ottobre

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La mattina di una nuova settimana di scuola presenta un cielo cupo, pregno di nuvoloni carichi di pioggia.
Ormai andare a scuola con Stephen è routine, a volte vediamo Byron in cucina altre volte lo troviamo già a scuola.
Non mi ha più rivolto la parola dalla sera del mio incubo, ma colgo spesso il suo sguardo su di me. Quando arrivo a scuola mi precipito da Charlie e Cloe, sono sotto il castagno che inizia a tingiersi con i colori dell' autunno, appena mi vedono si sbracciano.
Mi si affiancano ed entriamo insieme, ci separiamo agli armadietti, quando chiudo il mio una luce, tipo di flash da apparecchio fotografico mi destabilizza per un attimo, sbatto le ciglia e metto a fuoco la Ming e la Clary che mi guardano con un sorriso malevolo, scuoto le spalle, il puntello con gli altri, a dopo in mensa, sorvolo sull'episodio.
Domani Charlie avrà un test di francese molto importante, ha fatto dei notevoli miglioramenti e sono convinta lo passerà alla grande.
Tardo in mensa, mi sono fermata in segreteria per capire se posso accedere ad un corso che ha suscitato il mio interesse la scorsa settimana, dopo averne visto il volantino in bacheca. La segretaria non mi presta particolare interesse, è oberata di lavoro e mentre le faccio la mia richiesta formale parla al telefono, quindi mi liquida con un cenno affermativo del capo e mi invita ad andarmene.
Arrivo di corsa e trovo tutti già al tavolo di Molly, ovviamente lei sta spalle curve su un libro, oggi ci sono anche Melissa, che ormai facendo coppia con Jordan gli sta vicino; ci sono anche Byron e Marissa e questa è senza altro una sorpresa, anche se non saprei dire se piacevole . Prendo posto come sempre di fronte a Molly che mi onora di un genuino sorriso, alla mia destra Charlie e Cloe. Scorro il testo di francese che Charlie ha preparato: decisamente buono.
Tiro fuori il mio pasto ed il testo della Browning, tutti chiaccherano ma non sono eccessivi.
Ad un certo punto Eric, che si era alzato, torna scocciato e si abbatte con la grazia di un bisonte sulla panca, sussultiamo tutti.
《 Non c'è un dolce decente in questa mensa,  magari avessimo qui una fetta della torta di ieri. Kallie devi rifarla ASSOLUTAMENTE!》 Esclama Eric.
Guardo Molly che sta lentamente scuotendo la testa ma sorride.
《Veramente l'ha preparata lei!》 dico al gruppo indicando con l'indice Molly, la quale chiaramente diventa di svariate sfumature di rosso e se potesse diventerebbe parte integrante del suo libro di lettura.
I ragazzi sono fantastici: la elogiano e sono talmente sinceri che anche Molly percepisce l'accettazione nelle loro voci, l'unico che non commenta è Adam a cui è rimasta scolpita una espressione di stupore quasi comica.
Quando suona la campanella tutti se ne vanno in fretta tranne Molly che intenzionalmente si attarda. 《 Perché?》 Mi chiede ed io non capisco se voglia sapere perché l'ho condivisa con loro, perché ho detto loro che a farla fosse stata lei o perché cerchi di inserirla in un gruppo a cui lei non ha mai aspirato far parte.
《Perché no?》
Mi gratifica con un sorriso poi corre via.

Guardo fuori dalla finestra il tempo sta peggiorando visibilmente, grosse gocce si abbattono con ferocia sulle vetrate della mensa. Resto incantata a guardare la furia della tempesta abbattersi sul campus, fino a quando un'inserviente addetta alla mensa non si scusa per dover fare il suo lavoro e me ne vado.
Ho talmente perso la cognizione del tempo che è inutile vada all'ora successiva a cui ormai manca poco per essere finita.
Vado alla caffetteria a prendermi un caffè doppio macchiato latte, entrando incontro sull'uscio Brian, lo saluto, mi guarda scuote la testa e mi supera senza ricambiare. Prendo il cellulare e scorro la barra notifiche, un breve messaggio di Michael. Trovo su una sedia la rivista sgualcita che avevo visto in mano a Marissa con l 'articolo sulla mamma. Poggio il viso sulle mani, a gomiti aperti sul tavolo,  lo contemplo affascinata; non la vedo da centotrentasette giorni. Chino la testa sul testo e mi lascio avvolgere dalla malinconia .
Salto in piedi, esco dall'edificio per non perdere anche la prossima lezione.
La giornata nonostante il tempo uggioso arriva al termine.
Poco prima della di fine delle lezioni Stephen mi ha chiesto di non contare su di lui per il rientro a casa e di farmi dare un passaggio da suo fratello, ho annuito convinta e l'ho guardato correre nella direzione opposta alla mia.

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