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Capitolo con contenuto per adulti
Linguaggio esplicito

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Alla sua voce graffiata la lacrime scesero dai miei occhi bagnando il suo collo. Sentii le sue dita affondare nei miei fianchi per stringerli e un singhiozzo mi sfuggì dalle labbra.

"Oddio, mi sei mancato così tanto" sussurrai continuando a stringerlo.

Era veramente li. In carne ed ossa. Sembrava un sogno. Era talmente bello che non sentii neanche il freddo invernale che mi stava raffreddando il corpo coperto solo da un pigiama leggero composto da leggins e una maglietta larga a maniche lunghe.

"Anche tu Scar, da morire"

Mi scostai dalla sua spalla e finalmente lo guardai in volto, incrociai quelle gemme verdi di cui mi ero innamorata e bastarono quei pochi secondi per farmi attaccare le labbra alle sue.

Quello sarebbe stato il miglior Natale di sempre.

Fu un bacio bisognoso ma veloce, le nostre lingue si sfiorarono a tratti rapidi, anche i denti si scontravano talmente era tanta la foga.

"Andiamo a casa mia" sussurrò roco contro la mia bocca e annuii con un sorriso a trentadue denti.

Chiusi la porta di casa alle mie spalle e lo seguii, solo in quel momento notai che nella macchina che avevo visto dalla cucina c'erano due uomini già visti prima.

"Devono controllare che non scappi" disse notando il mio disagio.

Una volta entrati in casa sua non riuscii a trattenermi e mi avventai sulle sue labbra, le nostre lingue si ritrovarono subito iniziando una danza che mi fece martellare il cuore. Mi prese in braccio tenendomi dal sedere e andammo in camera sua; le nostre bocce ancore unite, non capaci di allontanarsi. Mi adagiò sul letto e si mise sopra di me accarezzando le mie gambe coperte da un leggins leggero, quanto mi era mancato il suo tocco dolce e leggero. Così delicato da farmi rabbrividire. Mi staccai qualche minuto dopo senza fiato e lo guardai negli occhi.

"Come stai? Dove sei stato? Perché non rispondevi a nessuno?" domandai a raffica in un sussurro mentre gli accarezzavo la mascella leggermente pungolosa.

"Le accuse sono cadute" disse serio e mi accigliai.

"Hai firmato il patto.." affermai ricordandomi le parole di Victor.

Harry abbassò lo sguardo e inspirò profondo.

"Si. Sono tornato a casa per qualche giorno"

Ah. Era tornato a casa. Beh era giusto, no? Era tornato dalla sua famiglia. La famiglia veniva prima di tutto. Non dovevo arrabbiarmi, giusto?

"Non pensare cose strane. Devo risolvere ancora delle cose per questo non sono venuto da te" mi avvisò dolce accarezzandomi la guancia e puntai i miei occhi nei suoi annuendo.

"Mi sei mancato. Pensavo che mi avessi lasciato.." confessai debole con un groppo in gola e aggrottò la fronte arricciando le labbra.

"Non potrei mai lasciarti. Mai. Ricordalo Scar, okay? Non potrei mai lasciarti veramente" sussurrò con talmente serietà che mi fece preoccupare.

"È successo qualcosa che non vuoi dirmi?" domandai confusa e rimase serio per pochi secondi poi sorrise con tanto di fossette da farmi morire.

"No, se non che mi sei mancata da morire"

"Tu come stai piccola?" proseguì subito dopo spostando una ciocca dalla mia fronte.

Chiusi gli occhi rilassandomi al suo tocco.

Bad Boy's Girlfriend • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora