Era venerdì, un nuvoloso venerdì pomeriggio, tempo tipico della cittadina londinese.
Senza rendermene conto era passata già una settimana da quando Louis era stato all'ospedale e perciò era giunto il momento di separarci.
Even non si era fatto più vedere al lavoro né da altre parti -per mia fortuna- .
Anche se sospettavo che avrebbe fatto qualcosa di folle per riconquistarmi o per farsi perdonare.
Ma onestamente non avevo voglia di crogiolarmi su cosa potesse fare quel maniaco. Avevo Louis ed era tutto quello che mi bastava.
Dal momento che Louis mi aveva dato per malato in azienda, decisi di farmi accompagnare da lui, nelle prime ore del pomeriggio, a vedere qualche appartamento nella zona.
"Harold? Sono due ore che ti aspetto qua sul divano! Sei pronto?" mi urlò spazientito il moro seduto sul divano nel soggiorno che mi aspettava.
"Ancora qualche minuto e arrivo" dissi dalla camera da letto mentre mi aggiustavo la camicia.
"Non ci credo. Con quella roba addosso non esci. Corri a cambiarti. Ora!" esclamò Louis quando mi vide portandosi una mano sulla fronte scoraggiato.
Ero vestito con un paio di stivaletti neri, i miei soliti jeans attillati dello stesso colore e una camicia leopardata.
Nonostante il look un po' eccentrico, mi sentivo a mio agio.
"Cosa c'è di male? Anzi secondo me l'abbinamento ci sta" chiesi, non capendo dove fosse il problema ed osservando ciò che avevo addosso.
"Ti devo per caso ricordare chi fa lo stylist qua e chi ha gusto nel vestire?" scherzò Louis ironicamente.
"Beh se indossare un paio di pantaloni della tuta gialli e una maglietta bianca tu lo chiami stile.
Io resto così, che ti piaccia o no!" gli risposi facendo una linguaccia nella sua direzione."Allora vorrà dire che camminerò a due metri di distanza da te. L'unica cosa che mi piace sono i jeans ... cazzo che belle gambe..." esclamò Louis quando uscimmo dal suo appartamento, tirandomi una pacca sul culo e mordendosi il labbro inferiore con un po' di malizia.
Io avrei avuto un altro problema con quei pantaloni: non avere una vistosa erezione in sua presenza.
Il che era davvero impossible. Soprattutto alla vista dei suoi pettorali che si potevano intravedere attraverso la maglietta bianca.
Cazzo Harry, la giornata era appena iniziata! Inoltre ci aspettavano circa 5 appartamenti da visitare.
In seguito avrei dato sfogo alle mie malsane voglie con Louis.Quanto mancava alla fine della giornata quindi?
Visitammo tutti gli appartamenti in programma, sparsi per tutta la città, con l'imprenditore immobiliare.
Giusto per avere un parere di un esperto e non vagare alla cieca.Solo un locale colpì la mia attenzione.
Era piccolo loft, all'ultimo piano del quartiere di Spitalfields, nel centro storico dell'East End.Il quartiere era abbastanza tranquillo e molto caratteristico, grazie alla sua contaminazione vittoriana che attira molti turisti da ogni parte del mondo, come potei constatare successivamente quando mi trasferii.
Ebbene sì, non esitai neanche per un secondo e conclusi l'affare.
Quell'appartamento era mio!
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Not an happy ending || L.S ||
RomanceUn lungo flashback raccontato dal protagonista di questa storia, Harry Styles. I suoi ricordi del periodo dove la sua vita cambiò drasticamente verranno finalmente portati alla luce. Ovvero quelli affianco di Louis Tomlinson, stilista di fama mond...