33.

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Harry's Pov.

"La ami?" ripetè sottovoce sconvolta mia sorella e annuii sicuro.

"Che diavolo ti dice la testa?! Sai quanto potrebbe essere pericoloso!" sussurrò sconvolta aggrottando la fronte e mi allontanai innervosendomi.

"Che cosa ci posso fare Becca?! È capitato, non posso farci niente. E lo so che è pericoloso ma non mi importa" ribattei con tono seccato.

Avevo ben chiaro cosa pensava di lei ma non poteva reagire in quel modo.

"È la figlia di Quinn--"

"Esatto Becca. È la figlia, non è Quinn.  Non c'entra niente lei. Non sapeva neanche della sua esistenza fino a quando non si è trasferita qui. Non giudicarla senza nemmeno conoscerla.." la bloccai non volendo sentire altri insulti verso Scarlett e dopo averle scoccato un'occhiata di avvenimento uscii dal bagno.

Mi passai una mano sul volto e mi strizzai gli occhi, stanco di tutto quello che stava succedendo. Trovai William e Louis discutere su qualche documento con una sigaretta tra le dita, sentii dei passi dietro di me ma non mi voltai, mi avvicinai a loro e afferrai la giacca che era sullo schienale di una sedia.

"Stai andando via?" domandó confuso Louis.

"Voglio farmi un giro. Voi potete pure smetterla.." risposi con tono impassibile guardando sul telefono se ci fosse qualche messaggio o chiamata da parte sua.

Ormai erano quasi le sei di pomeriggio, l'ultima volta che l'avevo sentita erano le quattro, speravo che stesse ancora dormendo o che si stesse distraendo con quealche cosa.

"No, continuamo a formulare qualche piano" disse Becca con tono freddo e le feci un cenno con il mento.

"Ci vediamo alle otto a casa mia"

Uscii dall'appartamento di William con un nodo allo stomaco, volevo sentirla, stare con lei e sussurrarle che sarebbe andato tutto bene, che ci sarei stato, che l'avrei protetta. E l'avrei fatto, era una promessa che avevo fatto a me stesso e dovevo mantenerla.

Tornai a casa, accompagnato da mille pensieri nella testa, il sapere come stava, capire come proteggerla, ideare un piano..
Cazzo! Era tutto un casino. Victor non ci avrebbe mai aiutato e quei bastardi  l'avrebbero trovata molto velocemente, dovevo riuscire ad organizzarmi in tempo per evitare il peggio.

Arrivai davanti casa e lasciai la macchina nel mio vialetto, decisi di andare da Betty e stare un po' con Jace, almeno mi avrebbe distratto per qualche ora.

Suonai il campanello e aspettai che mi venisse ad aprire.

"Oh ciao Harry!" esclamò con un sorriso sorpreso e mi fece entrare.

Osservai come sul suo viso si formò un'espressione di disapprovazione.

"Cos'hai fatto allo zigomo?"

Sospirai lamentandomi e salii al piano superiore sentendo la sua presenza dietro di me.

"Harry!" esclamò arrabbiata.

"Ho avuto una specie di discussione con William" ammisi stanco.

"Certo che voi due non siete capaci di risolvere le cose con le parole.." commentò rimproverandomi e mi strinsi nelle spalle mentre aprivo la porta della stanza di Scarlett.

"L'ho istigato"

Un sorriso sincero e sollevato si aprì sul mio volto vedendo Jace che dormiva sul letto di Scar circondato da diversi cuscini.

"Gli hai detto di Raul?" domandó incrociando le braccia al petto mettendosi davanti alla finestra.

"Già, non tutto però sa che è colpa mia se ora la stanno cercando"

Bad Boy's Girlfriend • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora