Dopo aver congedato e ringraziato tutti coloro che mi avevano aiutato, pranzai con una pizza d'asporto e mi coricai a letto, stremato dalla lunga e faticosa giornata.
Avevo bisogno di staccare per un po' i miei pensieri e le mie preoccupazioni, così presi qualche farmaco per dormire.Erano le tre di notte quando sentii suonare il campanello.
Pensai subito a Niall che aveva sbagliato treno ed era arrivato in anticipo e nel cuore della notte.
Ma stranamente non mi era arrivato nessun suo messaggio d'avviso.Perciò, con la paura che si trattasse di Even, mi avvicinai lentamente alla porta senza fare rumore ed osservai attraverso l'occhiello.
Non c'era nessuno.
Aprii la porta, mi guardai attorno e sullo zerbino vidi una lettera.
Mi guardai in giro, ancora nessuno.
Raccolsi la lettera, chiusi velocemente la porta alle mie spalle e mi diressi in cucina per leggere la lettera.
"Ciao Harry. Non ti conviene abbassare mai la guardia ora che so dove abiti.
Se tu non dirai nulla a nessuno, non succederà nulla a te e ai tuoi cari.Ma ti conviene stare attento. Non si sa mai dove potrei trovarmi.
Magari proprio dietro di te in questo momento... .
-V"Leggendo quelle parole sentii una goccia di sudore fredda scivolare giù dalla schiena, mi girai di scatto verso la finestra e chiusi le tende tremante.
Non era possibile che fosse Even. No no.
Non si era più fatto sentire da giorni ed avevo sentito che anche i capi dell'azienda non riuscivano a contattarlo, né per email né attraverso il numero di telefono.
Cercai di mantenere la calma nonostante la paura.
Non riuscivo a non tremare, a non pensare che qualcuno potesse far male ai miei amici o ai miei parenti.Guardai le pasticche sul mio comodino.
Ne presi due o tre, oltre a quelle già prese precedentemente, e crollai addormentato in pochi minuti."Hei amico dove sei?"
"Non dirmi che ti sei dimenticato di venirmi a prendere"
"HARRY SONO IN STAZIONE. DOVE CAZZO SEI!?"Questi furono i primi messaggi di una lunga serie di insulti che quel pomeriggio Niall mi aveva inviato, dal momento che mi ero scordato di andarlo a prendere alla stazione.
A dir la verità, avevo dormito sino alle 15, senza mai svegliarmi, saltando pure il lavoro.
Quando sbloccai il telefono a primo impatto i messaggi mi apparvero un po' sfocati.
Mi stropicciai gli occhi.
Osservai nuovamente l'ora.
Cazzo dovevo correre!Mi sistemai alla meglio ed uscii velocemente dalla porta di casa.
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Not an happy ending || L.S ||
RomanceUn lungo flashback raccontato dal protagonista di questa storia, Harry Styles. I suoi ricordi del periodo dove la sua vita cambiò drasticamente verranno finalmente portati alla luce. Ovvero quelli affianco di Louis Tomlinson, stilista di fama mond...