26.

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"Hai freddo?"

Mi voltai verso il biondo seduto affianco a me e scossi la testa negando.

Eravamo seduti su una panchina di legno in un parco di Londra, davanti a noi c'era un piccolo stagno su cui rifletteva il bagliore della luna, attorno a noi c'era un assoluto silenzio.

Non ero certa di quanti minuti fossero passati da quando eravamo arrivati, sapevo solo che non ero del tutto pronta ad ascoltare la verità tanto voluta, non dopo che Louis mi disse che mi avrebbe fatto male.

"Perché Harry ti ha detto di dirmi la verità? Perché non poteva farlo lui?" mormorai voltandomi e incrociando le iridi blu.

Nel tragitto per venire qui, William mi aveva fatto leggere un messaggio da parte di Harry: Raccontale la verità.
Tre semplici parole che mi fecero chiudere lo stomaco, per quale motivo non l'aveva fatto lui?

Lo vidi sorridere lievemente e distogliere lo sguardo per posarlo sull'acqua davanti a noi.

"Faccio prima a raccontarti la storia, il perché delle scelte di Harry le dovrai sapere più avanti" rispose serio e tornò a guardarmi.

Iniziai a sentirmi le mani sudare, annuii impercettibilmente a quelle parole e inspirai profondamente.

"Okay.." mormorai.

Il cuore mi batteva forte per l'ansia.

William portò il peso in avanti mettendo i gomiti sulle ginocchia, mentre io rimasi seduta a gambe incrociate con la schiena contro le assi in legno.

"Harry ti ha parlato di cosa di occupa la Mafia giusto?"

"È stato Oliver a dirmelo.." ammisi e annuí.

"E sai di cosa si occupa Quinn?"

Annuii.

"Sai chi sono io?" domandó con un piccolo sorriso e scossi la testa accigliata.

"Sono suo figlio.." confessò e spalancai gli occhi.

No. Non era possibile. Se lui era figlio di Victor significava che..

"S-sei m-mio--"

"Si sono tuo fratello.. più fratellastro, però si. Non devi avere paura.. se fossi pericoloso Harry non ti avrebbe mai lasciato con me" ammise con un piccolo sorriso e deglutii nervosa ancora scioccata.

Avevo un fratello. Fratellastro a dire il vero, però avevamo un legame di sangue.

"Q-quanti anni hai?" chiesi flebile con occhi lucidi.

"Venti.." rispose.

"Tu sapevi di me?" domandai.

"Si, quando Victor me ne ha parlato volevo conoscerti ma lui me lo ha proibito. Diceva che avresti portato solo problemi, e che ci avrebbe fatto incontrare quando sarebbe arrivato il momento giusto" spiegò e premetti le labbra aggrottando la fronte.

"Adesso è il momento giusto? Per questo si è riavvicinato a mia zia?"

"Non si è mai allontanato da Betty, sapeva dove eravate, sempre. E anche io, nonostante i suoi divieti ho fatto le mie ricerce e ho scoperto che abitavate a Glasgow.." si fermò abbassndo lo sguardo sulle mie braccia.

Lui sapeva. Lo capivo dal suo sguardo, misto di compassione e tristezza.

"S-sei stato tu? A salvarmi.. quel giorno?" chiesi in un mormorio scioccato.

Mi guardò serio e annuí.

"Ti ho sempre osservato e odiavo quello che ti facevano soprattutto perché c'era quel bastardo di Walsh, l'avrei ucciso giuro.. ma non potevo farmi scoprire da mio padre e per altri motivi. Quel giorno, me lo sentivo che avresti fatto qualcosa di brutto"

Bad Boy's Girlfriend • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora