"Ehi Scar!" mi voltai fermandomi.
La scuola era appena terminata e io mi ero catapultata fuori dall'istituto.
"Brooke.." abbozzai un sorriso.
"È successo qualcosa con la preside? Perché non sei venuta a mangiare?" mi raggiunse preoccupata.
Mi guardai attorno non a mio agio notando tutti i ragazzi uscire e raggiungere le loro macchine parcheggiate o recupare le biciclette e moto.
"Ehm no niente.. volevo solo rimanere da sola" lei non credette pienamente alle mie parole infatti mi guardò storta.
"Okay.. beh hai per caso visto Harry? È da pranzo che non lo troviamo" indicò i ragazzi alle sue spalle che erano vicino alla macchina di Liam.
"No. Non l'ho visto" mentii.
"Oh okay. Se si fa sentire puoi dirgli che siamo alla casa fuori città?" annuii e la salutai andandomene.
Era veramente nervosa, agitata e volevo solamente arrivare a casa e chiedere spiegazioni anche se da un parte avevo paura della risposta, continuavo a sperare che fosse tutto uno sbaglio. Inoltre c'era il problema di Harry, dov'era andato dopo la nostra discussione?
Comunque non era un problema mio, Harry era grande e vaccinato per cavarsela, gli avevo detto chiaramente che non volevo nessuno e lui aveva insistito, se si era offeso per le mie risposte non erano affari miei poteva semplicemente andarasene quando glielo avevo chiesto.
Voleva solo aiutarti.
Lo so, ma non volevo il suo aiuto soprattutto non dopo aver discusso con la sua presunta fidanzata, non volevo altri problemi con Crystal, se dovevo stare lontano da Harry per me non c'era nessun problema.
Sicura?
Forse non proprio. Era difficile riuscire a stare lontano da quelle gemme verdi e quel sorriso ingannevole, soprattutto se accompagnato da le sue frecciatine sfacciate.
Non mi resi nemmeno conto che continuando a pensare ad Harry ero arrivata proprio di fronte al muretto di casa mia, mi voltai per vedere se la macchina di Harry fosse parcheggiata nel suo vialetto ma non c'era nessuno e anche le tende della sue finestre erano tirate. Scossi la testa cercando di non pensarci e superai il muretto entrando nel giardino, ad ogni passo sentivo il nervoso mangiarmi viva, avevo paura della risposta, avevo paura che forse non mi avesse raccontato la verità coprendo la bugia con un'altra bugia.
Ma mia zia non lo avrebbe mai fatto vero?Ha mentito una volta, ne sarebbe capace.
Già..
Una volta entrata in casa la trovai sul divano del soggiorno intenta a piegare i vestiti appena asciugati.
"Ciao Scar" mi sorrise e ne abbozzai uno nervoso.
Lasciai lo zaino vicino sul davanzale della finestra tonda e mi avvicinai a lei.
"Tutto bene a scuola?" non risposi continuai a fissarla in ogni suo movimento sembrando forse pazza.
"Scarlett stai be--"
"Chi è Victor Quinn?" sputai fuori senza respiro.
Il suo voltò perse ogni colore e rimase con le labbra separate per qualche secondo, scuotendo la testa si rimise a piegare i vestiti.
"Victor Quinn.." iniziò senza guardarmi, era visibilmente nervosa.
Incrociai le braccia aspettando che andasse avanti mentre i miei nervi erano completamente tesi.
"Lui è.. ehm è un vecchio amico di tua madre. Non so molto di lui, perché?" sospirò scrollando le spalle e chiusi gli occhi per qualche secondo.
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Bad Boy's Girlfriend • H.S.
Hayran KurguLa vita di Scarlett non era facile, non lo era mai stata ma dopo tutte le volte che i suoi demoni l'avevano trascinata in basso, fino a toccarne il fondo, aveva deciso di chiuderli nel passato senza affrontarli. Con il trasferimento a Londra incont...