"Purtroppo"

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Tonks girò la testa verso Remus, guardandolo ad occhi sgranati.

Lui arrossì, ma ripeté la proposta.
«Vuoi ballare, Tonks?»
Stese una mano in avanti, verso di lei, alzandosi in piedi per accentuare la proposta.

Nella testa di Tonks regnava il caos più totale. Non poteva credere che Remus le stesse davvero chiedendo di ballare con lui.
Appena aveva visto le coppie alzarsi, per un attimo, aveva fantasticato sul fatto che anche lui avrebbe potuto chiederle di ballare, ma aveva liquidato il tutto con un sorriso malinconico.

L'ultima cosa che si aspettava, in quel momento, era quella domanda.
«Vuoi ballare, Tonks?»
Ma lei aveva un risposta? Be', l'aveva eccome, ma una voce dentro di sé, che doveva venire dalla sua coscienza, continuava a ripeterle di non accettare.

Mi piacerebbe, sì.
Siete in missione.
Vorrei ballare.
Siete in missione.
Lui me l'ha chiesto...
Siete in missione.
Oh, sta' zitta!

«Certo, Remus.»

L'uomo parve rimanerci di sasso: non si aspettava affatto una risposta del genere.

Tonks sorrise e gli prese la mano, sorprendendolo ancora di più.

Arrivarono in pista, trovando posto tra le altre coppie che già ballavano.

Tonks si avvicinò a Remus mettendosi con il viso rivolto contro il suo, poi mise la sua mano sinistra sulla spalla di Remus, sentendo che lui, esitando, metteva la sua destra sul suo fianco.
Le mani libere andarono ad intrecciarsi tra loro.

«Mi devo preoccupare che tu mi pesti i piedi?» chiese Tonks a Remus, cercando di rompere l'imbarazzo.
«E tu?» fece Remus di rimando, lievemente divertito, riferendosi alla goffaggine della ragazza.
«Non si risponde a una domanda con un'altra domanda. Comunque, sappi che nel ballo non sono minimamente goffa.»
«Buono a sapersi!» fece Remus, ridendo divertito «Neanche io sono male. Conduco io?»
Lei alzò le spalle.
«Come vuoi. Resta a tempo, però» gli disse, con un'alzata di spalle.
«Non preoccuparti» rispose lui, raccogliendo la sfida.

Cominciarono a muoversi a ritmo di musica.

Né Tonks né Remus avevano mentito: erano entrambi molto bravi a ballare.

Remus conduceva facendo spostare Tonks da una parte all'altra della sala, seguendo i movimenti delle altre coppie.

Era un valzer con un ritmo piuttosto veloce, e perciò particolarmente divertente.

Tonks si divertiva come mai aveva potuto fare in quel periodo, e quando Remus le fece fare una giravolta si mise persino a ridere.
Buttò il capo all'indietro, e i suoi capelli si colorarono del consueto rosa acceso, che non riuscì a non incurvare le labbra di Remus, che guardandola pensò di non averla mai vista così felice.

«Chi ti ha insegnato a ballare così?» le domandò Remus, continuando a farla danzare.
«Mia madre» disse lei «insieme a Sirius!»
Remus scoppiò a ridere.
«Sirius? Sirius sa ballare così?»
«Anche meglio!» rispose lei.
Remus rise di nuovo.
«Ricordami di chiedergli di farmi vedere, ti prego!»
«Ti stupirà, vedrai!»
«Oh, di quello sono fermamente convinto!»

Scoppiarono a ridere entrambi, continuando a volteggiare a ritmo di musica.

Di punto in bianco, la musica si fermò, così come i ballerini, che si girarono verso il palco e applaudirono, con fischi e grida che chiedevano il bis.

Il Ministro salì sul palco, dicendo qualcosa all'orecchio del pianista.

Un attimo dopo, la musica ricominciò, le note di un lento che uscivano dalle casse armoniche degli strumenti, con dolcezza disarmante.

Fudge scese in pista ballando con una donna totalmente vestita di rosa.

«Ma quella non dovrebbe essere ad Hogwarts?» chiese Remus, stupito.
«Ci speravo» rispose Tonks «Deve essersi presa... la serata libera.»
«Probabile» commentò Remus, poi guardò Tonks.
«Vuoi continuare a ballare, o...?»
«Continuiamo» rispose la ragazza, avvicinandosi ancora a Remus.

Si appoggiò a lui mentre la musica riempiva la sala.

Era un po' come abbracciarlo, le venne da pensare. Gli mettevi le braccia al collo, ti appoggiavi a lui, la testa girata di parte per sentire il suo cuore, con le sue braccia che ti stringevano, e lì ti dimenticavi del mondo.

Chissà come doveva essere per lui.

«Dora?» le fece «Quanto manca all'appuntamento?»
Si sorprese di come avesse pronunciato il suo nome, con tanta dolcezza.

Alzò lo sguardo, incrociando i suoi occhi per un attimo, e poi spostando i suoi verso il polso, dove anche lei teneva l'orologio.

«Quindici minuti» disse.

Con la fronte appoggiata al suo petto non poté mancare di sentire il sospiro che uscì dalla bocca dell'uomo.
«Dobbiamo andare, allora.»
Allentò la stretta sui fianchi di Tonks, che tolse le braccia dal suo collo.
«Pare di sì.»

Purtroppo.

Salute miei piccoli amici e amiche di Wattpad.
Auguri (di buona fortuna) per il sabato, che tanto ce n'è bisogno.

Oggi non capisco perché dovrei andare a scuola, visto che abbiamo un'ora di disposizione e una di Storia dell'Arte (se esiste una materia più noiosa, ditemelo).

Comunque, la vera notizia è che...
ABBIAMO UN FANBOY IN CLASSE!

È fantastico, sta leggendo Hunger Games. Ha chiesto di non avere spoiler, quindi non dite niente.

Domanda
Avete mai ballato in coppia ad una festa?
Io no, e non rompete. Alla festa di Istituto di quest'anno non verrò.

Bello il capitolo? O avreste preferito che ballassero al loro matrimonio?

Moro

13 Anni - Remus e TonksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora