Parcheggio l'auto sotto un palazzo di dodici piani. Chino la testa per riuscire a vedere la fine dell'edificio e sorrido. Tiro il freno a mano ed esco, chiudendo la macchina.
Sospiro, emozionata. Jun finalmente si è trasferito ed ha una casa tutta sua. È riuscito ad averla grazie ai soldi che si è guadagnato al ristorante, e non potrei essere più fiera di lui. È un bell'appartamento, più o meno in centro, con una fermata dell'autobus non molto lontana dal portone. Ancora non ho visto l'interno, lui non ha voluto. Ha detto che preferiva farmi aspettare, così che avesse il tempo di sistemare tutto e che l'avrei visto solo quando ogni cosa sarebbe stata al suo posto.
Oggi mi ha invitata, finalmente, a vederlo. Suono il citofono, dopo aver trovato il suo cognome, e aspetto, elettrizzata.
"Sì?".
"Sbrigati ad aprirmi!" rispondo, impaziente. Lo sento ridere e poco dopo il portone scatta. Entro e mi fiondo dentro l'ascensore, premendo il tasto 5.
Aspetto con impazienza di arrivare a destinazione. Accidenti, questo ascensore è davvero un bell'ascensore. È spazioso, ha uno specchio che occupa tutta la parete, è profumato e pulito.
Quando le porte si aprono, faccio in tempo solo a mettere i piedi fuori che il mio ragazzo già mi aspetta, appoggiato allo stipite della porta.
Gli sorrido e gli vado incontro, abbracciandolo. Poi mi stacco quel che basta per cominciare a saltellare sul posto. "Voglio vederlo, voglio vederlo!".
Lui sghignazza e si fa da parte per lasciarmi entrare. Appena dopo la porta, mi accoglie un corridoio, con a destra un attaccapanni e un po' più avanti, a sinistra, un mobile al centro, con un piattino dove già sono poggiate tutte le chiavi di Jun. Lo percorro, e la prima stanza che trovo è il soggiorno. È enorme ed è stupendo. Un grande divano a L, un tappeto soffice di un rosso bordeaux, con sopra un tavolino in vetro sono al centro. Davanti al divano c'è una grande credenza, con al centro posizionato un televisore al plasma, non so da quanti pollici. Poggiata alla parete di fronte c'è un'ampia scrivania, con un computer e diversi fogli sparsi. E poi le finestre, sono la cosa più bella: occupano tutta la parete, regalando tantissima luce alla stanza. Jun mi mette una mano dietro la schiena per farmi vedere il resto della casa. Io, ovviamente, non riesco ad emettere alcun suono, la mia bocca si limita a restare aperta per lo sbalordimento. Vengo ricondotta nel corridoio, che presenta una seconda stanza. La cucina. Anch'essa è spaziosa e luminosa, con un bellissimo angolo cottura e un grande tavolo al centro. Poi Jun mi fa vedere il bagno, di un verde smeraldo. Incredibile quanto possa essere spazioso anche questo. Ha una vasca da bagno, una doccia, e ovviamente un lavandino e un water.
"Ma..." riesco a borbottare. "È così grande per una persona sola...".
Jun non mi risponde, e mi guida verso la camera da letto. Appena entro batto più volte gli occhi per assicurarmi di aver visto bene. "Un letto matrimoniale?" gli chiedo, guardandolo per un attimo. "Certo che vuoi proprio stare comodo".
STAI LEGGENDO
non lasciarmi vincere
Romance(CONCLUSA) Questo libro parla di una storia, e a me piace pensare che sia vera. Una come tante. Una tra un milione. Questo libro parla di una storia, una storia di sogni. Loro sono i veri protagonisti, qui. Quelli che danno alla vita un senso, ch...