"Se restate voi, resto anch'io"

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La cena era buonissima.
A tavola, tutto l'Ordine sembrava più felice, come se la disposizione dei posti rendesse tutti più allegri.
O forse si trattava del cibo preparato da Molly?
Quale che fosse la ragione, tutti stavano bene.

«Devo dirtelo, cara Molly» fece a metà cena Silente «ti sei davvero superata. Questo piatto farebbe invidia a qualunque mago su questa terra, e gli elfi che abbiamo ad Hogwarts pagherebbero per imparare i tuoi trucchi.»

Quando voleva, Silente sapeva essere un notevole adulatore, e di certo, i suoi complimenti erano apprezzati e perfetti per la persona che li riceveva.
Difatti, Molly arrossì.

Remus stava mangiando tranquillamente tutto ciò che gli era possibile mangiare, e gli altri commensali facevano lo stesso intorno a lui. O almeno, chi ci riusciva.

Alla terza caduta della forchetta di Tonks, la signora Weasley le chiese se non si sentisse poco bene.
«Ma no, Molly, tranquilla, sto bene» disse agitando le mani, mentre i capelli le si imporporarono.
«Ecco» sussurrò Sirius all'orecchio di Remus «così è identica a Lily.»

Anche Remus lo aveva notato, e come lui molte persone presenti nella sala.
Alcuni si sussurravano all'orecchio, altri ridacchiavano. Remus non sapeva se ridessero per la scenetta della signora Weasley e di Tonks, o per la somiglianza di quest'ultima con Lily.
Malocchio le osservava, e pareva pensare alla seconda ipotesi. Anche Silente sembrava molto più interessato a Tonks che alla specie di siparietto comico che si era aperto.
Lo sguardo di Piton non lasciava spazio a dubbi.

Anche Remus si ritrovò a guardare i suoi capelli rossi, a pensare alla donna che prima di lei li aveva portati, e ancora una volta, a chiedersi cosa avrebbero fatto lei e suo marito se avessero visto la scena.
James avrebbe detto qualcosa come «Perfetto! Adesso ce ne sono due!», guadagnandosi un bella occhiataccia da Lily, seguita da un'alzata di occhi al cielo da parte di Remus e dall'ennesimo punzecchiamento di Sirius, secondo il quale avrebbe sicuramente «dovuto almeno dire che a lei stavano meglio».
Tutta la sala sarebbe scoppiata a ridere, perché era questa la magia dei Potter: riuscire a far essere felici le persone, con battute di spirito e litigate ironiche e divertenti.

Nel frattempo, Tonks e la signora Weasley continuavano.
«Dico sul serio, cara, se c'è qualcosa...»
«Ti assicuro di no, Molly, sono solo...»
«...un po' sbadata» completò Remus.
Entrambe lo guardarono, Tonks con quasi uno sguardo accusatorio negli occhi.
«Scusami» si difese Remus «ma se non lo avessi detto io, ci avrebbe pensato Sirius.»
«Sicuro» commentò il diretto interessato.
Tonks sbuffò. Sirius rise.
«Fossi in voi» disse la McGonagall «continuerei a mangiare, o la cena si raffredderà.»

Le persone lì riunite finirono di mangiare, poi Sirius e Remus si offrirono di dare una mano alla signora Weasley per sparecchiare.
Rimase anche Tonks.
«Non ce n'è bisogno, Tonks, siamo già in tre» le disse Sirius, con gentilezza.
Tonks si strinse nelle spalle, con ancora i capelli rossi che le svolazzavano sulle spalle.
«Se restate voi, resto anch'io.»

Si misero a sparecchiare, dividendosi i compiti. Sirius, con la magia, prendeva i bicchieri e le posate. Remus toglieva i piatti e buttava via gli avanzi.
Tonks doveva togliere le bottiglie di plastica, rimettere in ordine le sedie e piegare la tovaglia. Erano gli unici compiti venuti in mente a Remus che non comportassero il rischio di un disastro.
Il tutto veniva magicamente lavato dalla signora Weasley, o per meglio dire, dalla sua bacchetta.

Remus si ritrovò in mano diversi "tipi" di piatti.
C'erano quelli in cui non rimaneva neanche un avanzo di cibo, e ce n'erano altri in cui gran parte del cibo non era neanche stata toccata.

Quando i capelli di Tonks erano diventati vermigli, a Remus era praticamente sparito l'appetito.

Al suo gruppo appartenevano i piatti di Sirius, di Malocchio, della McGonagall, e di Piton, che sembrava non aver toccato cibo dopo la conversazione tra la signora Weasley e Tonks.
Lo stesso Silente sembrava aver finito il suo piatto, nonostante i complimenti, che erano stati sinceri, solo per cortesia.

Remus lanciò uno sguardo a Tonks.
Sembrava essersi dimenticata dei suoi capelli, o forse semplicemente non si era neanche accorta di averli cambiati di colore.

Finirono di sparecchiare, e la signora Weasley li ringraziò.
Se ne andarono.

«Be'» disse Remus a Sirius, con un sopracciglio inarcato in modo divertito «per essere uno che li manda al diavolo, lo fai bene, il cavaliere.»
«Se non chiudi quella bocca, mando al diavolo te» rispose Sirius.
Tonks li guardava incuriosita.
«Lascia perdere» si affrettò a dire Remus.
«Per una volta sono d'accordo con lui» disse Sirius, poi sbadigliò.
Guardò Remus e Tonks.
«Buonanotte.»
«'Notte.»
«A domani.»

Sirius si avviò verso la porta.
All'ultimo si girò, guardando i due con sguardo strano, gli occhi socchiusi.
Poi sembrò decidersi, scrollò le spalle e disse «No, impossibile. Non credo proprio.»
Infine se ne andò.

E infine, sono di nuovo qua.
Dopo la mia settimana al Camp sono a casa, e già vorrei essere di nuovo laggiù con i miei amici. Ma questi sono affari miei.

Dunque, la cosa interessante è che ho qui un bel mucchio di roba (per Tonks_Is_Here), e di conseguenza oggi non avrete uno, ma ben tre capitoli!
Ditelo che siete contenti, dai!
...
Anche se non è vero, su...

Tornando alle cose serie, ci tenevo a ringraziare tutti per le visualizzazioni e i voti che ho continuato a ricevere nonostante non pubblicassi. Quindi, ancora grazie!

Moro

13 Anni - Remus e TonksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora