"L'ho lasciata in camera sua"

1.4K 93 151
                                    

Remus e Tonks si divertirono ad ascoltare quella che per loro era una favola già ascoltata. Gli altri non sapevano che loro erano andati a vedere il processo, perciò dovevano mantenere il segreto. Tuttavia, ogni tanto Remus si sentì stupido ad annuire a tutto quello che diceva Arthur Weasley.

«...e alla fine è uscito e mi ha detto che era andato tutto bene...»
Sì con la testa.
«...lo avevano assolto grazie a Silente...»
Sì con la testa.
«...che era entrato e aveva sorpreso tutti!»
Sì con la testa.
«Remus, ti senti bene?»
Sì con la testa.

Nonostante questo, adesso Remus era riuscito a liberarsi da Arthur e da Molly, che gli aveva chiesto almeno un'altra decina di volte se stesse bene, e se avesse fame, sete, o bisogno di qualsiasi altra cosa esistente sulla terra.
Remus era dell'idea che se anche le avesse chiesto una montagna d'oro, lei gliel'avrebbe portata. Ripensò a Percy Weasley, e di nuovo fu disgustato da quel che aveva fatto.

Era ormai pomeriggio quando Remus si sedette, per l'ennesima volta, sulla poltrona in salotto. Aveva appena riaccompagnato Tonks in camera ridendo come un matto, mentre lei faceva la sua imitazione durante il discorso con Arthur.

Sperò che nessuno venisse a disturbarlo mentre tentava di fare un pisolino. Speranza immediatamente infranta da Sirius.

«Disturbo, Remus?»
Sì. Tanto. Voglio dormire. Vattene.
«Certo che no, Sirius. Resta pure.»
«Ah, bene. Volevo solo chiederti una cosa...»
«Sul processo?»
«No, no, su Tonks. Sai dove sia adesso?»
«Oh, sì. L'ho lasciata in camera sua.»
Sirius spalancò la bocca.
«In... in camera sua? L'hai lasciata... in camera sua?»
«Sì, certo. Dopo aver...»
Si bloccò.
«Per l'amor di Dio, Remus, dopo cosa
«Ci hai scoperti.» si morse il labbro.

Sospirò e guardò negli occhi Sirius, che nel frattempo era sbiancato.

«Io e Tonks siamo andati a vedere il processo di Harry di nascosto.»
Sirius sgranò gli occhi.
«Lo so, mi spiace, avrei dovuto chiamarti, ma non avremmo potuto portarti e ti sarebbe dispiaciuto...»
«Oh, ma vai al diavolo!» ribatté quello mettendosi una mano davanti agli occhi «Guarda a cosa mi ha fatto pensare...»
Remus lo guardò senza capire.
«Lascia perdere» gli disse Sirius, con ancora una mano sul viso.
«Comunque... Hai detto che avete visto il processo di nascosto?»
«Sì. Siamo andati al Ministero e ci siamo infilati in una stanza nascosta sopra quella del processo.»
«Da soli. In una stanza nascosta. Tu stai cercando di farmi sentire male, Remus.»
«Perché? Non capisco...»
«Meglio. Vai avanti.»
«Non c'è molto da dire del processo. Dopo, però, è successa una cosa abbastanza... Come potrei dire?... Strana.»
«Strana? In che senso?»
«Be', come sai, Harry ha evocato un Patronus per difendersi da un Dissennatore - frase che ha infastidito il Ministro perché era l'insinuazione vivente che questi non sono più sotto al suo controllo - e così, dopo aver fatto uscire Harry, ne hanno chiamato uno.»
«Cosa?!»
Remus annuì.
«Hanno chiamato un Dissennatore. Poi l'hanno fermato, ma nel frattempo Tonks è svenuta.»
Sirius sgranò gli occhi.
«È svenuta? Ora sta bene?» la sua voce era preoccupata, come il suo sguardo.
«Sta benissimo, non preoccuparti. Ha avuto un attimo di sconforto, ma l'ho aiutata a superarlo.»
Sirius sospirò di sollievo.
«So cosa fanno i Dissennatori, quindi scusami, ma vado da lei.»
«Vai, non preoccuparti.»

Sirius gli rivolse un sorriso di gratitudine, poi si alzò e, velocemente, uscì dalla stanza.

Remus decise che era meglio andare in camera sua per dormire.
Si stese sul letto, pensando di dormire fino all'ora di cena.

L'ultima cosa a cui pensò, prima di addormentarsi, furono gli occhi di Tonks.
Ancora una volta si chiese se potessero cambiare di colore.
E ancora una volta si disse che un giorno gliel'avrebbe chiesto.

Allora, ci tenevo a fare due cose.

La prima è chiedervi se vi piace l'immagine del capitolo, che ho fatto io con un'app per i collage. Accetto qualsiasi tipo di commento, potete dirmi persino che fa più cagare del lassativo.

La seconda è ringraziarvi, cosa che, rassegnatevi, non smetterò mai di fare. Ci tenevo - visto che ancora non l'avevo fatto perché la mia memoria se n'è andata in vacanza dopo avermi parato il c**o agli Esami di Stato - a ringraziare soprattutto i lettori silenziosi di questa storia.

Non volete farvi vedere? Ok, per me non ci sono problemi.
Non votate e non commentate.
Mi basta solo che questa storia vi piaccia e vi faccia divertire, ma anche piangere, sclerare o qualsiasi altra cosa.

Un grazie speciale,
Moro

13 Anni - Remus e TonksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora