Lo Schiantesimo sibilò sopra la testa di Remus mentre questi si gettava lateralmente dietro a uno dei tanti muri di quel castello che, un tempo, lo aveva accolto nonostante fosse ciò che era.
Il mago si rialzò velocemente, impugnando la bacchetta con presa ancor più salda di prima, tenendo il braccio steso davanti a sé, pronto a colpire chiunque si fosse avvicinato dalla direzione dalla quale era venuto.
Sentì dei rumori alle sue spalle e si abbassò appena in tempo per schivare la Maledizione del Mangiamorte che aveva provato ad affatturarlo. Sibilò un'imprecazione a labbra strette e si schiacciò con la schiena contro la parete dopo aver messo fuori gioco il Mangiamorte. Subito, quello che aveva cercato di colpirlo, per qualche oscura ragione con un semplice Schiantesimo, si ripresentò nella stessa direzione dalla quale era venuto Remus.
Non ebbe il tempo di svoltare l'angolo. Il mago, come un'oscura presenza guerriera, gli puntò la bacchetta contro la testa, colpendolo con un incantesimo in piena fronte.
Sapeva di stare combattendo per la sua stessa vita e per quella dei ragazzi della scuola, ma non riuscì a non batter ciglio vedendo il suo nemico scivolare a terra, semi-sorretto dalla parete.
Rimase immobile per meno di un secondo; la battaglia non gli avrebbe concesso altro tempo.
L'ex-professore cominciò a correre, dirigendosi verso il pieno della battaglia, raggiungendo la parte principale con tanto slancio che, per poco, non rischiò di cadere dalle scale quando le percorse.
Saltò direttamente gli ultimi tre gradini, dovendo subito deviare l'incantesimo di un altro nemico. Si avvicinò al centro del piccolo spiazzo dove erano concentrate quasi tutte le persone che in quel momento stavano combattendo. Passando, coprì Kingsley da una Maledizione vacante, Schiantò una Mangiamorte dai capelli corvini, fu costretto a rotolare a terra per evitare a sua volta una Maledizione. Poi, finalmente, raggiunse il centro.
Si girò in corsa, lasciando alle suole delle scarpe il compito di frenarlo, e cominciò a guardarsi freneticamente intorno. Una macchia rosa gli si palesò agli occhi, diventando indistinta un secondo dopo.
I capelli, ora lievemente più rossicci del solito, erano solo una delle cose che attiravano di più l'attenzione della ragazza. Le lunghe braccia, scoperte dalla maglia a mezze maniche che portava, erano un misto di movimenti indistinti - la destra - e agili - la sinistra. Come se non bastasse ad attirare l'attenzione, la strega si muoveva facendo lo slalom intorno ad una decina di corpi a terra, che avevano commesso l'unico errore di affrontare lei o Malocchio.
La vista di Tonks rinfrancò Remus, sebbene fossero alcuni giorni che non parlavano. Era così, ormai. Gli bastava vederla per sentirsi meglio.
Le si avvicinò, girandosi di schiena. Lei accolse la tacita proposta con semplicità e si appoggiò dandogli le spalle. Il mago poté sentire il suo corpo respirare. Aveva il fiato grosso, si poteva percepire quanto fosse stanca, tanto più che i turni di guardia e le sue missioni l'avevano spossata.
La strega, invece, poté sentire la rigidità di Remus, tutta la sua tensione. L'uomo aveva dovuto partecipare a più di una battaglia, ma non era mai tranquillo quando prendeva parte a una di esse.
Il combattimento durava già da un po' quando i due videro passare, di corsa, Piton e Draco Malfoy, e nessuno dei due vi fece caso. Passò anche Harry, ma nemmeno a lui fecero caso.
Poi, ad un certo punto, come se avessero ricevuto un segnale di qualche tipo, gli uomini nerovestiti cominciarono a dirigersi, continuando a difendersi, verso l'uscita, affrettandosi ad andarsene.
L'intero Ordine si lanciò all'inseguimento, ma un attimo prima di aver raggiunto la porta, un Mangiamorte, forse più giovane di Tonks, creò uno scudo, come una specie di schermo, che impediva ad entrambi gli schieramenti di attaccarsi.
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13 Anni - Remus e Tonks
FanfictionUn Lupo Mannaro e una Metamorphomagus sembrerebbero non avere niente in comune, e solo tanto di diverso tra loro. Se poi questi due sono Remus Lupin e Nynphadora Tonks, le differenze non possono che aumentare: soldi, età, paure. Ma la verità è che...