«Come facciamo a vedere il processo?» chiese Remus a Tonks, seguendola per i corridoi della casa.
«Devi seguirmi, te l'ho detto.»
«Dove dobbiamo andare?»La ragazza continuò a guardare avanti, muovendosi velocemente e facendo a zigzag tra i vari mobili.
Troppo velocemente.Non si capì bene cosa andò ad urtare, fatto sta che Tonks si ritrovò di nuovo ad un palmo da terra, che non sarebbe esistito se non ci fosse stato Remus pronto a prenderla.
«Inutile dire che me l'aspettavo. Andavi troppo veloce. Fermati» aggiunse, quando Tonks provò a scappare via di nuovo.
«Non posso dirti dove andiamo.»
«Perché?»
«Altrimenti non verresti.»
«Se è così, allora dovresti...»
«Fidati. Per favore...»Remus la guardò mettendo i suoi occhi dentro quelli di lei.
Sospirò, ma non riuscì a trattenere un piccolo sorriso che gli incurvò le labbra.
«Come posso non fidarmi di te? Andiamo, su.»Il sorriso di Tonks lo ripagò cento volte di più di qualunque altra cosa al mondo.
Si avvicinò a lui, mettendogli una mano sul braccio.
«Dobbiamo smaterializzarci» disse lei, piano, per non farsi sentire dal quadro della Signora Black, nel cui territorio erano ormai finiti.
«Va bene» sussurrò lui in risposta.
Chiusero gli occhi e girarono su loro stessi.
Un attimo dopo, si stavano smaterializzando.Remus atterrò sul terreno duro con i piedi, ma non gli ci volle che un attimo per ritrovarsi sdraiato con la schiena a terra.
Sbatté la testa al suolo e per un attimo la vista gli si annebbiò, costringendolo a chiudere gli occhi, mentre sentiva altri colpi sul corpo: uno per ogni gamba, uno sullo stomaco e un altro sul petto.
«Ahia» gli scappò dalla bocca.Riuscì ad aprire gli occhi e cercò di capire cosa lo avesse colpito.
Non fu difficile intuirlo: Tonks era atterrata cadendo proprio sopra di lui, colpendolo con le ginocchia sulle gambe, con un braccio piegato sullo stomaco e con la testa sul suo petto.
La ragazza rotolò di lato, togliendosi da sopra Remus e dandogli la possibilità di rialzarsi.
Remus si mise a sedere per terra.«Scusa...» gli fece Tonks.
Lo sguardo le cadde sul viso di Remus.
«Sei tutto rosso...»
«Anche i tuoi capelli» borbottò l'altro, arrossendo ancora di più, e soprattutto, facendo arrossire anche Tonks, che riportò i suoi capelli al normale - si fa per dire - rosa cicca.Remus alzò lo sguardo, chiedendosi dove Tonks l'avesse portato.
«Questo sarebbe...» disse l'uomo, stringendo gli occhi.
«Il Ministero della Magia» disse la strega, completando la frase dell'altro.Remus ne aveva sentito parlare, ma non immaginava, che fosse esattamente come veniva descritto.
Una cabina telefonica.«Entra» gli fece Tonks.
Remus entrò, subito seguito dalla ragazza.
«Vuoi premere tu i tasti?» gli chiese «Devi premere i numeri 6-2-4-4-2.»
Remus ci pensò un attimo.
«In pratica devo...»
«Scrivere la parola "Magia" con i tasti del telefono, sì» disse lei, sorridendo.
Remus premette i tasti, lentamente, assicurandosi di non sbagliare.
Poco dopo, sentirono una voce.«Prego, dichiarare nome e scopo della visita.»
«Sono Nymphadora Tonks» disse lei stessa, non senza una smorfia al suono del suo nome «Lavoro qui. Lui, invece, è Remus Lupin. Deve aiutarmi a fare delle cose.»Dal buco per l'erogazione del resto in monete uscì fuori una spilla.
Remus Lupin, Assistenza.La porta dell'ascensore si aprì nel momento in cui Remus ebbe finito di agganciarsi la spilla sulla giacca.
Uscirono fuori, e l'ascensore ripartì.
«Be'» disse Tonks guardando l'ascensore richiudersi «Sembra che se ne sia dimenticata.»
Si girò verso Remus con un sorrisetto sul volto.
«Benvenuto al Ministero della Magia, Remus.»Vorrei che leggeste le storie di Truenike e Vale_Slytherin .
Non sono storie qualunque, hanno parlato di un argomento molto significativo e importante. Non lasciatevi ingannare dal fatto che siano presenti in un libro di Challenge, questi due capitoli non lo sono affatto. Parlano di qualcosa che è successo davvero, di cui è bene parlare e di cui è bene sapere. Leggete gli ultimi capitoli di queste storie.Moro
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13 Anni - Remus e Tonks
FanfictionUn Lupo Mannaro e una Metamorphomagus sembrerebbero non avere niente in comune, e solo tanto di diverso tra loro. Se poi questi due sono Remus Lupin e Nynphadora Tonks, le differenze non possono che aumentare: soldi, età, paure. Ma la verità è che...