la giro e a un millimetro dalle sue labbra dico: «ah, quindi vuoi le cose forti» la bacio con passione e le stringo le natiche, ride e mi spinge allontanandomi. Mi guarda a mo' di sfida e dice: «mi dispiace professore, ma non si fanno di prima mattina queste cose» e si rigira verso i fornelli.
«Allora lo faremo stasera» dico malizioso.
«Non credo, sarò stanca dopo la cena con Jeremy» il nervoso comincia a farsi sentire, ma stringo i denti e cerco di non mostrare la rabbia.
«Io esco, ho delle commissioni da fare» le do un bacio veloce ed esco.

Chiamo Jeremy per sapere dove si trova e dopo tanti squilli risponde con una voce assonnata.
«Oh, fratello, cosa vuoi? Stavo dormendo!»
«Vieni al bar di fronte la scuola, dobbiamo parlare» dico freddo.
«D'accordo, dammi il tempo di vestirmi, a dopo» e chiude la chiamata.
Prendo la macchina e raggiungo il bar, dopo un quarto d'ora arriva Jeremy.
«Allora di cosa vuoi parlare?» dice in modo menefreghista.
«Lo scorso sabato sera, ti trovavi in discoteca?» ci pensa un attimo poi risponde.
«Ah, sì, volevo divertirmi un po» dice ridendo.
«Per caso hai visto Margaret quella sera?»
«Ooh, sì, stavo tranquillamente limonando una bella biondina quando vedo questa che mi tira uno schiaffo in faccia e mi urla che l'ho tradita per la seconda volta ecc., avrò pensato che avesse bevuto e ho fatto finta di niente, poi se n'è andata. Adesso mi ricordo che era lei...quindi ha pensato che fossi tu...bravo David, non si fanno queste cose» dice battendo le mani, odioso!
«Smettila di fare lo stronzo, per fortuna mi ha perdonata, ma oggi le dirò che eri tu»
«Oh, no fratello, tu non le dirai proprio niente, lei dovrà essere convinta che tu l'hai tradita, ormai l'hai già fatto, non si fiderà più tanto di te» mi ricatta.
«Sei un bastardo! Deve sapere la verità» gli urlo.
«Se lo dirai le racconterò che te la sei anche scopata, e la tua vita sarà finita David»
«Non puoi inventarti questa cazzata, sei stato tu a scopartela non io!»
«Ma siamo uguali fratellino, tutti ci cascherebbero, quindi tu stai zitto e avrai la tua Marghy tutta per te, sennò addio amore mio» fa la vocina da femmina, dio vorrei ammazzarlo da un momento all'altro.
A quel punto arriva il cameriere che ci chiede cosa vogliamo.
«Per me un caffè» dico ancora arrabbiato.
«Io un whisky, grazie» e ritorna al bancone.
«Come cavolo fai a bere a quest'ora?» lo guardo con disprezzo.
«Ti dà la carica per la giornata» mi fa l'occhiolino.
«Stasera Margaret vuole organizzare una cena, e vuole anche te» dico serio.
«Oh, che bello! Ci si divertirà stasera»
«Ti avverto, non avvicinarti a lei o giuro che ti ammazzo» lo minaccio.
«È ritornato il vecchio David, attenzione!» arriva l'ordine e dopo aver bevuto ce ne andammo ognuno per la sua strada.

Margaret's POV
Stavo pulendo un po la casa quando sento la porta aprirsi, è David che è ritornato. Gli vado incontro e gli do un bacio.
«Sei tornato presto, cosa hai fatto?» gli domando sorridendo, lui è un po serio, ma mi sorride comunque.
«Ho parlato con Jeremy e gli ho detto della cena» rimango sorpresa, non credevo che lo facesse, ma ne sono comunque grata.
«Grazie amore, sei molto gentile» lo abbraccio e ritorno alle mie faccende.

Dopo pranzo ritornai a casa mia per farmi una bella sciacquata e cambiarmi per la serata.
Optai per un vestito lungo di velluto nero con uno spacco sulla gamba e ci abbinai una collana ampia argento.

Finito di truccarmi e acconciarmi ritornai a casa di David. Quando mi venne ad aprire, rimase a bocca aperta.
«Ti piaccio?» faccio un giro su me stessa.
«Sei troppo scoperta» mi rimprovera.
«Geloso?» rido ed entro in casa, mi metto il grembiule per non sporcarmi e comincio a cucinare sotto gli occhi severi di David.

Alle 20:00 è tutto pronto, la tavola è perfetta e finalmente arriva Jeremy, corro ad aprire.
È elegantissimo, ha uno smoking nero con cravatta del medesimo colore e porta in mano un piccolo mazzo di fiori colorati.
«Grazie, sono bellissimi, su entra» lo faccio entrare e metto i fiori in un vaso.
Ci accomodiamo e cominciamo a mangiare la bistecca che ho cucinato.
«È squisita, brava Margaret» mi fa i complimenti Jeremy, è seduto affianco a David e io sono di fronte a loro, David continua a mangiare in silenzio e non mi degna di uno sguardo, non voglio che la serata continui così, devo far in modo che si chiariscano.
A fine cena decido di fare un gioco, magari divertendosi si riavvicinano.
«Ragazzi, facciamo il gioco della bottiglia!» propongo elettrizzata.
«Ma è un gioco stupido e da bambini!» si lamenta David.
«Ah quindi sarei una bambina?» dico offesa.
«Ehm...no, certo che no...scusami» arrossisce.
«Io ci sto, mi diverte un sacco questo gioco» afferma Jeremy. Così prendo una bottiglia di birra vuota e ci sediamo sul tappeto in cerchio, faccio girare la bottiglia e il primo avversario è David.

Quel supplente che mi ha stravoltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora