Remus rimase lì, ancora per un po'.
Per qualche attimo, si era scervellato per capire ciò che intendesse Severus, ma dopo poco aveva convenuto che gli stesse semplicemente chiedendo di fare attenzione a non svegliare la giovane.
Rimase lì, accovacciato per terra, finché la posizione non cominciò a dargli fastidio, e a quel punto si alzò.
Ebbe un attimo di riluttanza nel lasciarle andare la mano, quasi che farlo fosse un grande sforzo per lui stesso.
In quell'attimo, sentì una mano sulla spalla.
Si girò di scatto.
«Tranquillo, sono solo io» gli disse Sirius, in un soffio.Si chinò anche lui, e Remus ritrasse la mano da quella di Tonks, che fu presa dal cugino.
Remus si allontanò, silenziosamente, dando le spalle alla porta. Vide Sirius portarsi alle labbra la mano della cugina, baciandola delicatamente.
Provò il forte impulso di tornare accanto all'amico, ma lo mise a tacere: era giusto lasciarli soli.La cena si svolse in silenzio.
Remus non ci aveva mai fatto caso, non si era mai accorto che la cosa più bella che faceva Tonks era portare allegria. Quando c'era lei, in un modo o nell'altro, si rideva. Che fosse perché all'improvviso i capelli le erano diventati verdi o perché aveva fatto cadere l'intera seconda portata, non c'era differenza: lei era la prima a scherzarci su, la prima a voler ridere, naturalmente insieme a quello sciocco depravato di suo cugino.
Quei due erano davvero fantastici, si disse, mentre lanciava uno sguardo al posto vuoto di Sirius.A inizio cena, aveva dichiarato di non avere fame, ed era andato a rintanarsi, probabilmente, nella camera di Tonks, a vedere come stava la ragazza.
Remus aveva deciso, chiedendo consiglio a Severus, di lasciare la ragazza tranquilla, nonostante il Serpeverde si fosse rivelato addirittura più preoccupato di prima per quel che riguardava gli "effetti collaterali" che la ragazza avrebbe potuto avere...Remus aveva chiesto di nuovo delle spiegazioni in più su ciò che avrebbe dovuto succederle, ma Severus non aveva aggiunto molto altro a ciò che già sapeva.
«Potrebbe avere delle allucinazioni. Potrebbe. Non è certo, ma il rischio è alto.»
«Ma Severus... Se le avesse? Cosa potremmo fare? Ci sarebbe un modo per fermarle, o...?»
«Nelle sue condizioni» aveva risposto Piton a labbra strette «potrebbe peggiorare le cose persino darle un sedativo per farla dormire. Se le sue allucinazioni diventassero troppo... reali... potremmo solo cercare di farla riaddormentare.»
Remus aveva annuito e ricevuto una delle classiche smorfie di Severus in risposta al suo ringraziamento.Era davvero curioso, se così si poteva definire, il modo in cui Piton stava affrontando quella situazione. Non era mai stato gentile con Remus, mai. Eppure adesso lo era.
Si chiese se lo capisse, se riuscisse a comprenderlo.
Forse capiva l'amicizia che c'era tra lui e Tonks, ed era per questo che lo aiutava. E forse capiva che Remus avesse bisogno, per quell'amicizia, di sapere come stava Tonks.Remus si trascinò verso il suo letto, appena ebbe finito di cenare, e si distese prendendo un libro dal comodino. Si mise a leggere, e per un po' non fece altro.
Si assopì dopo poco, ancora vestito, facendo scivolare il libro sul pavimento, un attimo dopo aver finito di formulare un ultimo pensiero su Tonks, sperando che stesse bene.Ma il fato è ironico, dalla notte dei tempi, e questo, amici miei, Remus era destinato a scoprirlo a sue spese, e a riscoprirlo, tante più volte di quante chiunque osasse immaginare.
E la prima, fu proprio quella notte.
Si svegliò, il suono di un grido agghiacciante nelle orecchie.
Il cuore prese a battergli più rapidamente, il viso gli sbiancò e la paura lo invase.Aveva riconosciuto quel grido.
«Tonks» fu l'ultima cosa che disse, in un soffio, prima di scattare in piedi e cominciare a correre.
Oh, tranquilli, non ho intenzione di lasciarvi con il fiato così sospeso, pubblico un altro capitolo. Anche perché è uno dei miei capitoli preferiti, ed è sicuramente il capitolo più dolcioso che avrete finora.
E poi, se non pubblicassi, rischierei il linciaggio.
Ah, giusto, un'altra cosa.
Ieri, mi è venuto in mente, grazie a Vale_Slytherin che mi ha scritto un commento, di dovervi una spiegazione sugli aggiornamenti.
Dunque, io pubblico un capitolo seguendo questo schema:P = Pubblicazione
N = Non PubblicazioneP - N - N - P
Il che significa che pubblico un capitolo ogni tre giorni, e i restanti li impiego per scrivere questa storia o altre.
Ho anche gli avvisi sul calendario quindi non preoccupatevi.
P. S.
È inutile che adesso qualcuno prenda l'immagine e la fotoshoppi mettendo un avviso ad ogni giorno, dicendomi che avevo detto così, perché tanto ho la foto salvata😊Moro
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13 Anni - Remus e Tonks
FanfictionUn Lupo Mannaro e una Metamorphomagus sembrerebbero non avere niente in comune, e solo tanto di diverso tra loro. Se poi questi due sono Remus Lupin e Nynphadora Tonks, le differenze non possono che aumentare: soldi, età, paure. Ma la verità è che...