"Che cosa potrebbe mancare?"

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Tonks non aveva mai amato correre, ma ormai sembrava che al Ministero fosse d'obbligo.

Una volta detto alla guardia che i Malfoy erano da soccorrere, nell'Ufficio Auror, Tonks dovette nuovamente scappare, nel caso in cui qualcuno li avesse visti e li stesse seguendo, che per quanto improbabile, non era certo impossibile.

Se una cosa era sicura, era che in un momento come quello le probabilità dovevano andarsene al diavolo.

Schivando alcune persone che si stavano dirigendo verso l'Ufficio Auror, a Tonks venne da pensare che forse non avrebbero dovuto scappare in quel modo, pensiero fermato dalla sua meravigliosa e puntualissima perdita di equilibro, fortunatamente fermata dal braccio di Remus, che le evitò la solita caduta a terra.

In mezzo a tutto quel caos, pensò stupidamente a come i riflessi di Remus potessero essere condizionati dalla sua condizione di Mannaro.

Ma sei stupida o cosa?! Corri, invece di pensare a certe sciocchezze!

Svoltato l'angolo per raggiungere gli ascensori, Tonks ringraziò mentalmente i parenti di Fleur che le avevano confezionato abito e scarpe: non avrebbero potuto renderli più comodi.

E lo stesso, ringraziando il cielo, si poteva dire anche per Remus.

Mentre si muoveva, correndo, i pantaloni non gli davano il minimo fastidio, tendendosi quando le gambe si separavano, e tornando fermi quando si riavvicinavano.
La giacca svolazzava sulle sue spalle, trascinata indietro dallo spostamento d'aria.

I due arrivarono finalmente nell'ascensore, che sembrava stranamente più grande di prima: forse quelli del Ministero volevano fare una bella impressione agli occhi di chi lasciava la festa, perché si sa, la prima e l'ultima impressione sono sempre le più importanti.

Remus si girò verso la pulsantiera con i numeri che rappresentavano i piani, premendo quello dove c'era una lettera "S", che stava per superficie.

L'ascensore partì, e Tonks si rilassò contro la parete oscillante della cabina che saliva, lentamente, lasciandosi andare ad un lungo sospiro, cercando di riprendere fiato, gli occhi chiusi per la stanchezza.

Per quei pochi istanti, Remus si permise di guardarla.

Corpo esile e stanco, dita sottili aggrappate alla balaustra dorata dell'ascensore, petto che si sollevava e riabbassava, veloce, a ritmo quasi febbrile, fronte aggrottata prima e rilassata poi, palpebre abbassate sugli occhi vivaci e curiosi di sempre, guance arrossate per i vasi sanguigni dilatati grazie allo sforzo fisico, e infine, i meravigliosi e immancabili capelli rosa.

Aprendo gli occhi, la ragazza trovò su di sé quelli dell'uomo, arrossì, ma incrociò ugualmente il suo sguardo, fissandolo in quegli occhi tanto gentili che la impressionavano ogni volta.

«Stai bene?»

La domanda la colse quasi di sorpresa, ma poi sorrise, ricordandosi dell'infinita gentilezza che aveva quell'uomo.

«Sì» rispose, con il respiro ormai regolare «Tu?»
«Tutto apposto» inclinò leggermente la testa di lato «Abbiamo fatto un bel lavoro, no?»
«Già. Credi che basti?»
«I coniugi Malfoy sono entrambi fuori gioco. Cos'altro credi che avremo potuto fare?»
«Niente, niente» rispose la ragazza, staccandosi dalla parete.
«Potremmo già tornare a casa, adesso» fece Remus «Sono certo che Silente sarebbe contento di sapere subito ciò che è successo.»
«Sì, certo» rispose la ragazza, senza guardarlo, quasi che ciò che stava dicendo fosse solo d'obbligo.

Lui la guardò.
«Si può sapere che ti succede?»
Tonks fece un gran sospiro, poi rispose, guardando i numeri dei piani che scorrevano su una lastra di vetro incantato sulla parete dell'ascensore.
«Non mi sembra di aver fatto abbastanza. Siamo venuti qui, abbiamo passato la maggior parte del tempo ad aspettare e poi in qualche secondo si è risolto tutto... Mi sembra quasi che manchi qualcosa...»

Remus sgranò gli occhi, meravigliato.
«Siamo venuti qui, da soli, abbiamo trovato Malfoy in una folla di gente, ci siamo confusi tra le persone che erano lì, abbiamo seguito un gruppo intero di Mangiamorte sotto l'effetto di un Incantesimo di Disillusione, fatto saltare le tubature dell'Ufficio Auror e poi siamo scappati, facendo perdere i sensi a Malfoy e a sua moglie - che poi sarebbe tua zia. Tu hai addirittura Schiantato Lucius. Ti ho vista... Cioè, in realtà no perché eri invisibile, ma insomma... Che cosa potrebbe mancare, Dora?»

Lei lo guardò negli occhi, poi si avvicinò a lui e lo baciò.

Inizialmente Remus non si mosse.
Restò lì, gli occhi spalancati a fissare la ragazza che gli stava davanti, con le labbra appoggiate sulle sue.

Si sentì come una lastra di ghiaccio, ferma e immobile come l'attimo che stava vivendo.

Poi il ghiaccio si sciolse, facendo chiudere gli occhi a Remus, che rispose al bacio, stringendole la vita e sentendo le sue mani che si andavano ad appoggiare al suo petto.
Fece salire una mano alla nuca, tra i suoi capelli, beandosi della loro morbidezza.

Fu come essere in un sogno meraviglioso.

Ma purtroppo, da ogni sogno si è destinati a svegliarsi.
E a risvegliare Remus fu il suono del campanello della cabina-ascensore, che li informava dell'arrivo in superficie.

Remus spalancò gli occhi di scatto e si staccò da Tonks con forza.

Si girò, e datele le spalle, sentì una voce dolce pronunciare il suo nome.
«Remus?»

Lui non si girò né si fermò, uscendo dalla cabina telefonica.

«Rem, aspetta...»
Un altra volta quella voce così dolce che lo chiamava per nome. E dopo, un'altra dura e fredda in risposta, prima che il suo proprietario si smaterializzasse.
«Ci vediamo domani, Tonks.»

Sono imperdonabile. Lo so. Ho ritardato per la prima volta in tutta la storia e l'ho fatto per questo capitolo. Mi scuso umilmente, sperando che possiate perdonarmi.

A mia discolpa, posso dire che ho avuto due partite in due giorni di fila (mercoledì e giovedì), e ho dovuto rispondere ai commenti di Renks_00 .
Parlando di cose meno serie, sappiate che la mia professoressa di Geo-Storia è una fangirl.

Ha letto Harry Potter, Hunger Games, Percy Jackson, Shadowhunters e conosce i manga.
Non ha letto Divergent, ma gliel'ho consigliato, e si è scusata dicendo che che non può leggere tutti i libri esistenti al mondo (e in effetti ha ragione).

Poi ho conosciuto la professoressa di inglese che probabilmente avremo al Triennio, che mi chiesto subito se il mio ciondolo fosse di Harry Potter, per poi dirmi che ce l'aveva anche lei a casa.

Domanda
Qual è il miglior bacio descritto nei libri che avete letto?

Oggi eleggono i rappresentanti di classe. Tifate per me😂😂😂
Via, ora vi lascio leggere la storia.

Moro

13 Anni - Remus e TonksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora