35. Un nuovo inizio

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Scrivimi, scrivimi, ti prego scrivimi qualcosa.

Ero a pancia in su sdraiato sul mio letto.
Da ore fissavo la scritta "online" accanto all'icona dell'immagine del profilo di Louis su Whatsapp.

Speravo che mi scrivesse, anche solo un semplice ciao, che per me avrebbe significato tanto.

Ma ovviamente le speranze furono vane.
Dopo che l'avevo cacciato da casa, avevo chiuso definitivamente la relazione per una cosa che, apparentemente potrebbe sembrare banale, ma infondo io gli avevo dato importanza.
Le parole avevano un peso e facevano male.

La mia ferita, al contrario del normale, non si rimarginava.
Più il tempo passava più diventava più profonda.

Louis aveva adottato la tecnica più spietata di tutte per farmi stare male e sentire in colpa: l'indifferenza.

Non si era fatto più sentire.

Avevo sue notizie solo da parte di Niall, che mi era sempre restato accanto ma che ovviamente, per il mio bene, non mi riferiva tutto quello che succedeva a Louis, soprattutto se stesse uscendo con altre persone. Quello avrebbe significato che era andato avanti ancora prima che lo facessi io.

Il pensiero di scrivergli io, fare la prima mossa per scusarmi, mi aveva attraversato la mente varie volte ma ero troppo orgoglioso per fare questo passo.

Quando si trattava di sentimenti ero il primo a prendere in mano la situazione ma in questi casi, preferivo mettermi da parte ed aspettare, aspettare se anche dall'altra parte ci fosse la stessa voglia di ricominciare.

Erano giorni che non uscivo di casa.
Neanche per andare al lavoro poiché avevo preso qualche giorno di malattia.
Non ero nelle condizioni adatte per incontrare e parlare con la gente.

Forse la decisione peggiore che avessi mai avuto, dal momento che, dopo una rottura, tutto il tempo che si passa da soli a casa è infernale. Non si fa altro che pensare all'altra persona.

Come sta? Che cosa sta facendo ora? Mi sta pensando?

Niall cercava in tutti i modi di farmi uscire di casa ma invano. Sapeva quanto amassi Louis e quanto quella nostra rottura mi avesse fatto male.

Avevo davvero detto il verbo amare? Oh eccome!
A me Louis non piaceva solamente, non era una semplice cotta che si prende e che dopo vari giorni svanisce.

Io amavo Louis, con ogni singolo battito del mio cuore e questa rottura mi pesava come un macigno.

Chiusi gli occhi cercando di scacciare dalla mia mente tutti i ricordi che avevo costruito con lui, ma il suono di un nuovo messaggio mi risvegliò.

Magari era Louis!

Velocemente ripresi il telefono in mano, lo sbloccai ed entrai nella nostra chat.

Le mie dita fremevano, il cuore mi pulsava in gola e il respiro era affannoso.

Ma nessun messaggio da parte sua.
Scoraggiato appoggiai di nuovo il telefono accanto a me e continuai a fissare il soffitto.

Drin drin. Un nuovo messaggio.

Presi il telefono, aprii whatsapp e vidi due messaggi, ma da parte di Nick: "Harry dove sei?" e la "Ehilà? C'è qualcuno dall'altra parte o mi devo preoccupare?"

"Hei Nick! Scusa ma non avevo letto il messaggio. Neanche oggi sto molto bene ... mi sa che non verrò in studio" risposi al suo messaggio.

"Harry so cosa sta succedendo e mi sorprende il fatto che tu non me ne abbia parlato ma vieni a fare un salto allo studio se ti va, va bene? Ti farà bene."

Nick non sapeva che cosa era successo con Louis. O almeno sino a quel momento.
Sicuramente era stato quello spione di Niall! Lo sapevo che l'aveva detto a Nick per il mio bene ma la cosa mi infastidiva.

Non so perché io non gli abbia detto nulla di ciò che era accaduto.
Forse per non farmi sembrare un debole ai suoi occhi. O forse semplicemente perché non volevo che anche Even lo sapesse.

Inaspettatamente la storia tra i due sembrò durare molto più del previsto, il che mi scattare un campanello d'allarme.
Prima o poi avrei dovuto parlare a Nick di ciò che era successo tra me ed Even, soprattutto il motivo per cui era finita la nostra storia.

"Non me la sento di guidare onestamente ..."  risposi.

Effettivamente Nick aveva ragione, passare del tempo in compagnia mi avrebbe aiutato sicuramente.
Ma ciò non toglieva il fatto che per una settimana avessi mangiato poco niente ed in quel momento avevo a malapena le forze per alzarmi dal letto ed andare in cucina, figuriamoci per guidare.

"Tranquillo ho una soluzione io: Even è lì in zona, può accompagnarti qua da me"

CAZZO MA MAI NELLA VITA!

Il telefono squillò di nuovo e riportò la mia attenzione sul messaggio seguente : "Ti prego Harry lascia che ti aiuti"

A malincuore accettai.
Non ero proprio dell'umore di vedere Even ma un faccia a faccia mi avrebbe fatto bene per risolvere almeno una questione.
E poi avrei forse messo in secondo piano il problema numero uno. Cioè Louis.

Sarebbe arrivato tra 10 minuti sotto casa mia.
Avrei dovuto in quel tempo vestirmi, lavarmi, mangiare qualcosa, ma soprattutto prepararmi psicologicamente a rivederlo dopo svariati mesi.


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Heii!
Il capitolo è corto, lo so ma serviva per far capire meglio ciò che affronterò nel capitolo seguente.

Detto questo buona lettura a tutti e alla prossima!
-Alessia

Not an happy ending || L.S ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora