24. Facetime

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"Harry, per qualsiasi cosa, sai che noi ci siamo per te vero? Quindi non esitare a chiamarci per qualsiasi cosa"

Annuii in risposta al biondo, solo dopo averlo ringraziato per avermi fatto uscire di casa e distrarmi per un po'.

Quella giornata non avevo dovuto fingere di essere felice perché effettivamente lo ero. Ero felice di aver preso parte al mondo è di aver messo da parte le mie preoccupazioni riguardo a Louis.

Chiusi la porta alle mie spalle e portai la borsa che mi ero portato con me in camera da letto per poterla disfare.

Alla fine eravamo restati al mare un weekend e mi aveva fatto stranamente bene.
Ero riuscito a rilassarmi e a scrivere qualcosa.

Ora che ero da solo in casa mi sentivo tremendamente solo.

Non ho mai sofferto la solitudine in modo particolare.
Ovviamente capitava che magari stessi, da adolescente, a casa da solo ed era quasi sempre un buon modo per poter girare nudo per casa e guardare dei porno senza che nessuno lo venisse a scoprire.

Però ogni cosa di quella casa mi ricordava Louis, ogni cosa io l'avevo associata a lui ormai.

Anche una semplice forchetta mi ricordava lui quando la utilizzava per mangiare la pizza.

Assolutamente patetico!
Non avrei dovuto farmi trasportare così velocemente da una persona senza conoscerne minimamente le intenzioni... .

Inoltre erano giorni che non ci sentivamo, che novità!
Io davo la scusa al fatto che fosse dall'altra parte del mondo ma ignoravo ma realtà, cioè che mi avesse dimenticato.

Mentre mi diressi in bagno per farmi una doccia sentii il telefono vibrare per l'arrivo di un messaggio.

Parli del diavolo e spuntano le corna, no?

"Hei Harold, come va?"

Amavo quando mi chiamava con quel nomignolo.
Non glielo avrei mai confessato ma era quasi dolce.
Come se lui avesse dato un nomignolo solo a me, poiché mi considerava importante.

Risposi con: "Hei! Non dovresti essere ancora a dormire tu a quest'ora?"

Erano le 19.30 a Londra, ciò voleva dire che a Pechino sarebbero state più o meno le 2.30/3 di notte.

Aspetta ... cosa ci faceva sveglio così tardi?!

Harry su forza smetti di farti paranoie, probabilmente ti stai immaginando cose che non stanno né in cielo né in terra.
Magari non riesce a dormire perché ha mangiato troppo o perché non riesce proprio a prendere sonno ... oppure mi sta tradendo!

I miei pensieri furono interrotti nuovamente da un suo messaggio.

"Non ci sentiamo da giorni ed è questa la prima cosa che mi chiedi? Haha. Non riuscivo a dormire. Tutta colpa del jet-lag...tu che fai?"

Aveva ragione, avrei voluto parlare di molto altro però non riuscivo.
Era come se tutti i miei film mentali andassero in frantumi quando iniziavo a parlare con lui.

Però avevo una conferma, almeno non stava facendo nulla con altri uomini.

"Ah allora non è una leggenda metropolitana quella del jet-lag?
Io sono appena stato mollato a casa da Niall dopo un weekend con lui e Noora al mare"

Posai il telefono sul comodino e guardai il soffitto in attesa di un nuovo messaggio.
Era patetico ma l'ansia di una sua risposta era così fottutamente eccitante.

Al suono di un nuovo messaggio mi catapultai sul telefono, letteralmente, facendo un salto che avrebbe sicuramente guadagnato l'oro alle olimpiadi nella disciplina del salto in lungo.

Not an happy ending || L.S ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora